Gli annunci per le case in affitto sono sempre meno, ma se non produci questo documento non verrai mai preso in considerazione: scopriamo come candidarsi per ottenere (sicuramente) un contratto d’affitto
Quando si naviga tra gli annunci immobiliari, è comune imbattersi nella frase “affitto solo a referenziati”. Questo requisito, posto dai proprietari di immobili, mira a garantire che i potenziali inquilini siano in grado di pagare il canone puntualmente e di gestire l’immobile con correttezza.

Essere considerati “referenziati” va oltre la semplice capacità economica; è una valutazione che include anche l’affidabilità comportamentale. Pertanto, oltre a documentare un reddito stabile, è importante fornire attestazioni che dimostrino il rispetto delle regole condominiali e una buona gestione dell’immobile.
Per presentarsi come un candidato affidabile, è essenziale preparare una cartella referenze ben organizzata. Questa dovrebbe includere, per i lavoratori dipendenti, le ultime buste paga, la Certificazione Unica dell’ultimo anno e un contratto di lavoro o una dichiarazione del datore di lavoro.
I lavoratori autonomi e i professionisti dovrebbero invece presentare l’ultima dichiarazione dei redditi e, se applicabile, una visura camerale o un’attestazione di iscrizione professionale. Non meno importante è la lettera di referenze del precedente locatore, che attesti la puntualità nei pagamenti e una buona manutenzione dell’immobile. In alcuni casi, possono essere richieste ulteriori garanzie, come una fideiussione bancaria o una attestazione di solidità finanziaria.
Come si scrive una buona lettera di referenze, a chi consegnarla e come presentare il dossier
Una lettera di referenze efficace deve essere concisa e contenere dati verificabili. È fondamentale includere l’identità e i recapiti del locatore precedente, i dettagli dell’immobile e del periodo di locazione, oltre a evidenziare la puntualità nei pagamenti e il rispetto delle regole condominiali. È utile anche autorizzare il contatto per eventuali riscontri e allegare, se possibile, documentazione a supporto delle affermazioni fatte, oscurando le informazioni non pertinenti.

Il dossier referenze, completo di documenti reddituali e lettera di referenze, può essere consegnato direttamente al proprietario o tramite agenzia. È consigliabile inviare tutto in formato digitale, preferibilmente in un unico file PDF, includendo un indice degli allegati e i recapiti del locatore precedente. È importante condividere solo informazioni strettamente necessarie, evitando la divulgazione di dati sensibili non pertinenti alla valutazione.
I locatori e le agenzie immobiliari adottano diverse strategie per verificare l’affidabilità dei potenziali inquilini. Queste includono il controllo delle date di locazione, contatti diretti con i locatori precedenti e la valutazione della coerenza tra reddito dichiarato e canone di locazione. Un buon indicatore è che il totale delle spese per l’abitazione non superi il 30-35% del reddito netto familiare. Inoltre, è importante che le garanzie offerte siano proporzionate e pertinenti alla situazione del candidato.
È fondamentale ricordare che le referenze non devono essere utilizzate per effettuare selezioni discriminatorie. Non sono ammesse richieste basate su etnia, religione, orientamento sessuale o altri fattori non pertinenti. Inoltre, la raccolta di dati deve attenersi ai principi di pertinenza e minimizzazione, rispettando la privacy degli inquilini.
Fornire referenze o documenti falsi può avere serie conseguenze, compromettendo il rapporto di fiducia con il locatore e potenzialmente esponendo a responsabilità legali. È quindi cruciale che tutte le informazioni condivise siano autentiche e aggiornate.





