Un piccolo riepilogo del lavoro svolto utile per capire quelli che sono gli obiettivi perseguiti di volta in volta.
Dalla prima consegna, studio della forma: si è voluto creare una pensilina "resistente per forma", applicando quelli che sono i principi della meccanica dei gusci in c.a. , superfici spesse anche due centimetri che riescono a coprire grandi luci, il massimo dell'ottimizzazione dei costi. Illustri esponenti di questa ricerca sono stati i vari Torroja, Candela e soprattutto Isler, ma anche altri. Questa ricerca è andata avanti fino agli anni '50 poi soppiantata dalle tensostrutture. Comunque ancora oggi queste strutture vengono studiate grazie anche all' apporto degli elaboratori, l' obbiettivo è quello di "ricerca di minimo" raggiunto grazie a software tipo Matlab.
in alto a destra edifici di Torroja, in alto a sinistra ed in basso Isler (metodo della membrana inversa)
Felix Candela e suoi imitatori (Calatrava)
la forma progettata per la pensilina è simile a quella di Gaudì, hanno la stessa sezione ad andamento sinusoidale, mentre per l'altra sezione nell' edificio di Gaudì si nota una semplice lineare, per la pensilina invece è stata adottata una quadratica. la superficie matematica di Gaudì è del tipo t*sin(x) mentre quella della pensilina è (t^2)*sin(x)
Una volta stabilita la forma, si è pensato ad una tecnologia più consona alle dimensioni dell'oggetto. Innanzitutto si è divisa in sezioni la superficie, e per ognuna di queste sezioni è stata prevista una struttura portante. I materiali presi in considerazione sono due, legno e acciaio. Possiamo dire che l' acciaio è "subordinato" al legno. Per un'otttimizzazione dei costi s'è pensato di realizzare gli elementi in legno di forma e misura uguali, lasciando all'acciaio il compito, attraverso i giunti, di variazione. Da cui si capisce che l'elemento variabile saranno i soli giunti d'acciaio.
La terza fase sarà l'applicazione di un telo sulle strutture delle varie sezioni, il quale definirà la superficie iniziale. Qui di seguito un video su una possibile soluzione: il prototipo della bmw, GINA Geometry and function In "N" Adaptations mette in mostra questa superficie variabile, telo idrorepellente che si adatta a più forme.
Nel video di seguito è spiegato il processo dall'inizio della progettazione (studio della forma) alla tecnologia realizzativa (componenti costruttivi). L' obiettivo perseguito è quello dell'ottimizzazione dei costi.
Si nota dal video come i giunti d'acciaio siano molto grandi e quindi non economici, sarebbe bene farne un'uso parsimonioso dell'acciaio, lasciando quindi viti, dadi e componenti ammorsanti, e pensare i giunti in legno ricavati attraverso un'operazione di nesting.
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