Se le pareti intorno ai termosifoni si anneriscono, è fondamentale capire perché succede e come intervenire. I rimedi pratici per eliminare lo sporco e le polveri accumulate, e consigli per prevenire che la situazione si ripeta.
Una striscia scura che sale dal calorifero e macchia la parete: un fastidio molto comune nelle case dove il riscaldamento resta acceso a lungo.

Gli aloni neri sopra i termosifoni non sono solo antiestetici: se non trattati con i prodotti giusti, tendono a ritornare e a fissarsi, costringendo spesso a ritocchi di pittura. Eppure, con alcuni accorgimenti mirati è possibile pulire in modo efficace e, soprattutto, prevenire che il problema si ripresenti.
Perché si formano gli aloni neri dietro i termosifoni?
Il meccanismo è semplice: l’aria che il termosifone scalda si mette in moto verso l’alto (la cosiddetta convezione) e trascina con sé le polveri sottili presenti nell’ambiente. Queste particelle, insieme a residui di fumo, vapori di cucina, micro-scarti tessili e fuliggini da candele o bruciatori, si depositano sul punto più “battuto” del flusso d’aria, cioè il tratto di muro immediatamente sopra il radiatore.

Il calore favorisce l’adesione delle particelle alla pittura, che col tempo si scurisce. A peggiorare il fenomeno intervengono fumo di sigaretta, candele profumate e incensi, che aumentano il particolato; vernici poco lavabili o di bassa qualità, più porose e quindi “cattura-smog”; scarsa aerazione degli ambienti, che fa ristagnare le polveri; termosifoni sempre al massimo e piani radianti sporchi, carichi di polvere; mobili o tende troppo vicini al termosifone, che convogliano turbolenze d’aria verso la parete.
Prima regola: lavorare a termosifone spento e freddo, proteggere il pavimento con un telo, spolverare bene sia il radiatore sia il tratto di muro con un panno asciutto o una spazzola morbida. Sempre consigliato provare il prodotto scelto in un angolo poco visibile.
Detergente neutro e panno in microfibra è il metodo più sicuro su pitture lavabili e smalti murali: acqua tiepida con qualche goccia di sapone neutro (o sapone di Marsiglia liquido), panno ben strizzato, movimenti verticali delicati senza insistere. Risciacquo con panno pulito e asciugatura immediata.
Soluzione di bicarbonato (per aloni leggeri) due cucchiai in mezzo litro d’acqua, spugna morbida ben strizzata, passate leggere. Da evitare su pitture colorate sensibili o superfici opache molto porose, dove potrebbe lasciare aloni. Sgrassatore con candeggina (solo su pareti bianche e lavabili) per macchie ostinate: spruzzo leggerissimo, pochi minuti di posa, quindi panno umido e asciugatura. Non adatto a tinte colorate o finiture delicate. Aerare bene il locale e non mescolare mai con altri detergenti.
Detergenti specifici per pareti lavabili in commercio esistono spray formulati per murature interne. Scegliere versioni delicate, a pH neutro, testare sempre prima in piccolo e rispettare i tempi di posa indicati.
Se la parete non è lavabile o lo sporco è penetrato in profondità, il ritocco di pittura è spesso la via più pulita: prima spolverare, poi applicare un fondo isolante antimacchia (a base acquosa o solvente, secondo il supporto) e infine ritinteggiare con lo stesso colore. Nei casi ostinati, i primer specifici “blocca macchie” aiutano a impedire la riemersione degli aloni.

Pulizia periodica dei termosifoni a stagione spenta, e poi ogni 2-3 settimane in inverno, rimuovere polvere e lanugine tra le alette con una spazzola lunga o un getto d’aria fredda del phon, proteggendo il pavimento. Meno polvere, meno deposito sul muro.
Arieggiare e filtrare l’aria aprire le finestre 10 minuti mattina e sera, specie nelle stanze con radiatori attivi. Un purificatore HEPA riduce il particolato sospeso, inclusa la fuliggine da candele. Stop a fumo, candele e incensi vicino ai radiatori la combustione produce micro-fuliggini che si “stampano” sulla parete calda. Preferire diffusori elettrici per profumare o candele a emissioni ridotte, utilizzate lontano dai caloriferi.
Finiture murali più resistenti per le pareti dietro e sopra i termosifoni scegliere idropitture lavabili o superlavabili di qualità, smalti murali acrilici o finiture satinate/semi-lucide più semplici da pulire rispetto all’opaco profondo. Esistono pitture additivate anti-sporco e antiaderenti al particolato. Tra mano di fondo e finitura, un primer isolante aumenta la pulibilità.
Deflettori di calore e pannelli riflettenti una mensolina sottile sopra il termosifone o deflettori trasparenti in policarbonato possono deviare il flusso d’aria lontano dalla parete, riducendo il “camino” verticale che trascina la polvere. Dietro il radiatore, un pannello isolante riflettente limita il riscaldamento della muratura e migliora l’efficienza.
Distanze e disposizione degli arredi lasciare almeno 5-7 cm tra termosifone e tende o mobili. Evitare di stendere i panni direttamente sul calorifero: fibre e pelucchi finiscono in parete con la convezione. Umidità controllata un tasso tra 40 e 55% riduce cariche elettrostatiche e aderenza delle polveri. Se si usa l’umidificatore, acqua demineralizzata per evitare residui bianchi che possono macchiare. Manutenzione dell’impianto sfiatare i termosifoni a inizio stagione e mantenere pulite le valvole: un flusso d’aria più regolare limita le turbolenze che spingono polveri sulla parete.
Se gli aloni ritornano rapidamente nonostante pulizia e vernici adeguate, se compaiono strisce nerastre diffuse anche lontano dai radiatori o se si notano segni di condensa e muffa, è utile una valutazione tecnica.




