Scopri come partecipare al click day per ottenere il bonus elettrodomestici da 100 a 200 euro e approfittare delle agevolazioni per rinnovare i tuoi apparecchi con risparmio.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto: sconto in fattura del 30% per i grandi apparecchi, ma la data per la domanda non è ancora fissata. Fondi per 50 milioni, corsa a tempo sul portale gestito da PagoPA.

È ufficiale il bonus elettrodomestici: il decreto è approdato in Gazzetta Ufficiale, aprendo la strada a un incentivo pensato per accelerare il ricambio dei grandi apparecchi domestici verso modelli più efficienti dal punto di vista energetico. Per accedere allo sconto, però, servirà attendere ancora i provvedimenti attuativi e, soprattutto, la definizione del “click day”, la finestra di apertura della piattaforma online che consentirà alle famiglie di richiedere il voucher. Le risorse stanziate ammontano a 50 milioni di euro e l’assegnazione avverrà in ordine cronologico fino a esaurimento fondi, prospettando una forte concentrazione di domande nelle prime ore utili.
Cos’è e come funziona il bonus elettrodomestici
Il meccanismo è semplice e immediato: il bonus si presenta come uno sconto in fattura pari al 30% del prezzo del nuovo elettrodomestico. L’entità del contributo è modulata sul reddito: fino a 100 euro per la generalità degli acquirenti e fino a 200 euro per i nuclei familiari con ISEE annuo inferiore a 25.000 euro. Il contributo è utilizzabile una sola volta per ciascun nucleo familiare e riguarda esclusivamente i grandi elettrodomestici, le voci di spesa che più pesano in termini di consumi domestici e impatto ambientale.

L’accesso avverrà tramite un voucher digitale generato su una piattaforma online dedicata, gestita da PagoPA. Il voucher dovrà poi essere presentato al momento dell’acquisto presso il punto vendita, dove lo sconto verrà applicato direttamente in cassa. I dettagli operativi su registrazione, caricamento dei dati e tempi di utilizzo del voucher saranno precisati con uno o più decreti direttoriali.
Il perimetro della misura è mirato a favorire un salto di qualità energetica del parco apparecchi domestico. Per questo, il bonus è vincolato a precisi requisiti: rottamazione di un elettrodomestico della stessa tipologia ma con classe energetica inferiore rispetto al nuovo acquisto, alta efficienza energetica degli apparecchi incentivabili, e produzione europea dell’elettrodomestico acquistato. Restano dunque esclusi i piccoli apparecchi e, più in generale, tutti i prodotti che non rispettano le soglie di efficienza che saranno individuate dai provvedimenti attuativi. L’obiettivo dichiarato è ridurre consumi e bollette, incentivando la sostituzione delle vecchie macchine con modelli nuovi, più parsimoniosi e con minore impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita.
Sebbene il quadro normativo sia stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, l’operatività del bonus richiede ancora passaggi tecnici. Il Ministero ha chiarito che serviranno uno o più decreti direttoriali per rendere disponibile la piattaforma e stabilire modalità e tempistiche. L’avvio è atteso nelle prossime settimane e, secondo le indicazioni finora circolate, potrebbe concretizzarsi entro la fine di ottobre. La data del click day, tuttavia, non è ancora fissata.
Considerata la formula “a sportello”, con risorse limitate e domande lavorate in ordine di arrivo, chi è interessato farebbe bene a organizzarsi per tempo. Verificare il proprio ISEE, informarsi presso il rivenditore sulla procedura di ritiro e rottamazione dell’apparecchio usato e sulla documentazione richiesta, selezionare in anticipo modelli che rispettino i requisiti di alta efficienza e la condizione di produzione nell’Unione Europea, e tenere monitorato il sito del Ministero e la piattaforma PagoPA per la pubblicazione delle istruzioni operative e della data di apertura sono azioni utili in vista dell’apertura.
Con uno stanziamento di 50 milioni di euro, la platea potenziale dipenderà dall’importo dei voucher effettivamente richiesti. In linea teorica, se tutti beneficiassero dello sconto standard da 100 euro, le domande soddisfatte potrebbero essere nell’ordine di centinaia di migliaia; un numero più contenuto se molti nuclei rientreranno nella fascia ISEE che consente il contributo da 200 euro. In ogni caso, la modalità first come, first served spingerà a una partecipazione tempestiva nel giorno di apertura della piattaforma, quando si attende un picco di traffico e un rapido assorbimento delle risorse. Resta dunque decisivo l’appuntamento con il click day, che determinerà i tempi e le possibilità di accesso per le famiglie interessate.