INPS: niente più pagamenti a chi non ha SPID, adesso bisogna davvero attivarlo

Scopri le nuove regole INPS: dal 2025 i pagamenti saranno bloccati per chi non possiede lo SPID. Attiva subito il tuo accesso digitale per non perdere pensioni, sussidi e altri servizi essenziali.

Dal 1° novembre 2025, l’INPS dirà addio al PIN per l’accesso a molti servizi digitali e, senza un’identità SPID attiva o credenziali equivalenti, non sarà possibile presentare domande né gestire pratiche per numerosi bonus.

SPID identità digitale
INPS: niente più pagamenti a chi non ha SPID, adesso bisogna davvero attivarlo (design.rootiers.it)

Questo rappresenta la tappa finale di una transizione iniziata anni fa, con la progressiva sostituzione del vecchio PIN INPS con il Sistema Pubblico di Identità Digitale. La scadenza fissata per l’autunno 2025 è un passaggio confermato dalle disposizioni dell’Istituto e dalla normativa sulla digitalizzazione della PA. In concreto, chi non si doterà per tempo di SPID si troverà bloccato davanti ai servizi online dell’INPS e, soprattutto, non potrà richiedere o aggiornare prestazioni il cui pagamento dipende da adempimenti telematici.

Cos’è SPID e perché è indispensabile?

L’avviso riguarda milioni di cittadini che utilizzano i servizi INPS per ottenere e mantenere benefici economici. Il punto non è soltanto l’accesso al portale, ma la possibilità di compiere atti indispensabili: inoltrare nuove domande, confermare requisiti, inviare documenti integrativi, comunicare variazioni di reddito o IBAN, rinnovare una prestazione alla scadenza. Senza SPID attivo (o alternative come Carta d’Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi) queste operazioni non potranno più essere effettuate e, nei casi in cui sono richieste per continuare a ricevere un sostegno, il rischio concreto è la sospensione del pagamento. L’INPS ha già chiarito che dal 1° novembre 2025, senza identità digitale, non si accederà a 12 importanti bonus gestiti dall’Istituto.

Tra le misure coinvolte figurano prestazioni molto diffuse che richiedono domande o aggiornamenti esclusivamente tramite canali digitali. Fra queste, l’Assegno Unico e Universale per i figli, il bonus affitto e gli strumenti a tutela della maternità. Questi aiuti devono essere rinnovati o aggiornati con cadenza periodica o al variare della situazione del nucleo: se l’utente non può accedere all’area personale, non potrà caricare la documentazione o comunicare le modifiche necessarie e l’erogazione potrà fermarsi.

Il Sistema Pubblico di Identità Digitale è un’identità online certificata da provider accreditati che consente di accedere, con un solo set di credenziali, a migliaia di servizi della Pubblica Amministrazione e di soggetti privati aderenti.

donna al pc con molte immagini digitali in 3D
Cos’è SPID e perché è indispensabile?

L’INPS è tra i principali utilizzatori: le credenziali SPID permettono di autenticarsi in modo sicuro, firmare istanze e scambiare documenti con valore legale. In alternativa, gli utenti possono usare la Carta d’Identità Elettronica (CIE) con PIN e app CIE, oppure la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) con lettore e software dedicati. Ma SPID rimane la via più semplice e diffusa.

Attivare SPID è gratuito. Il percorso standard prevede la registrazione presso uno dei gestori abilitati, la verifica dell’identità tramite video-riconoscimento online o di persona presso uno sportello, e la scelta dei livelli di sicurezza per l’accesso, che includono sempre un secondo fattore (app, SMS o token). La procedura dura in media dai 10 ai 30 minuti; occorrono un documento d’identità valido, la tessera sanitaria o il codice fiscale, un indirizzo email e un numero di cellulare.

Chi ha difficoltà tecnologiche non è lasciato solo. È possibile rivolgersi a CAF e Patronati per assistenza nella gestione delle pratiche, e per le persone fragili o non autonome è disponibile l’istituto della delega dell’identità digitale, che consente di autorizzare un familiare o un fiduciario ad operare online per proprio conto, secondo le regole previste. Resta inoltre l’eccezione del PIN per i cittadini residenti all’estero privi di documenti italiani: una nicchia residuale, pensata per chi non può attivare SPID.

Per tutte le prestazioni che dipendono da una istanza digitale o da aggiornamenti in piattaforma, il mancato possesso di SPID (o di CIE/CNS) impedirà di presentare nuove domande, rinnovare o confermare prestazioni alla scadenza, comunicare variazioni necessarie ai pagamenti (ad esempio IBAN o stato del nucleo), caricare documenti richiesti per istruire la pratica, verificare notifiche e scadenze nell’area personale INPS. In assenza di questi passaggi, l’erogazione di contributi e bonus potrà non partire, interrompersi o restare sospesa fino a regolarizzazione.

È consigliabile attivare SPID, verificare che l’accesso funzioni su più dispositivi, associare un secondo metodo di autenticazione, aggiornare email e numero di telefono nell’area personale INPS, e, se necessario, predisporre una delega per un familiare. Agire ora evita code e disservizi man mano che ci si avvicinerà alla scadenza dell’autunno 2025.

Gestione cookie