Hai presente quelle griglie del forno che sembrano cementate? Con pochi ingredienti che hai già in casa e una manciata di euro, puoi sciogliere le incrostazioni più ostinate e farle tornare a specchio.
Le incrostazioni non sono un destino: sono solo grassi e zuccheri carbonizzati che si sono presi troppa confidenza. Quante volte hai rimandato perché “tanto domani”? Intanto la griglia del forno si copre di una patina scura, l’odore di bruciato arriva prima della pizza, e ogni cottura sa “di ieri”.

È qui che scatta l’urgenza: lasciar andare significa odori persistenti, fumo fastidioso, più consumo energetico per raggiungere temperatura e, soprattutto, sporco che diventa letteralmente cemento termico, più duro e lungo da rimuovere. Vale la pena continuare a soffrire oppure risolvere il problema con un metodo che costa “2 spicci” e funziona davvero? Ecco come procedere.
I rimedi per togliere le incrostazioni dalla griglia del forno
Sulla griglia del forno possono accumularsi tanti residui: succhi di cottura colati, marinature zuccherine caramellate, spruzzi d’olio che a 200 °C diventano una vernice bruna. Lo riconosci subito: le aste non sono più lucide, agli angoli si formano grumi duri, e basta accendere il forno per sentire quel tipico “profumo” di grigliata passata.

Gli “esperti del settore” – dai manuali dei produttori ai consigli delle associazioni dei consumatori – concordano: la chiave è ammorbidire lo sporco prima di strofinare, usare detergenti blandi ma efficaci, e rispettare i materiali (cromati o acciaio). La pulizia ordinaria è quasi noiosa per quanto è semplice: a forno freddo, passa un panno inumidito nell’acqua calda saponata (lo stesso mix con cui lavi i piatti), insisti sulle aste e risciacqua. Asciuga per evitare aloni.
Farlo subito dopo aver lavato le stoviglie, quando l’acqua è ancora bella calda, è il micro-hack che impedisce alle incrostazioni di nascere. Quando però la crosta c’è già, serve un pretrattamento. Il primo passo furbo è l’ammollo: se hai una bacinella grande o la vasca, stendi un telo vecchio sul fondo per non graffiarla, appoggia le griglie e copri con acqua molto calda. Sciogli qualche goccia di detersivo per piatti sgrassante e aggiungi 2-3 cucchiai di bicarbonato.
Lascia agire da un’ora a tutta la notte: il calore e l’alcalinità ammorbidiscono i residui. Poi entra in scena la spugna non abrasiva e uno spazzolino per gli angoli. Questo passaggio è in linea con i manuali dei produttori: materiali delicati, detergenti blandi, pazienza. Se vuoi accelerare, puoi usare il trucco del calore controllato: scalda il forno al minimo per pochi minuti e poi spegnilo. Con i guanti anticalore, estrai le griglie ancora tiepide e procedi con acqua, sapone e spugna. Il tepore rende elastico lo sporco, ma attenzione a non scottarti.
C’è poi la combo “dispensa” più famosa. Stendi una pasta di bicarbonato e poca acqua sulle zone nere, vaporizza aceto sopra: la reazione fa schiuma e aiuta a sollevare il grasso. Lascia agire qualche ora (o tutta la notte), poi strofina e risciacqua. Nota bene: il bicarbonato, alcalino, è il vero lavoratore; l’aceto aiuta con odori e lucidatura. È una pratica consigliata da molte guide affidabili di pulizia domestica, a patto di non usarla su alluminio e di provare prima in un angolo.

Il limone è la ciliegina: mezz’agrume passato sulle aste sgrassa leggermente, deodora e ridona brillantezza. Da solo non vince le croste più ostinate, ma è perfetto come finitura naturale e profumata dopo l’ammollo. Quando la situazione è davvero “post-barbeque del secolo”, valuta uno sgrassatore specifico per forno. Qui vanno rispettate le regole base indicate nelle schede dei produttori e dagli enti di sicurezza: guanti e, se possibile, mascherina, finestre aperte, mai mescolare con altri prodotti (soprattutto candeggina o ammoniaca), tempo di posa preciso e risciacquo abbondante.
Evita l’alluminio e fai sempre un test. Gli sgrassatori alcalini funzionano perché sciolgono i grassi carbonizzati, ma vanno usati con criterio. Un trucco economico che molti tecnici di pulizia approvano è la “pastiglia lavastoviglie in ammollo”: riempi la vasca con acqua bollente, sciogli una pastiglia e immergi la griglia. Dopo qualche ora, i residui si staccano con facilità.
Evita la lana d’acciaio dura su superfici cromate: se proprio serve, usa solo quella finissima (0000) e leggerissima pressione, ma meglio affidarsi a spugne non abrasive. E alla fine asciuga bene: l’acqua stagnante lascia aloni e, nel lungo periodo, può favorire microcorrosioni dove il cromato è già segnato.





