Dalla detrazione per il fotovoltaico al Superbonus ridisegnato, passando per Reddito energetico e comunità energetiche: le strade per tagliare i costi dell’energia e valorizzare la casa
La transizione energetica entra in casa e cambia i conti in bolletta. Non si tratta più soltanto di rifare muri e bagni: gli incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici stanno diventando il cuore delle politiche di efficientamento, in linea con gli obiettivi della Direttiva Case Green. Che si abiti in un condominio o in una villetta, che si abbia il tetto a disposizione o un balcone soleggiato, oggi esistono diverse misure per ammortizzare il costo dell’impianto e, allo stesso tempo, ridurre la spesa energetica per anni.
L’installazione di pannelli fotovoltaici rientra tra gli interventi agevolati dal Bonus Ristrutturazioni. Per il 2025 la detrazione IRPEF è pari al 36%, che sale al 50% se l’installazione riguarda l’abitazione principale. Dal 2026 al 2028 le aliquote scenderanno rispettivamente al 36% e al 30%. Il tetto di spesa ammesso è di 96.000 euro per unità immobiliare.
La detrazione è accessibile a tutti i contribuenti che sostengono spese su immobili residenziali, siano essi proprietari o affittuari. L’agevolazione copre non solo i moduli fotovoltaici, ma anche i sistemi di accumulo integrati. Il beneficio viene ripartito in 10 rate annuali di pari importo.
Attenzione ai requisiti: l’impianto deve essere destinato a soddisfare i bisogni energetici dell’abitazione (illuminazione, elettrodomestici, usi domestici) e quindi posto al servizio diretto dell’unità. Occorrono pagamenti tracciabili tramite bonifico parlante e la conservazione di fatture e documentazione tecnica per eventuali controlli. Per redditi alti (oltre 75.000 euro) possono applicarsi limiti più stringenti.
Nota: anche l’Ecobonus (art. 14 DL 63/2013) è allineato, dal 2025, alle stesse percentuali del Bonus Ristrutturazioni e del Sismabonus.
Per i condomìni e altri edifici complessi, l’installazione del fotovoltaico può rientrare nel Superbonus al 65%, nell’ambito dell’ultimo decalage dell’incentivo. Possono beneficiarne:
Il fotovoltaico è ammissibile come intervento trainato se eseguito insieme ad almeno un intervento trainante (ad esempio cappotto termico, sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale, interventi antisismici) e sono agevolati anche i sistemi di accumulo integrati.
La detrazione è calcolata su un ammontare massimo di 48.000 euro e comunque entro 2.400 euro per ogni kW di potenza nominale installata (ridotti a 1.600 euro/kW in caso di interventi di recupero edilizio).
Cruciale la scadenza: la detrazione al 65% per spese sostenute nel 2025 spetta solo per interventi già avviati entro il 15 ottobre 2024, con:
Il Reddito energetico è un contributo a fondo perduto, erogato dalle Regioni, per favorire l’installazione di impianti da fonti rinnovabili, tra cui il fotovoltaico. È rivolto a nuclei con ISEE fino a 15.000 euro, o fino a 30.000 euro in presenza di almeno quattro figli a carico. Le condizioni operative variano su base regionale: requisiti, graduatorie e dotazioni di bilancio possono differire.
Per il 2025, il Fondo nazionale del Reddito energetico prevede 100 mila euro, di cui l’80% destinato alle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Si tratta di uno strumento importante per consentire anche alle famiglie con minori disponibilità economiche di tagliare i consumi grazie all’autoproduzione.
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