Prelievi oltre soglia sui libretti postali: la nuova direttiva antiriciclaggio può comportare un blocco di 7 giorni con controlli rafforzati. Ecco cosa sapere.
Un semplice gesto allo sportello o allo sportello ATM, che molti considerano routine, rischia oggi di trasformarsi in un’attesa inattesa. Chi detiene un libretto postale e intende effettuare un prelievo più consistente del consueto potrebbe imbattersi in un blocco temporaneo dell’operazione, non per disservizi tecnici ma per effetto di nuove regole. La recente direttiva antiriciclaggio entrata in vigore a ottobre 2025 introduce controlli rafforzati quando si supera la soglia di 5.000 euro, coinvolgendo sia i libretti smart sia quelli tradizionali di Poste Italiane.

L’obiettivo ufficiale è contrastare operazioni sospette e tutelare l’integrità del sistema, ma le conseguenze pratiche per i risparmiatori possono essere tangibili: tra la richiesta e la disponibilità del contante può trascorrere fino a una settimana lavorativa. Chi ha liquidità immobilizzata per spese impreviste, ad esempio cure mediche o impegni urgenti, potrebbe trovarsi a dover ripensare tempi, modalità e strumenti. In questo scenario si affacciano soluzioni alternative che promettono maggiore flessibilità, ma non sono prive di valutazioni da fare, dai limiti di prelievo ai costi, passando per la pianificazione di più movimenti in giorni distinti. Capire che cosa cambia davvero è essenziale per decidere come muoversi.
Che cosa cambia: soglia, blocchi e alternative
Dal primo ottobre 2025, quando un titolare di libretto postale richiede un prelievo di contante superiore a 5.000 euro, Poste Italiane avvia una procedura di verifica che può sospendere l’operazione per 5–7 giorni lavorativi. Il tempo serve per applicare i controlli rafforzati previsti dalla direttiva antiriciclaggio, verificando la coerenza della richiesta e l’eventuale presenza di indicatori di operazioni sospette.
Il perimetro riguarda i libretti smart e i libretti tradizionali, senza eccezioni sul canale: allo sportello come all’ATM, il superamento della soglia fa scattare il presidio. Chi ha urgenze di liquidità può ridurre l’impatto scegliendo due strade: programmare con anticipo il ritiro, oppure frazionare l’importo in più prelievi sotto soglia in giorni diversi. In alternativa, l’apertura di un conto corrente BancoPosta offre limiti di prelievo più elevati e tempi operativi generalmente più rapidi, nel rispetto delle stesse norme AML.

Per gli uffici postali, il nuovo schema comporta una fase di accertamento che può richiedere chiarimenti al cliente sulla provenienza dei fondi e sulla finalità del prelievo. Nella prassi, viene verificata l’identità, raccolta un’eventuale dichiarazione e, se necessario, richiesti documenti giustificativi; solo dopo il via libera i contanti vengono messi a disposizione. Il termine di 5–7 giorni lavorativi è indicativo e dipende dalla completezza delle informazioni fornite e dal carico operativo.
Le misure sono allineate alla trasparenza di Poste Italiane e alle linee della Banca d’Italia su adeguata verifica e segnalazioni. Non sono nuove commissioni, ma una verifica obbligatoria oltre soglia: durante il blocco i contanti restano indisponibili finché i controlli rafforzati non vengono completati secondo normativa antiriciclaggio vigente e procedure interne documentate.