Libretto postale dimenticato? Ecco come recuperare fino a 3.000€

Hai dimenticato un vecchio libretto postale? Potrebbe nascondere denaro “addormentato” che aspetta solo te. Ecco come recuperare fino a 3.000€.

Smetti di pensare “ormai sarà perso”. Nella realtà italiana ci sono oltre un milione di libretti postali dormienti: conti rimasti fermi per anni, spesso per distrazione o perché ereditati e mai verificati. La domanda vera è: quante possibilità hai di recuperare quei soldi prima che sia troppo tardi?

mani con libricino nero
Libretto postale dimenticato? Ecco come recuperare fino a 3.000€ – design.rootiers.it

Più di quante immagini, a patto di muoverti subito. Ecco allora i passi che puoi fare per recuperare fino a 3.000€ dal tuo vecchio libretto postale dimenticato.

Come recuperare fino a 3.000€ su un libretto postale dimenticato

Partiamo da ciò che sappiamo. Secondo la legge n. 266/2005, i libretti postali senza movimenti da più di 10 anni e con saldo superiore a 100 euro diventano “dormienti”. In pratica, se non fai alcuna operazione o comunicazione entro i termini previsti, il libretto viene estinto e le somme trasferite al Fondo gestito da Consap. Non è una leggenda metropolitana: è una procedura codificata, che serve a evitare che il denaro resti abbandonato per sempre. Ma attenzione: dormiente non significa irrecuperabile. Significa che devi seguire un percorso preciso, e farlo in tempi rapidi.

Il problema si presenta spesso in modo banale. Un libretto lasciato in un cassetto, magari intestato a un familiare, con l’idea di “pensarci poi”. Gli anni passano e nessuno lo movimenta: niente versamenti, niente prelievi, niente aggiornamenti. A volte arriva una comunicazione da Poste Italiane che avvisa dello stato di dormienza; altre volte si scopre tutto dopo un trasloco o una successione.

La buona notizia è che, se il libretto è ancora attivo, basta presentarsi in ufficio postale con documento d’identità e codice fiscale e fare un’operazione per “risvegliarlo”, oppure riscuotere quanto dovuto o estinguerlo. Se invece è già passato al Fondo Consap, non è finita: si può presentare una richiesta di rimborso, anche online, allegando i documenti che provano la titolarità o l’eredità.

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Come recuperare fino a 3.000€ su un libretto postale dimenticato – design.rootiers.it

Gli “esperti del settore” dicono tutti la stessa cosa: la chiave è la tempestività. La normativa prevede che le somme trasferite al Fondo possano essere recuperate solo entro 10 anni dal trasferimento. Dopo, si parla di prescrizione: il denaro viene acquisito in via definitiva dallo Stato. E qui sta il vero rischio di sottovalutare il problema: rimandare significa esporsi a code burocratiche più lunghe, a ricerche documentali più complicate (soprattutto nei casi di successione), fino al punto in cui, superato quel limite, non ci sarà più nulla da fare.

Senza contare che, ogni mese che passa, potrebbe diventare più difficile reperire documenti e prove di titolarità. Insomma, non è solo questione di denaro: è anche questione di tempo e di serenità. Il cuore della faccenda è che parliamo di cifre tutt’altro che simboliche. L’importo che si recupera di solito oscilla fra 500 € e 3.000 € a libretto, ma può variare in base alla storia del conto.

E la procedura, quando seguita correttamente, è lineare. Prima mossa: verifica se sei intestatario o erede del libretto. Puoi farlo in pochi minuti collegandoti ai servizi di Poste Italiane dedicati ai libretti dormienti o recandoti allo sportello. Se il libretto risulta ancora attivo, porta con te documento, codice fiscale e, se lo hai, il libretto cartaceo.

In filiale potrai fare un’operazione (anche minima) per riattivarlo, oppure chiedere la riscossione o l’estinzione con accredito su conto. Se sei erede, ti verrà chiesta la documentazione di rito: certificato di morte del titolare, documenti d’identità degli eredi, eventuale dichiarazione di successione o autodichiarazioni che attestino la qualità di erede secondo le formule previste.

Se invece il libretto è stato già dichiarato dormiente e le somme sono state trasferite al Fondo Rapporti Dormienti gestito da Consap, la strada è questa: presentare una domanda di rimborso tramite il portale ufficiale di Consap o via raccomandata A/R all’indirizzo indicato sul loro sito. Ti serviranno i documenti che provano la titolarità o l’eredità: dati del libretto, generalità, copie dei documenti, eventuale libretto originale, e tutto ciò che attesta il legame con quel rapporto.

La richiesta è gratuita; potresti sostenere solo i costi vivi di eventuali certificati o marche da bollo, quando previsti dalla normativa. I tempi di risposta variano: spesso si parla di alcune settimane o pochi mesi, anche in base alla completezza della pratica. Se manca qualcosa, Consap chiede integrazioni: ecco perché conviene preparare tutto con cura fin dall’inizio.

Un dettaglio che non va dimenticato: il rimborso è possibile solo entro 10 anni dal trasferimento al Fondo Consap. Questo è il contatore che non devi lasciare arrivare a zero. Superata la scadenza, il diritto si prescrive e il denaro viene acquisito in via definitiva. Tradotto: aspettare è la scelta più costosa che puoi fare.

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