Costa poco, si apre in un gesto e libera spazio in casa: ecco perché tutti ne parlano. In America lo stanno comprando tutti questo albero di Natale: costa pochissimo e non devi neppure smontarlo, pura magia.
Le vetrine digitali d’oltreoceano raccontano un fenomeno curioso: l’albero di Natale “pop up”, un modello che si dispiega in pochi secondi e si richiude con la stessa facilità, sta diventando il protagonista delle wish list invernali. Dagli showroom di Brooklyn ai salotti di Austin, il passa-parola è serrato, complici video virali e recensioni entusiaste che ne esaltano la praticità.
Ma al di là dell’effetto sorpresa, a colpire è un mix di qualità, estetica e razionalità domestica: un oggetto pensato per chi ama l’atmosfera delle feste senza rinunciare all’ordine. C’è poi il tema del risparmio, in tempi in cui ogni spesa viene soppesata, e quello dello spazio, soprattutto nei piccoli appartamenti urbani. Che cosa rende così richiesto questo abete “a scomparsa”? E perché molti lo preferiscono ai tradizionali alberi da montare ramo per ramo?
A differenza degli alberi tradizionali con rami da innestare, il modello pop up è una struttura a cilindro che si solleva dal basamento e si “apre” in verticale grazie a un telaio leggero. Il risultato è un design pieno, a volume controllato, già predisposto per luci e decorazioni. Si monta in un minuto, senza attrezzi, e soprattutto si ripone in pochi centimetri: basta comprimere il corpo centrale e chiuderlo nella sua sacca.
Negli USA il successo nasce da tre fattori: prezzo sotto i 90 euro per molte varianti vendute online, reale risparmio di tempo e zero disordine a fine stagione. Rispetto a un abete sintetico “classico”, che può costare anche oltre 300 euro, l’albero richiudibile limita gli ingombri e protegge gli addobbi.
Il nodo centrale resta la qualità costruttiva. I modelli migliori utilizzano una rete in tessuto sintetico a maglia fitta, fissata a un’ossatura in metallo sottile ma stabile; i bordi sono rinforzati per evitare pieghe e cedimenti, mentre la base ampia garantisce equilibrio anche con molte decorazioni. Molte versioni includono stringhe LED preinstallate, cavi ben occultati e finiture anti-polvere che semplificano la manutenzione.
Non è un compromesso al ribasso: il rapporto tra prezzo e materiali è competitivo proprio perché la struttura “a tenda” richiede meno componenti rispetto agli abeti tradizionali. Diverse linee dichiarano certificazioni sui materiali ignifughi e offrono sezioni modulari intercambiabili, così da aggiornare il look anno dopo anno senza sostituire l’intero albero.
Il vantaggio più tangibile è lo spazio recuperato prima e dopo le feste. Una volta chiuso, l’insieme scende a un disco o a una colonna piatta che entra in armadi stretti, sottoletto o soppalchi; pesa poco, si trasporta senza fatica in cantina e non graffia pareti e pavimenti. Per chi vive in monolocali o affitta, significa evitare scatoloni voluminosi e ore di montaggio e smontaggio.
Sul fronte economico, il risparmio è evidente: modelli simili, su piattaforme come Amazon, difficilmente superano i 90 euro, contro i 300 e oltre di un abete sintetico da assemblare. Niente aghi che cadono, niente sacchi neri: basta chiudere, riporre e ritrovare tutto intatto al prossimo dicembre.
Sul piano estetico, le collezioni spaziano da verde classico a finiture ghiaccio, con altezze da 120 a 210 cm. L’apertura in un solo gesto e la chiusura istantanea parlano a famiglie, uffici e negozi che cercano ordine, tempo guadagnato e pura praticità. Non si smonta: si richiude, si protegge e attende il prossimo utilizzo, senza attrezzi aggiuntivi.
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