Aprire la porta a uno sconosciuto? Non senza il Protocollo ‘Sconosciuto’! Scopri le 5 domande essenziali da fare prima di girare la chiave.
Ehi, tu! Sì, proprio tu, che stai per aprire la porta a quel tizio che dice di essere il tecnico del gas. Aspetta un attimo! Sai davvero chi è? In un mondo in cui truffe porta a porta e visite indesiderate sono all’ordine del giorno, aprire la porta senza fare le dovute verifiche è un errore che può costarti caro.
Ti sei mai chiesto se c’è un modo per capire chi hai davanti prima di fare un gesto che dovrebbe essere sempre prudente?

Ebbene, c’è un modo, ed è più semplice di quanto pensi. Si chiama Protocollo “Sconosciuto”, e serve proprio a questo: a darti una struttura semplice e immediata per capire chi hai davanti. E funziona ancora meglio se combinato con uno spioncino digitale o videocitofono che permetta di registrare l’interazione e verificare eventuali incongruenze.
Ma come si presenta di solito il problema? Beh, la verità è che la maggior parte delle persone si fida del tono e dell’aspetto, senza fare neanche una domanda di conferma. E questo è un errore. Un errore che può costarti caro. Perché se apri la porta a uno sconosciuto senza fare le dovute verifiche, potresti trovarti di fronte a un truffatore, un ladro, o peggio.
Le 5 domande essenziali del Protocollo ‘Sconosciuto’
Ecco quindi le 5 domande essenziali del Protocollo “Sconosciuto”, semplici e rapide, che “smontano” immediatamente chi ha intenzioni poco chiare.

- “Chi l’ha mandata?” Un tecnico, un addetto di un fornitore o un incaricato ufficiale ha sempre un nome, una società, un ufficio, oppure un condomino che lo ha chiamato. Se chi bussa non sa rispondere in modo preciso, è già un campanello d’allarme.
- “Ha un documento o un tesserino da mostrarmi?” Ogni professionista o addetto ai servizi ne è provvisto. Chi esita, si giustifica troppo o resta vago, non aprire.
- “Per quale motivo è necessario entrare?” Una risposta chiara deve spiegare la mansione, specificare l’urgenza, chiarire l’eventuale richiesta del condominio. Una motivazione vaga è un segnale da non ignorare.
- “Chi posso chiamare per confermare?” Chiedi sempre un numero richiamabile, il nome del responsabile, o il contatto del vicino/portineria. Se chi bussa non vuole o non può fornire un numero, non aprire.
- “Può attendere mentre verifico?” Una persona legittima attenderà senza problemi. Chi ha cattive intenzioni… no.
Il Protocollo “Sconosciuto” è un metodo semplice, ma potentissimo per distinguere un professionista da un intruso. E ricorda, oltre alle domande, puoi adottare misure semplici ed efficaci come uno spioncino digitale con registrazione o un videocitofono con app. Quindi, la prossima volta che qualcuno suona alla tua porta, non aprire senza aver prima fatto le tue domande. E rimani sintonizzato per ulteriori consigli su come proteggere te stesso e la tua casa.





