Autovalutazione gruppo Coretti - D'Ambrosio

 

 

Biblioteca delle Arti a Testaccio

Il progetto nasce dall'idea di creare due distinti spazi pubblici, due piazze che avrebbero rappresentato i nuovi ingressi della Facoltà di Architettura Roma Tre e del Macro. Fra questi due spazi si colloca la biblioteca, che li mette in relazione attraverso due ingressi ed un ampio percorso a tutta altezza, dal quale si accede anche ai servizi più pubblici dell'edificio posti al piano terreno: una caffetteria, uno spazio espositivo, una sala conferenze e un bookshop. I diversi volumi dell'edificio corrispondono alla diversificazione delle funzioni al loro interno. Al primo piano si trovano gli uffici, l'archivio, il catalogo informatico e il deposito (separato in un volume chiuso); al secondo piano l'emeroteca, due sale studio ed un'ampia terrazza con affaccio sull'ingresso del Mattatoio; all'ultimo piano la sala lettura, in un volume aperto verso monte Testaccio e verso le corti di Magni.

Analisi dei problemi

barriere architettoniche e vie di fuga: All'interno dell'edificio non ci sono forti dislivelli o barriere architettoniche, ed i percorsi sono prevalentemente maggiori di 1,50 mt. di larghezza. La scala si trova a una distanza inferiore ai 40 mt. dal punto più lontano dell'edificio, ma si dovrà provvedere a collocare una seconda scala di emergenza o a semplificare le vie di fuga allargando i passaggi.

parcheggio: Il piano interrato ha 39 parcheggi, di cui due adibiti a parcheggio per portatori di handicap. L'altezza dell'autorimessa è di 2.50 mt. Le possibili vie di fuga dal parcheggio possono avvenire attraverso la rampa di accesso carrabile a doppia corsia di 5 mt. o attraverso la rampa pedonale per accedere a piazza Giustiniani.