SdC(b) (LM PA)

Progettazione Strutturale B (LM PA)

Es_03 – Dimensionamento di un telaio in CA - Visone Scavello

 

Per dimensionare un telaio in calcestruzzo armato di campata 9x7m e altezza 3,5m, tramite software SAP2000, procediamo impostando la griglia di partenza delle dimensioni della campata [New model/ grid only]Per dimensionare un telaio in calcestruzzo armato di campata 9x7m e altezza 3,5m, tramite software SAP2000, procediamo impostando la griglia di partenza delle dimensioni della campata [New model/ grid only]

  1. Definisco il materiale della struttura: C35/45 [Define/ Materials/ Concrete]

  2. Procediamo disegnando il telaio di 3x3 replicando la campata iniziale lungo le tre direzioni.

     

  3. Procedo ipotizzando le sezioni di travi e pilastri differenziandoli in:

Travi principali: Tp = 80x30 cm

Travi secondarie: Ts =40x30 cm

Pilastri centrali: PL CENTR = 60x30 cm

Pilatri perimetrali: PL PER = 50x30 cm

Pilastri angolari: PL ANG= 40x 30cm

[Define/ Frame sections/ Section properties]

Quindi assegniamo le sezioni al frame corrispondente.

[Assign/ Frame sections] 

​4. Vincoliamo la struttura a terra assegnando dei vincoli di incastro nei punti alla base dei pilastri al piano terra.

[Assign/ Joint/ Restraints]

5. Definisco i carichi generici agenti sulla struttura: peso proprio, carico accidentale Qa, carico permanente Qp, carico strutturale Qs.

[Define/ Load patterns]

6. Definisco la combinazione di carichi allo stato limite ultimo SLU, tenendo presente i fattori di sicurezza γ.

[Define/ Load combinations]

Analisi dei carichi

I carichi assegnati Qa, Qs e Qp sono ipotizzati considerando una destinazione d’uso della struttura ad ufficio.

Qa = 5 kN/m2

Qs= 2 kN/m2

Qp= 3 kN/m2

7. Consideriamo la striscia di influenza su cui agiscono i carichi

Qa = 5x 3,5= 17,5 kN/m

Qs= 2x3,5= 7 kN/m

Qp= 3x3,5= 10,5 kN/m

[Select Tp/ Assign/ Frame Loads/ Distribuited ]

 

8. Procediamo disegnando il corpo scala con sistema di travi a ginocchio (2,5x5m)

 

9. Per la definizione di impalcato rigido, è necessario che tra gli elementi strutturali vi sia un vincolo interno ovvero il Diaphram

[Define/ Joint constraints/ DIAPH1]

[Assign/ Joint constraints/ DIAPH1]

10. Modifico l’orientamento dei pilastri

[Assign/ Frame/ Local axes]

11. Procedo con l’analisi

[Run now]

 

12. Per verificare la dimensione ipotizzata dei pilastri, esporto le tabelle inerenti ad un pilastro ad angolo, uno laterale e uno interno dei più sollecitati.

Trovandoci in un caso di piccola eccentricità ( M/N < H/6), consideriamo il valore massimo del momento M22 e verifichiamo che la max sia minore di fcd

13. Per verificare le dimensioni delle travi principali e secondarie ipotizzate inizialmente, consideriamo il valore massimo del momento M33 e verifichiamo che l’altezza iniziale H sia maggiore dell’Hmin trovata, in base allo sforzo risultato dell’analisi

 

Benché la struttura risulti verificata, si potrebbe procedere con un secondo dimensionamento per snellire gli elementi strutturali che in alcuni casi potrebbero risultare sovradimensionati.

 

ES02 - Graticcio di travi inflesse in cls - TANZARIELLO, TESSITORE

Nell'esercitazione si è dimensionato un graticcio in cls di dimensioni 20x8m alla base di un edificio di 6 piani.

In allegato il pdf.

ES_02 Dimensionamento di un graticcio - Grazia Maria Visone

Per dimensionare un graticcio di dimensioni 15 x 27 m che porta il peso di 5 piani superiori, utilizzando il software SAP2000, inizio considerando il modello di piastra continua, per poi procedere, dopo determinati calcoli e ragionamenti a definire quello che sarà il graticcio vero e proprio 15x27 m.

  • Inserisco i parametri per disegnare la piastra continua, utilizzando il piano xy con dimensioni x=15 m e y =27 m. [New Model / Grid Only … ]

          ​

  • Disegno la superficie [draw rectangular area].
  • Dato che il software lavora per elementi finiti, quando si utilizzano delle superfici, è necessario discretizzarle, ossia segmentarle in tanti piccoli pezzi che lavorano insieme, in modo da avere risultati più accurati. Quindi, si va a dividere la superficie rettangolare in tante piccole superfici definite più piccole - [ edit / edit areas / divide areas ] - scegliendo l’opzione che divide la superficie in piccole geometrie definite a cui do il parametro 0,5 x 0,5 m – quindi il software dividerà la piastra in elementi quadrangolari tutti uguali di dimensione massima 0,5 x 0,5 m.

           

  • Inserisco i vincoli - [ assign / joint / restraints ] - e scelgo delle cerniere. Per posizionarle sulla piastra, tengo in considerazione il fatto che se esse si trovassero ai bordi e/o alle estremità la struttura risulterebbe maggiormente sollecitata, rispetto al posizionarli più internamente alla piastra, mantenendo un piccolo sbalzo.

           

  • Scelgo il materiale da utilizzare per la progettazione del graticcio, quindi: [define / materials ] e scelgo un cls C35/45. Si tratta comunque di una struttura speciale, quindi non è consigliabile utilizzare un cls ordinario come un C28/35 e quindi inizio già a scegliere un cls di resistenza maggiore, consapevole che potrebbe essere necessario anche un cls speciale di ordine ancora superiore.

          

  • Definire la sezione dell’area: [ define / section properties / area section / shell (guscio) ] e definisco un’altezza iniziale della piastra di 1 metro.

 

  • ANALISI DEI CARICHI: considero che ognuno dei 5 piani porta un carico di 12 KN/m2.

12 KN/m2 x 5 piani = 60 KN/m2 - (peso che il graticcio dovrà sopportare, senza considerare il peso proprio che, nel caso di strutture di questo genere, non sarà indifferente).

Quindi: [ define / define load pattern ] e assegno un carico nominato CARICO SHELL di 60 KN/m2 (senza considerare il peso proprio per adesso).

  • Assegno alla piastra tale carico uniforme definito: [ assign / area loads / uniform shell ].

       

  • Faccio partire l’analisi [ run now ] soltanto del CARICO SHELL e leggo i primi risultati del momento M 1-1 e M 2-2 che sono i momenti lungo le due direzioni.

         M 1-1    M 2-2

La lettura dei risultati avviene attraverso la barra verticale a destra con una gamma di colorazioni che indica dove il momento risulta essere maggiore o minore.

  • A questo punto, per iniziare a progettare il vero e proprio graticcio, si consideri il momento massimo presente, tra M11 e M22. In questo caso il momento massimo raggiunto è 1837 KN x m e, con questo dato, si può procedere con un primo dimensionamento delle travi del graticcio.

           

Considerando la piastra continua di spessore 1 metro e momento arrotondato per eccesso a 2000 KN x m, (perché non sono stati considerati il peso proprio e neanche il fatto che il graticcio non è una piastra continua, ma sarà svuotata) risulta che l’altezza minima (Hmin) dovrà essere di almeno 78,86 cm.

 

A questo punto, considero un carico maggiore di circa il doppio per capire come funzionerebbe il graticcio con un passo di travi di 1,5 m, e una base b delle travi di 40 cm.

          

  • Diminuendo la b della trave a 40 cm, l’altezza minima Hmin del graticcio è aumentata a 170 cm circa.

 

Inizio il disegno e la progettazione del graticcio con questi dati.

  • Ipotizzo un graticcio di dimensioni 15 x 27 m con un passo di travi di luce 1,5 m.

      

  • Definisco e assegno le travi pre-dimensionate: [ define / section properties / frame section ].

           Nominate TRAVI GRATICCIO in cls C35/45, con sezione 0,4 x 1,7 m.

        

  • Il graticcio lavora con nodi rigidi, quindi è necessario discretizzare la struttura per fare in modo che ad ogni intersezione di travi venga considerato tale nodo: [ edit / edit lines / divide frames / break at intersection […] ]

         

  • Assegno nuovamente i vincoli, posizionandoli dove erano stati inseriti nella piastra continua.

          [ assign / joint / restraints ].

        

  • ANALISI DEI CARICHI:

Area tot. Piano: 15 m x 27 m = 405 m2

Carico dei 5 piani: 12 KN/m2 x 5 piani = 60 KN/m2

Peso di tutti i piani per area tot.: 405 m2 x 60 KN/m2 = 24300 KN

 

60 KN/m2 x 1,5 m = 90 KN/m – carico lineare totale

90 KN/m : 2 = 45 KN/m – carico lineare distribuito su tutte le travi TRANNE quelle di bordo.

90 KN/m : 4 =22,5 KN/m – carico lineare distribuito sulle travi di bordo.

 

Assegno i carichi trovati alle travi [ assign / frame loads / distribuited ]

    

  • Inserisco anche il carico dovuto al peso proprio e creo la combinazione tra i carichi del peso proprio e il carico del graticcio e faccio partire l’analisi.

    

  • Trovo il momento massimo su M 3-3 di 3118 KN x m circa, in corrispondenza dei vincoli in posizione centrale.

    

  • A questo punto con il nuovo momento massimo e il graticcio disegnato con il passo di travi a 1,5 m e travi 0,4 x 1,7 m, vado a verificare la struttura.

        

L’altezza minima risulta diminuita a 1,50 m, quindi avendo utilizzato travi alte 1,70 m, la struttura è verificata.

 

  • Ma a questo punto, per evitare spreco di materiale o questioni di eccessivo ingombro in altezza, vado a diminuire l’altezza delle travi da 1,7 m a 1,5 m e lancio nuovamente l’analisi; considero nuovamente il momento maggiore, che risulta essere diminuito a 2977 KN x m circa, e risulta sempre verificata.

         

  • VERIFICA A TORSIONE

Vado a considerare i risultati per la torsione.

 

Trovo il valore massimo che è di circa 62 KNm e verifico.

La torsione è verificata perché Tmax < ftd.

ESERCITAZIONE3_Progettazione di un telaio_Valentina Martucci

L'esercitazione prevede la progettazione di un telaio: ho utilizzato un cls 28/35. La pianta ha una forma rettangolare di 6mx10m e si ripete per 4 pianti alti ciascuno 3m.

Successivamente inizio a modellare l'edificio, copiando il modulo x3volte lungo l'asse x e x2 volte lungo l'asse y. A questo punto inizio a definire la combinazione di carico Qs, Qa e Qp e a definire le tipologie di travi presenti (Travi perimetrali, Travi di Bordo, Travi Centrali).

aA questo punto inserisco i Joint, ovvero i vincoli a terra e assegno degli incastri in ogni punto. Successivamente distribuisco i carici Qs, Qp e Qa nelle travi di bordo e nelle travi centrali, tenendo conto delle dimensioni dell'interasse delle campate nelle quali agiscono le forze.

Ora creo la condizione di impalcato rigido al mio edificio e per farlo assegno il Diaphram .Solo a questo punto posso copiare la struttura del piano terra insieme a tutte le forze che agiscono sulle travi x3 volte lungo l'asse z ,creando un edificio che si estende per 4 piani. E' possibile copiare anche i carichi in quanto quelli che agisce sulle travi non varia salendo di altezza, contrariamente a ciò che avviene per i pilastri. Una volta fatto ciò, devo crearmi altre sezioni per i pilastri suddividendoli in p. di bordo, p. centrali, p. perimetrali e replicando questa suddivisione per tutti i piani, in modo da dimensionarli occuratamente.

Adesso mando la prima analisi senza tenere conto delle modalità modal e dead, avendo una prima visione dell'andamento dei momenti.

per comprendere ciò che accade nei singoli elementi, posso esportare la tabella che riguarda la singola tipologia strutturale: parto dalle travi principali. Esporto la tabella e la ordino in base al momento M3. A questo punto posso dimensionare i singoli elementi utlizzando la tabella per il dimensionamento a flessione, tenendo conto che il momento max. in questo caso è di 929,7 KN*m. Ripeto questa operazione per tutti gli elementi strutturali, tenendo conto che per dimensionare i pilastri occorreranno due tabelle:la prima riguardante lo sforzo normale e la seconda riferita alla pressoflessione e basata sull'eccentricità del pilastro. 

Adesso mi occupo di definire le forze orizzontali Fx ed Fy che agiscono nel centro di massa, di 1000KN ciascuna. Queste mi permettono di capire la traslazione e la rotazione della mia struttura.

A questo punto disegno un corpo scala che funge da collegamento per i 4 piani. In particolare progetto una scala con trave a ginocchio con modulo rettangolare di 2,4mx4,5m. Definiamo nuovi pilastri che sosterranno il corpo scala e la trave a ginocchio e replichiamo questo modulo per tutti i piani.

Ora, come ultimo passaggio, riassegno un nuovo diaphram alla struttura, avendo inserito il corpo scala come nuovo elemento. Vediamo come si comporta il telaio svolgendo un'ultima analisi. 

La rotazione del mio caso è quasi nulla perchè il centro di massa si è spostato di poco lungo l'asse y.

ES3 Davide Passeri - Progetto di un telaio in calcestruzzo

In questa esercitazione si vuole dimensionare strutturalmente una palazzina residenziale di 4 piani di dimensioni 19x32 mq totali e di altezza 12 metri. L'edificio presenta una zona di passo irregolare, aggetti su entrambi i lati e una gabbia scale e ascensori utili all'irrigidimento dell'edificio. Il materiale utilizzato è il calcestruzzo.

In allegato il pdf dell'esercitazione.

ES2 Davide Passeri - Progetto di un graticcio di travi inflesse

Il progetto in esame è quello di un edificio di 5 piani di 16x30 mq sostenuto da un graticcio di travi inflesse alto massimo 3 metri. Viene imposto di mantenere luci molto ampie in entrambe le direzioni utilizzando un massimo di 4 appoggi in prossimità degli angoli e senza impiegare ulteriori appoggi interni e/o in mezzeria.

In allegato il pdf dell'esercitazione

ESERCITAZIONE 2- Progettazione di un graticcio - Flavia Manciocchi e Marco Peperoni Romano

In questa esercitazione si considera un graticcio di travi in calcestruzzo armato, con lati di 32 m e 26 m, sostenuto ipoteticamente da 4 cerniere posizionate alle estremità.

Con il fine di ipotizzare le sollecitazioni a cui verrà sottoposto il graticcio, partiamo da una superficie continua per poi rapportarla al graticcio.

1. Creiamo su SAP2000 una griglia, successivamente con il comando  “Draw Poly Area” disegniamo una superficie continua di lati 32 m e 26 m.

2. Assegniamo i vincoli ipotizzando che la superficie sia sostenuta da 4 cerniere posizionate alle 4 estremità. 

3. Selezioniamo la superficie e attraverso il comando “ Edit -> Edit Area -> Divide Areas ”, dividiamo l’area in quadrati di lato 0,5 m. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4. Definiamo il Load Pattern del Carico della superficie, non prendendo in considerazione il suo peso proprio.

5. Definiamo inoltre il materiale, scegliendo un calcestruzzo C35/45.

6. Definiamo le proprietà della superficie "Define -> Section Properties -> Area Sections".

7. Ipotizziamo che sulla superficie gravano 4 piani di un edificio, definendo un carico di 14 KN/m2 per ogni piano, otteniamo il valore totale di 56 KN/m2, che assegniamo come carico uniformemente distribuito su tutta la superficie.

8. Facciamo partire l'analisi considerando solamente il Carico Shell di 56 KN/m.

9. Vediamo i risultati sia di M11 che M22, ottenendo un valore di momento massimo per M11 di 6200 KN/m2  e per M22 di 8095 KN/m2.

10. Apriamo il file excel per il dimensionamento della trave: inserendo nella tabella il Mmax di 8100 KN/mq, la trave di base 30 cm verrebbe alta 2,7 m.

Successivamente, calcoliamo come Mmax circa una volta e mezzo il momento precedente, dato che l'interasse tra le travi del graticcio è di circa 1,5 m, e aumentando la base della trave a 40 cm, troviamo un altezza di 2,8 m.

Come ultimo tentativo, aggiungiamo 3000 KN/m2, stimando il peso proprio delle travi e otteniamo un altezza di 3,2 m.

.11. Definiamo su SAP la sezione trovata (Gr) su Excel di 0,4 x 3,2 m, " Define -> Section Properties -> Frame Sections".

12. Creiamo il graticcio, disegnando una superficie equivalente, e replichiamo le travi sul lato di 32 m di interasse 1,6 m e sul lato di 26 m di interasse 2 m.  Inoltre assegniamo a tutte le travi la sezione precedentemente creata.

13. Ipotizziamo nuovamente che il graticcio sia sostenuto da 4 cerniere posizionate alle estremità e spezziamo ogni trave in corrispondenza di ogni incrocio con le altre.  " Edit -> Edit Line -> Divide Frames".

14. Assegniamo il carico distribuito alle travi, considerando la loro area di influenza, " Assign -> Frame Loads -> Distributed".

Moltiplichiamo il carico di 56 KN/m2  per i 2 interassi delle travi di 1,6 m e 2 m e dividendo successivamente per 2 i risultati, trovando rispettivamente i carichi di 44,8 KN/m e 56 KN/m.

Per le travi di bordo il carico sarà la metà ovvero 22,4 KN/m e 28 KN/m.

15. Facciamo una prima analisi mandando il Carico Distribuito e vediamo le reazioni vincolari.

Verifichiamo che la somma delle reazioni vincolari delle 4 cerniere sia uguale al carico di tutti i piani ( 56 KN/m2 x 32 m x 26 m).

16. Creiamo una combinazione di carichi (COMB1), con il Carico Distribuito e il Peso Proprio (PP), moltiplicato per un fattore di scala di 1,3. 

17. Facciamo partire l'analisi della nuova combinazione, vedendo il grafico del M33.

Dal diagramma del momento, troviamo un valore di Mmax di 37.000 KN/m2 ai bordi.

18. Proviamo a spostare i vincoli, rilanciare l'analisi e confrontare il nuovo diagramma del momento.

Il valore di Mmax, dopo aver spostato le cerniere, è di 11500 KN/m2, un valore che è verificato dal dimensionamento delle travi svolto precedentemente.

19. Facciamo inoltre la verifica a torsione con excel:

Dal diagramma del momento torsionale, troviamo un valore di Mtmax è di 100 KN/m, che inseriamo nella tabella per la verifica torsionale.

 

 

ESERCITAZIONE 1 - PROGETTAZIONE TRAVATURA RETICOLARE - Marco Peperoni Romano, Edoardo Sesti.

 

Abbiamo pensato ad una travatura reticolare con modulo piramidale alto 4 m e a base quadrata con lato 4 m, ripetuto (sulla superficie in basso) per 8 volte lungo x per una lunghezza totale di 32 m e 4 volte lungo y per una larghezza totale di 16 m. La travatura è stata modellata su Rhino (prestando attenzione a separare tutte le linee e a dividerle in livelli diversi dal livello 0).

 

 

Abbiamo poi importato il file di modellazione salvato in DXF su SAP2000, definito il materiale delle le membrature (acciaio S275) e assegnato profili tubolari differenti rispettivamente per: Elementi orizzontali, controventi e diagonali (tutti con lo stesso materiale)
[IMPORTAZIONE: Define -> Section properties -> Frame sections -> Import New property;
ASSEGNAZIONE: Assign -> Frame -> Frame sections]

Per facilitare la visualizzazione abbiamo distinto i gruppi di elementi per colore (orizzontali -> blu; controventi -> rosso; diagonali -> verde).

 

Abbiamo assegnato i vincoli cerniera a terra nei punti segnati in figura (lasciando sempre un aggetto di 4 m, nei 4 vertici e a metà).
[Assign -> Joint -> Restraint (lasciando le 3 rotazioni nello spazio non vincolate -> CERNIERA)]

 

 

Poi abbiamo trasformato i nodi della reticolare in cerniere passanti, usando il comando Realeses/Partial fixity: imponendo che il momento lungo i due assi trasversali alle membrature, in corrispondenza degli estremi, valga 0.
[Assign -> Frame -> Realeses/Partial fixity -> Spunta su M 2-2 e M 3-3 e posti = 0]
 

Abbiamo cercato un solaio tipo in acciaio con lamiera grecata, getto in cls, massetto, pavimentazione, considerando anche contro soffitto, incidenza di tramezzi e impianti. Abbiamo considerato poi un carico variabile di 2 KN/m^2, per un totale di 7.15 KN/m^2. E' stato considerato il peso proprio delle travi e dei pilastri uguale a 2 KN/m^2, che sommato ai 7.15 porta a un carico di progetto di 9.15 KN/m^2.

Moltiplichiamo il carico distribuito per l'area del solaio, per tre piani:
9.15 KN/m^2 x (32m x 16m) x 3(piani) = 14 055 KN
Una volta ottenuto il carico totale lo dividiamo per i nodi sulla superficie superiore della reticolare.
Consideriamo la forza F come quella presente sui nodi interni, essendo i nodi perimetrali e quelli di spigolo rispettivamente con area di influenza uguale alla metà e a un quarto dell'area di quelli interni, posso scrivere:

4 x (F/4) [nodi di spigolo] + 16 x (F/2) [nodi centrali] + 12 x F [nodi centrali] = 14 055 KN

Da qui posso trovare la forza F:

21 x F = 14 055 KN -> F = 14 055/21 KN = 670 KN

Ciò vuol dire che le forze applicate valgono:
Sui nodi centrali -> F = 670 KN
Sui nodi perimetrali -> F/2 = 335 KN
Sui nodi di spigolo -> F/4 = 167.5 KN

A questo punto applichiamo i carichi concentrati sui nodi su SAP.

[Definizione carico: Define -> Load Patterns -> Carico con self weight multiplier = 0
Assegnazione carico: Selezione nodi -> Assign -> joint loads -> Forces]

Avviamo l'analisi usando come carico solo la F definita al passaggio prima.
(verifichiamo che il momento flettente nelle aste della reticolare siano sempre zero).

Esportiamo la tabella dei risultati delle caratteristiche della sollecitazione su Excel
[Ctrl-T -> Check su frame output -> analysis results -> element forces frames]

Dividiamo i profilati in 5 intervalli di valori di sforzo normale.

 

Dimensioniamo a trazione e a compressione tramite il foglio excel e troviamo i 6 profili dal sagomario dei profili tubolari (2 reagenti a trazione [celeste e grigio] e 4 a compressione [giallo, arancione, rosso e verde]).

Definiamo su SAP le 6 sezioni prendendo i profili trovati sul sagomario (Celeste -> SEZIONE1, Grigio -> SEZIONE2, Verde -> SEZIONE3, Rossa -> SEZIONE4, Arancione -> SEZIONE5, Gialla -> SEZIONE6).

Chiamiamo le sezioni sul foglio excel degli sforzi normali con i nomi corrispondenti alle sezioni definite su SAP [immagine precedente].

Ordiniamo dal più più piccolo al più grande le sezioni sullo stesso foglio excel in base al label del frame definito da SAP.

Esporto da SAP su excel la tabella Frame Section Assignment.
[Ctrl T -> model definition -> Frame Section Assignment]

Copiamo la colonna di nomi delle sezioni (SEZIONE1, SEZIONE2, ..., SEZIONE6) nell'ordine definito dai Label di SAP dalla tabella element forces frames nella tabella frame section assignmets nelle colonne AnalSect e DesignSect.

Salviamo la tabella modificata in formato xls e la importiamo su SAP in modo tale che le sei sezioni vadano a sostituire con le determinate aste in base allo sforzo normale.
[File -> Import -> XLS file -> Add to existing model]

Ora che ho le sezioni che derivano dal primo progetto, calcolo il peso della travatura reticolare eseguendo l'analisi lasciando attivo solo DEAD.

Calcoliamo il peso della reticolare esportando la tabella delle reazioni vincolari delle cerniere a terra.
[Ctrl T -> Tabella joint reactions -> Imposto come Load patterns i pesi DEAD -> Esporto]


Poi sommiamo le reazioni lungo z (F3) delle 6 cerniere e otteniamo il peso della struttura: 162 KN (approssimato).

Aggiungiamo il valore del peso della struttura al valore di peso totale trovato inizialmente (14 055 KN) e troviamo il peso totale tenendo conto anche del peso della reticolare:

14 055 KN + 162 KN = 14 217 KN

Troviamo di nuovo le forze applicate ai singoli nodi della superficie superiore della travatura, con lo stesso metodo di prima:

4 x (F'/4) + 16 x (F'/2) + 12 x F'= 14 217 KN 

21 x F' = 14 217 KN -> F' = 14 217/21 KN = 677 KN

Sui nodi centrali -> F' = 677 KN
Sui nodi perimetrali -> F'/2 = 338.5 KN
Sui nodi di spigolo -> F'/4 = 169.25 KN

Riassegnamo i carichi concentrati sui nodi sostituendoli a quelli precedenti.

 

Riavviamo l'analisi e riesportiamo la tabella degli sforzi normali per verificare in rapporto agli sforzi normali precedenti quante e quali sezioni necessitano un ridimensionamento perché lo sforzo normale è maggiore in modulo rispetto a quello precedente fino a far uscire la sezione dall'intervallo di dimensionamento (per le sezioni più sollecitate a compressione usiamo un nuovo profilo chiamato su SAP SEZIONE6.1).

Calcoliamo che la percentuale di aste che sono dimensionate male rispetto alla nuova analisi e dell 11% circa.
Cambiamo le sezioni esportando da SAP la tabella Frame Section Assignment e ricopiando il nuovo dimensionamento sulle due colonne di assegnazione sezione e importandola di nuovo su SAP.

Trascurando il nuovo peso proprio della struttura, riavviamo l'analisi su SAP con le sezioni sostituite.

A questo punto si dovrebbe riverificare quante sono le aste che necessitano un ridimensionamento e ricambiarle. Poi continuare ad analizzare da SAP e successivamente ricontrollare ancora, fino alla convergenza tra dimensionamento e la verifica (che dovrebbe corrispondere ad una percentuale pari allo 0% di aste da ridimensionare). Per questa esercitazione, concludiamo alla prima reiterazione il dimensionamento delle aste della travatura reticolare.

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