Arrivano i 4 assegni del Bonus Papà, ecco quanto ti spetta e come riceverli sul conto. Informati subito per non lasciarti sfuggire nulla!
Quattro misure, un unico obiettivo: dare ai papà lavoratori più tempo e più risorse per la cura dei figli. La Legge di bilancio 2025 e il quadro normativo vigente (D.lgs. 105/2022) rafforzano congedi e indennità, mentre restano confermati i sostegni economici universali. Ecco cosa cambia, a quanto ammontano gli importi e come ottenere i pagamenti sul proprio conto.

- Congedo di paternità obbligatorio: 10 giorni lavorativi pagati al 100% (20 in caso di parto plurimo), fruibili dai 2 mesi prima ai 5 mesi dopo la nascita.
- Congedo parentale facoltativo rafforzato: fino a 6 mesi per il padre, al 30%; nel 2025 salgono a 80% fino a due mesi se il papà utilizza almeno tre mesi complessivi di parentale.
- Bonus Nuovi Nati: contributo una tantum da 1.000 euro per i nati e adottati dal 1° gennaio 2025, con ISEE del nucleo del richiedente fino a 40.000 euro.
- Assegno Unico Universale: importi mensili da 57,50 a 201 euro per figlio a carico, in base all’ISEE, con possibili maggiorazioni per specifiche condizioni.
Il congedo di paternità obbligatorio è un diritto dei lavoratori dipendenti: 10 giorni lavorativi indennizzati al 100%, fruibili anche in maniera non continuativa ma non frazionabili a ore. In caso di parto gemellare o plurimo, i giorni raddoppiano a 20. Il periodo si colloca tra i due mesi precedenti e i cinque successivi alla nascita (o all’ingresso in famiglia del minore in caso di adozione/affidamento).
Bonus Papà tutto quello che c’è da sapere
L’indennità è a carico INPS, di regola anticipata in busta paga dal datore e poi conguagliata. È coperta da contribuzione figurativa. La domanda si presenta al datore di lavoro (con preavviso minimo, di norma 5 giorni, salvo urgenze) e, quando previsto, tramite portale INPS. L’indennità è pari al 100% della retribuzione giornaliera. Esempio indicativo: con retribuzione lorda mensile di 2.000 euro, 10 giorni corrispondono a circa 10/26 della mensilità, cioè intorno a 770 euro lordi. L’importo netto dipende da aliquote e detrazioni del singolo lavoratore.

Il padre ha diritto fino a 6 mesi di congedo parentale, da ripartire con la madre entro i 12 anni di vita del figlio. La regola base prevede indennità al 30% della retribuzione. Novità 2025: se il papà utilizza almeno tre mesi complessivi di parentale, può beneficiare di un mese all’80% già previsto e, per effetto della Legge di bilancio 2025, di un ulteriore mese anch’esso all’80%. In concreto, i mesi indennizzati all’80% per il padre diventano fino a due, fermo restando il tetto individuale dei 6 mesi.
Dal 1° gennaio 2025 è riconosciuto un contributo una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato, su richiesta del genitore. Requisito economico: ISEE del nucleo del richiedente non superiore a 40.000 euro. Il bonus è cumulabile con l’Assegno Unico e con i congedi.
Anche i papà possono richiedere e percepire l’Assegno Unico per i figli a carico. Gli importi base 2025 vanno da circa 201 euro al mese per figlio per ISEE bassi, fino a 57,50 euro per ISEE elevati. Restano le maggiorazioni per nuclei numerosi, per figli con disabilità, per madri under 21 e per entrambe le situazioni previste dalla normativa. L’assegno è erogato mensilmente dall’INPS, di norma nella seconda metà del mese; le date puntuali sono visibili nell’area personale MyINPS e sull’app INPS Mobile.
La misura contributiva in busta paga riservata alle madri lavoratrici non si applica ai padri. Per i papà, i sostegni economici diretti passano prevalentemente da congedi indennizzati, Assegno Unico e Bonus Nuovi Nati.
Spid/CIE/CNS per accedere ai servizi online. DSU ISEE aggiornata per Assegno Unico e Bonus Nuovi Nati. IBAN e dati anagrafici del figlio. Per i congedi: comunicazione al datore di lavoro e, ove previsto, domanda INPS (paternità obbligatoria e parentale) con certificazione di nascita/parto. Canali: portale INPS (MyINPS), Contact Center INPS, patronati (INCA, CGIL, altri), HR aziendale per la gestione in busta.
Legge di bilancio 2025 per il rafforzamento del congedo parentale e la conferma del congedo di paternità; D.lgs. 105/2022 che disciplina i 10 giorni obbligatori (20 in caso di parto plurimo); portale INPS e guide sindacali per modalità, scadenze e modulistica. Per le date dei pagamenti, consultare il calendario INPS e le comunicazioni nella propria area personale.