Trasforma il temuto cambio di stagione in un rituale organizzato e senza stress: piccoli trucchi per dire addio al caos e accogliere l’autunno con stile.
Dalle giornate di sole che ingannano alle serate frizzanti: sì, l’autunno è davvero arrivato e, con lui, il temuto cambio di stagione. I maglioni scalzano i costumi e i cappotti reclamano spazio. Con qualche accessorio mirato e piccoli rituali intelligenti, l’armadio torna funzionale e profumato in poche mosse.

Il primo passo è svuotare tutto: ordinare i capi sul letto per tipologia e uso (lavoro, tempo libero, occasioni) aiuta a vedere “il quadro” e a decidere. La pulizia interna dell’armadio con un panno in microfibra per la polvere, seguito da un detergente delicato, è essenziale. Ventilare bene prima di riporre è cruciale. L’uso di soluzioni anti-odore e anti-muffa, come una miscela di aceto di mele, tea tree e olio essenziale di ginepro, aiuta a igienizzare le superfici mantenendo l’armadio fresco e pulito. E poi? Ecco una guida pratica ispirata ai consigli degli esperti d’organizzazione per affrontare lo switch del guardaroba senza stress.
La regola delle 4 S: seleziona, smista, sistema, segna
Per un cambio di stagione efficiente, l’uso di scatole a cassetto crea una mini-cassettiera dentro l’armadio. Se la parte frontale è trasparente, bastano pochi secondi per identificare il contenuto. L’assegnazione di colori e codici a ogni categoria (maglie, pantaloni, accessori) e l’aggiunta di etichette semplici riducono i dubbi e aumentano la velocità. I formati piccoli sono ideali per cinture, foulard, cappellini e borse, al riparo dal rischio che “scompaiano” sotto pile infinite.
La selezione dei capi è fondamentale: chiediti in che condizioni è il capo, quante volte lo hai indossato nell’ultimo anno, se ti veste bene oggi. Smista preparando tre contenitori “TENGO”, “VENDO/DONO”, “RIPARO/LAVO”. Le scelte rapide vincono sul sentimentalismo. Sistema controllando tasche e fodere, effettuando piccoli rammendi e inviando in lavanderia i capi che lo richiedono. Segna ciò che manca per evitare acquisti impulsivi fuori lista.
La decisione su cosa appendere e cosa piegare è cruciale per ottimizzare lo spazio. Giacche, cappotti, abiti, camicie e pantaloni con piega vanno appesi, preferibilmente su grucce tutte uguali per linearità e stabilità. Maglioni, felpe, t-shirt e jeans sono meglio piegati per non deformare le spalle e per una visione immediata nel cassetto. Mantenere un ordine logico per colore o per occasione d’uso e creare ripiani tematici aiutano a mantenere l’armadio organizzato.

L’installazione di una doppia barra appendiabiti raddoppia lo spazio per camicie e pantaloni. L’uso di divisori per ripiani e organizer sospesi separa le pile e impedisce il crollo “a valanga”. Ganci a S e retroporta sfruttano ogni centimetro per borse, sciarpe, cappellini. Riservare letto contenitore e parte alta alle scatole di stagione e a ciò che si usa meno aiuta a massimizzare lo spazio disponibile. Le calzature devono essere pulite, asciugate, imbottite con carta e riposte in scatole traspiranti, tenendo i lucidi lontano dai tessuti.
La donazione a parrocchie, associazioni locali, centri d’ascolto e guardaroba solidali è un’ottima opzione per capi in buono stato. La vendita tramite app e mercatini dell’usato può finanziare riparazioni o acquisti mirati. L’organizzazione di uno swap party in condominio o tra amici è ottima per accessori e capi “quasi nuovi”.
L’uso di lavanda in sacchetti di cotone o garza, legno di cedro in cubetti o anelli per grucce, alloro e chiodi di garofano per cassetti, e deumidificatori naturali come gessetti o bicarbonato in piccoli contenitori traforati, mantiene l’armadio profumato e libero da umidità residua.