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GuidaFinestra - Med in Italy, casa mediterranea sostenibile, a Solar Decathlon 2012 - 23 September 2012
Published by EleonoraVelluto on Wed, 26/09/2012 - 10:11GuidaFinestra - Med in Italy, casa mediterranea sostenibile, a Solar Decathlon 2012 - 23 September 2012
Promuovere la consapevolezza dell’opinione pubblica sull’utilizzo delle risorse rinnovabili e in particolare delle possibilità dell’energia solare nelle abitazioni. E’ questo il principale obiettivo di Solar Decathlon Europe 2012 che si svolge a Madrid dal 14 al 30 settembre in una location denominata”Villa Solar”.
Si tratta di una competizione interuniversitaria che si svolge ad anni alterni con la statunitense Solar Decathlon ( di cui è figlia) e che promuove la ricerca nello sviluppo di case solari, efficienti e sostenibili. Il progetto vincitore sarà la casa che utilizza meno risorse naturali possibili, produce il minimo di impatto ambientale durante il ciclo di vita, ottenendo tutta l’energia necessaria solo dal sole. Il tutto sulla base di 10 contest specifici, da cui il nome Decathlon, che riguardano le aree: la qualità costruttiva, le prestazioni energetiche, l'efficienza energetica, il bilancio di energia elettrica, il benessere, la funzionalità, la comunicazione e la sensibilizzazione sociale, l'industrializzazione e il mercato, l'innovazione e la sostenibilità.
I giovani progettisti, secondo i must di Solar Decathlon devono realizzare una casa reale in scala 1:1 progettandola in primo luogo in modo da ridurre l'energia dell'edificio e i suoi consumi aumentandone l’efficienza energetica, e in seguito integrare sistemi solari attivi e/o altre tecnologie rinnovabili. Inoltre i sistemi di costruzione devono essere selezionati e dimensionati utilizzando criteri ambientali ed efficaci sotto il profilo economico.
Quest’anno a Solar Decathlon Europe partecipano 18 team di 8 nazioni della Unione Europea (Danimarca, Francia, Germania, Spagna, Germania, Italia, Portogallo, Romania, Ungheria) e di Brasile, Cina, Egitto e Giappone.
Per la prima volta partecipa anche un team italiano con il progetto "Med in Italy” sviluppato da Architettura ed Economia dell’Università di Roma Tre, Disegno Industriale della Università La Sapienza di Roma, Libera Università di Bolzano (con il Master CasaClima) e Fraunhofer Institut di Bolzano.
La casa, 50 metri quadrati, è stata costruita in soli cinque giorni dagli studenti e produce energia tre volte quanta ne consuma. Costerebbe meno di 1.500 €/m2.
"Med in Italy", definita la casa mediterranea sostenibile, realizzata con un sistema di prefabbricazione a secco in legno (tecnologia di base Rubner Haus) è basata sulle necessità climatiche tipiche del mediterraneo e poggia su cinque caratteristiche: è attiva, passiva, rapida, eco attenta, densa. E’ anche una CasaClima in classe A. E in effetti in occasione della giornata di apertura di Solar Decathlon Europe il presidente dell’Agenzia Casa Clima Flavio Ruffini, con un gesto significativo e beneaugurale, è giunto a Villa Solar per consegnare la targa CasaClima A a Chiara Tonelli, professoressa di Roma Tre e capo progetto di "Med in Italy". (nel tondo della foto a lato la targa)
Il progetto italiano si sta comportando molto bene nei primi giorni di contest. L’altro giorno si è classificato terzo nella categoria Architettura e oggi di nuovo terzo per il contest Comunicazione e Social Awareness.
Alla competizione partecipa anche il progetto italo-francese Astonyshine di cui abbiamo già parlato qualche tempo fa (vedi news). (eb)
Qui sotto la carta dei 5 punti di “Med in Italy” dal briefing di progetto.
I 5 punti di una nuova architettura mediterranea ad alta efficienza
Progettare oggi, in clima temperato, case che siano confortevoli, abbiano ragionevoli costi di costruzione e consumino pochissimo, non è più impossibile. La strada da percorrere passa per 5 caratteristiche, di seguito esplicitate, irrinunciabili per la casa mediterranea di domani, su cui il team Med in Italy (Architettura ed Economia dell’Università di Roma Tre, Disegno Industriale della Sapienza, Libera Università di Bolzano e Fraunhofer) conduce un’attenta sperimentazione che l’ha portato a qualificarsi al Solar Decathlon Europe 2012.
1. Passiva
In un clima che alterna inverni miti e estati calde, le case che funzionano meglio sono le case pesanti, in pietra o in laterizio, nelle quali la massa muraria funziona da ammortizzatore termico per garantire il comfort invernale e per assorbire i carichi termici estivi. La richiesta sempre più pressante del mercato immobiliare di controllare la qualità e il comportamento prestazionale dell’edificio e dei suoi componenti, contenendone il costo di costruzione e di esercizio, spinge però verso prodotti industriali, realizzati in stabilimento. I sistemi di prefabbricazione meglio recepiti dal mercato risultano quelli in legno, che ben si prestano all’uso di macchine a controllo numerico ed offrono un’ottima risposta alle sollecitazioni sismiche. Si tratta però di sistemi costruttivi leggeri, vantaggiosi per la movimentazione e il trasporto, ma con valori di massa molto lontani da quelli della muratura tradizionale. Una soluzione può essere l’inserimento nella stratigrafia di parete, oltre ad un adeguato spessore di materiali isolanti, anche di un’intercapedine vuota da riempire, una volta montata la casa, con inerti pesanti reperiti in loco. Questa soluzione triplica il valore di massa della parete, fornendo valori di inerzia termica e capacità di accumulo paragonabili a quelli di una muratura, e incrementa al contempo la resa acustica, risolvendo un problema classico delle costruzioni leggere.
2. Attiva
La casa di domani produce tutta l’energia di cui necessita, e forse anche di più. I sistemi comunemente utilizzati sono quelli fotovoltaici, che presentano due innovazioni utili per l’architettura: la possibilità di generare energia elettrica con irraggiamento diffuso, offrendo conseguenti maggiori libertà progettuali poiché tutte le superfici esterne della costruzione diventano potenzialmente utilizzabili; la personalizzazione di forme e cromatismi dei pannelli, che aumentano le potenzialità espressive del rivestimento PV e il suo inserimento architettonico. La progettazione di un sistema intelligente di rilevazione e gestione delle condizioni di comfort termoigrometrico, luminoso e di qualità dell’aria consente di ottimizzare il rapporto tra produzione e consumo e, se dotato di interfaccia user friendly, di far intervenire l’utente sul funzionamento del sistema edificio-impianto.
3. Rapida
Gli obiettivi della casa mediterranea di domani sono ridurre i costi, migliorare le prestazioni e contrarre i tempi di realizzazione e si raggiungono attraverso: l’industrializzazione del processo produttivo dei componenti; lo studio della logica di assemblaggio, facilitato dalla leggerezza al trasporto e alla movimentazione delle strutture;il trasferimento in stabilimento della maggior parte delle installazioni idricosanitarie, elettriche e di climatizzazione, attraverso la loro concentrazione in nuclei tecnologici da trasportare interi.
4. Ecoattenta
Un’attenta scelta dei materiali utilizzati è la risposta alla ricerca di un vero equilibrio con l’ambiente. I materiali sono riutilizzabili alla fine del ciclo di vita dell’edificio e riciclabili alla fine del ciclo di vita.
5. Densa
L’efficienza di un edificio passa anche per la sua potenziale densità abitativa, che permette minore uso di territorio, ma anche minori dispersioni e più contenuti costi di costruzione. È importante quindi che le caratteristiche tipologiche e costruttive di questi alloggi consentano aggregazioni orizzontali e verticali secondo schemi adattati di volta in volta al contesto di inserimento.