Imposta catastale, quando devi pagarla? In tanti lo dimenticano ma questa tassa spetta a tutti

L’imposta catastale rappresenta un tributo essenziale nel panorama fiscale italiano, applicato sui beni immobili in specifiche circostanze quali compravendite, donazioni o successioni.

L’imposta catastale è un tributo diretto che si versa allo Stato in occasione di atti giuridici che interessano beni immobili. Questo tributo si rende necessario quando si registra un atto notarile relativo a immobili, come le compravendite di case o terreni, le donazioni, le successioni ereditarie, e altre situazioni che richiedono un aggiornamento della banca dati catastale.

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Il suo scopo principale è finanziare l’aggiornamento del catasto, il registro ufficiale che descrive e classifica tutti i beni immobili sul territorio nazionale, determinante per il calcolo di altre imposte come l’IMU o la TARI.

Spesso si tende a confondere l’imposta catastale con l’imposta ipotecaria e l’imposta di registro. Mentre l’imposta catastale finanzia l’aggiornamento del catasto e si basa sul valore catastale dell’immobile, l’imposta ipotecaria riguarda la trascrizione dell’atto nei registri immobiliari, fungendo da tutela della proprietà.

L’imposta di registro, invece, si applica sull’atto stesso, come la compravendita, donazione o successione, ed è calcolata in percentuale sul valore del bene o in misura fissa. Queste tre imposte vengono versate contestualmente al notaio durante la registrazione dell’atto.

Imposta catastale: a chi spetta pagarla e come si calcola

L’imposta catastale è a carico del soggetto che acquisisce la proprietà dell’immobile o il diritto reale su di esso. Ciò significa che, in caso di acquisto, donazione, successione o altro trasferimento, è chi riceve l’immobile a dover provvedere al pagamento. Nella pratica, il pagamento avviene tramite il notaio che redige l’atto, semplificando la procedura per l’acquirente o l’erede.

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Il calcolo dell’imposta catastale varia in base a diversi fattori, tra cui la tipologia dell’atto, la categoria catastale dell’immobile e il coefficiente moltiplicatore. Per l’acquisto della prima abitazione tra privati, l’imposta catastale e l’imposta ipotecaria sono fissate a un importo di 50 euro, mentre l’imposta di registro è pari al 2% della base imponibile.

Diversamente, nel caso di vendita da parte di un’impresa costruttrice con applicazione dell’IVA, le imposte catastale, ipotecaria e di registro sono pari a 200 euro ciascuna, con l’aggiunta dell’IVA agevolata al 4% per l’acquisto della prima casa.

Per l’acquisto di una seconda abitazione o in caso di trasferimento mediante donazione o successione, le imposte variano in base a specifiche condizioni, con possibilità di accedere a agevolazioni fiscali se si possiedono determinati requisiti.

Il pagamento dell’imposta catastale avviene normalmente tramite il notaio, che si occupa di calcolare l’importo dovuto e di versarlo all’Agenzia delle Entrate, facilitando il processo per l’utente e garantendo la corretta adempienza fiscale.

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