Stai pagando bollette extra solo per un numero sbagliato sul termostato: c’è una “fascia di comfort” domestica che taglia i consumi senza farti tremare, ed è diversa da quella che immagini. Il bello? Vale in inverno e in estate, e fa la differenza in euro veri.
Buttare soldi ogni mese per una casa che fa “o troppo caldo o troppo freddo” è un errore comune. Questo accade quando il termostato è impostato su valori non ottimali, come 22°C in inverno o 20°C con il condizionatore d’estate, portando a un comfort illusorio e a bollette salate. La soluzione potrebbe essere semplicemente aggiustare di poco il termostato, lasciando che la scienza faccia il resto.

Ambienti surriscaldati o eccessivamente raffreddati non solo rendono scomoda la vita domestica ma causano anche un lavoro eccessivo degli impianti, con conseguente aumento dei consumi e deterioramento della qualità dell’aria interna. Questo si traduce in mani secche, notti insonni e, nel lungo periodo, stress meccanico sugli impianti.
Secondo l’ENEA, la temperatura ideale in inverno si aggira intorno ai 19°C, mentre l’OMS suggerisce 18°C per persone in buona salute, con qualche grado in più per bambini e anziani. La normativa italiana supporta una temperatura di 20°C con una tolleranza di 2°C. In estate, invece, l’ENEA raccomanda 24–26°C con deumidificazione. Queste temperature non solo garantiscono comfort ma permettono anche un risparmio significativo sui consumi energetici.
Ogni 1°C in meno in inverno può tradursi in un risparmio fino al 10% sui consumi, secondo l’ENEA. Questo significa che aggiustare il termostato può portare a un risparmio di circa 200€ a stagione. Senza interventi, si rischiano bollette gonfie, comfort instabile e usura prematura degli impianti.
La soglia salva-bollette: 19°C
Impostare la zona giorno su 18–19°C e la zona notte tra 16–18°C può fare la differenza. Utilizzare valvole termostatiche e riscaldamento a pavimento con mandata più bassa aiuta a mantenere il comfort riducendo i consumi. D’estate, evitare di impostare il condizionatore a 20°C e puntare invece a 24–26°C con deumidificazione attiva per un comfort ottimale senza sprechi.

Un termostato programmabile o multi-zona permette di adattare la temperatura alle proprie esigenze quotidiane, evitando di riscaldare o raffrescare spazi inutilizzati. La manutenzione regolare di filtri e impianti garantisce aria di qualità e rendimenti ottimali. È importante anche evitare di posizionare il termostato vicino a fonti di calore o correnti per misurazioni accurate.
Adottare queste pratiche può stabilizzare la temperatura domestica, alleggerire il portafoglio e migliorare il benessere mentale. Ridurre i consumi e migliorare il comfort domestico è possibile con semplici aggiustamenti del termostato e attenzione alla manutenzione degli impianti.
L’urgenza di agire è evidente: rimandare significa solo sprecare denaro in bollette più alte. Iniziare subito con la “cura del grado” può stabilizzare il comfort in soli 72 ore e portare a un risparmio significativo. Misurare i consumi con un contatore smart o un’app può aiutare a visualizzare i benefici di queste pratiche.
In conclusione, affidarsi a temperature consigliate da ENEA e OMS, utilizzare valvole termostatiche e un termostato multi-zona, e considerare pompe di calore per l’alta efficienza sono passi chiave verso un comfort ottimale e un risparmio energetico. Provare il piano per una settimana e osservare i cambiamenti può essere un primo passo efficace verso una gestione energetica più consapevole e sostenibile della propria casa.





