Affitto casa: il deposito cauzionale che non restituiscono entro 30 giorni, come recuperarlo

Hai problemi a recuperare il deposito cauzionale del tuo affitto che non ti viene restituito entro 30 giorni? Scopri i passi legali da seguire e come tutelare i tuoi diritti in modo efficace.

Nessuna “tolleranza” di 30 giorni: la somma va resa subito alla riconsegna, con gli interessi. Ecco cosa prevede la legge e quali sono i passi pratici per farsi pagare.

Consegna delle chiavi
Affitto casa: il deposito cauzionale che non restituiscono entro 30 giorni, come recuperarlo ( design.rootiers.it)

In Italia, il deposito cauzionale versato all’inizio di una locazione deve tornare nelle tasche dell’inquilino al termine del contratto, nel momento in cui l’immobile è riconsegnato e le chiavi restituite. Non esiste, nella normativa, una franchigia di 30 giorni a favore del proprietario. La restituzione è dovuta immediatamente, al più entro pochi giorni necessari a effettuare verifiche legittime e ragionevoli sullo stato dell’alloggio. Se la somma viene trattenuta oltre la riconsegna senza una base documentale solida e senza un passaggio legale, il conduttore può e deve attivarsi per il recupero.

Affitto casa: cosa dice la legge sul deposito cauzionale

Il riferimento è l’articolo 11 della legge 392/1978: il deposito non può superare tre mensilità e matura interessi al tasso legale a favore dell’inquilino per tutto il periodo di detenzione. Tali interessi vanno corrisposti dal proprietario insieme al capitale.

La restituzione deve avvenire alla fine del rapporto locativo, contestualmente alla riconsegna. La prassi ammette un brevissimo lasso di tempo (una o due settimane) per i riscontri, ma non vi è alcuna norma che autorizzi un “congelamento” di 30 giorni. Laddove il locatore ritenga di avere crediti (canoni non pagati, oneri condominiali a conguaglio, danni eccedenti il normale uso), ha l’onere di provarli. Trattenere il deposito “a titolo di danno” senza documentazione e senza un accertamento, almeno monitorio, espone al rischio di condanna alla restituzione, con interessi e spese.

Canoni o oneri scaduti e documentati: il deposito può essere imputato a copertura solo di importi certi, liquidi ed esigibili. In assenza di certezza (ad esempio danni non quantificati da perizia), la compensazione non è automatica. Danni all’immobile oltre l’usura normale: servono prove puntuali (verbale di riconsegna, fotografie, preventivi/fatture, eventuale perizia). La semplice affermazione non basta. Spese straordinarie non di competenza del conduttore: non sono detraibili dal deposito. Le spese che il conduttore deve rifondere vanno provate e rendicontate.

modellino casa con spicci
Affitto casa: cosa dice la legge sul deposito cauzionale ( design.rootiers.it)

Documentare la riconsegna: Pretendere un verbale di consegna con lettura contatori, stato dei locali e delle dotazioni. Fotografare gli ambienti e conservare ricevute, bonifici, estratti conto del deposito versato. Inviare una diffida formale: Spedire una raccomandata A/R o una PEC al proprietario (o all’amministratore/agenzia con mandato), intimando la restituzione del deposito e degli interessi legali entro un termine perentorio (es. 15 giorni). La diffida costituisce messa in mora e fa decorrere gli interessi di mora oltre a quelli legali già maturati sul deposito.

Ricorrere al decreto ingiuntivo: In mancanza di pagamento, il conduttore può chiedere al giudice competente l’emissione di un decreto ingiuntivo per la somma dovuta (deposito + interessi). Il procedimento monitorio è adatto perché il credito è determinato e provabile con contratto di locazione e quietanze del versamento. Se il locatore propone opposizione (adducendo danni o crediti), la causa prosegue nel merito.

Esecuzione forzata: Se il decreto diventa esecutivo e il proprietario non paga, si può procedere con il pignoramento di conti o beni, recuperando anche le spese legali e gli interessi. Dati delle parti e riferimenti del contratto (indirizzo immobile, durata, data di cessazione).Importo del deposito versato e richiesta degli interessi legali maturati fino alla data di restituzione. Termine per il pagamento (15 giorni) e coordinate per il bonifico. Avviso che, in difetto, si procederà giudizialmente con richiesta di decreto ingiuntivo e recupero di spese e ulteriori interessi di mora. Interessi legali: sono dovuti anno per anno al tasso fissato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze; si applicano al deposito per tutta la durata della detenzione.

Interessi di mora: dalla messa in mora (diffida) o dalla scadenza dell’obbligo, si aggiungono gli interessi per ritardo nel pagamento. In sede giudiziaria si possono chiedere entrambi, oltre al rimborso delle spese vive e degli onorari secondo liquidazione. Circola l’idea che il conduttore possa pretendere il doppio del deposito trattenuto. La legge ordinaria sul deposito cauzionale (legge 392/1978, art. 11) non prevede automaticamente alcuna penale civile raddoppiata. Un simile importo può essere domandato solo se esiste una clausola contrattuale specifica o un accordo scritto che lo stabilisca; in mancanza, occorre comunque un accertamento del giudice. Chiederla senza base negoziale espone al rischio di rigetto.

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