Pensione: ecco 3 errori che te la stanno tagliando del 15%

Tre scelte sbagliate stanno riducendo il rendimento della tua pensione. Capire dove perdi valore oggi è il modo più rapido per recuperarlo entro fine anno.

Molti italiani ignorano che piccole disattenzioni sui versamenti possono bruciare fino al 15% di rendimento futuro della pensione. Tra deducibilità non sfruttata e scelte temporali sbagliate, ecco come salvaguardare il tuo montante entro fine anno. Per chi guarda all’assegno di domani, il tempo gioca una partita impietosa: non solo perché i mercati premiano la costanza, ma perché la fiscalità premia la pianificazione.

sfondo uomo che esamina documenti, in primo piani scritta pensioni
Pensione: ecco 3 errori che te la stanno tagliando del 15% (design.rootiers.it)

Esistono errori che non fanno rumore, ma incidono silenziosamente sul risultato finale. Bastano alcuni mesi senza attenzione, un bonifico saltato o un tetto fiscale non utilizzato per trasformare un buon piano in un obiettivo mancato. La cifra che balla, in molti casi, non è simbolica: uno scarto fino al 15% rispetto a ciò che si sarebbe potuto ottenere. Capire dove si annidano queste perdite invisibili è il primo passo per fermarle, prima che il calendario chiuda la finestra utile per rimediare.

Pensioni: tre errori che valgono un taglio del 15% e cosa fare

Per evitare che il tuo piano perda slancio, occorre affrontare tre nodi tecnici ma risolvibili: gli importi non versati e i relativi catch-up, l’intermittenza dei versamenti con la conseguente perdita di opportunità e, soprattutto, la gestione dei tempi fiscali che riducono la tassazione agevolata finale. Il punto di contesto è chiaro: entro fine anno si può ancora mettere ordine, anche alla luce della possibile Legge di bilancio 2026, che potrebbe ritoccare le regole di deducibilità dei contributi. Agire ora significa difendere il montante, beneficiare di vantaggi fiscali immediati e non rinunciare alla spinta del capitale che lavora più a lungo.

Il primo errore è non colmare gli ammanchi e restare sotto il limite di deducibilità annuale, pari a 5.164,57 euro. Se durante l’anno ti sei fermato a 3.000 euro, rinunci a dedurre 2.164,57 euro: è un doppio danno, perché perdi un beneficio fiscale immediato e lasci meno capitale in gestione, con minore rendimento composto negli anni. Un versamento aggiuntivo di fine anno, il cosiddetto catch-up, recupera il terreno perduto e consolida il montante. Con le ipotesi di modifica in arrivo con la Legge di bilancio 2026, verificare ora gli spazi residui conviene: sfruttare la cornice vigente riduce il rischio di uno “sconto” finale più leggero del previsto.

scrivania con fogli e calcolatrice, scritta pensioni
Pensioni: tre errori che valgono un taglio del 15% e cosa fare (design.rootiers.it)

Il secondo errore è alternare stop and go. Ogni mese saltato sottrae tempo al capitale e, nei fondi negoziali, può far perdere la contribuzione datoriale e il flusso di TFR: denaro che, se non attivi i versamenti, semplicemente non arriva. A ciò si somma la perdita di quota di rendimento per capitalizzazione: iniziare o riprendere tardi significa avere meno anni utili di crescita. La soluzione pratica è calendarizzare versamenti automatici e, in caso di buchi, predisporre un catch-up entro dicembre. Così si ripristinano i flussi, si recuperano benefici fiscali e si evita che piccole interruzioni diventino grandi differenze a scadenza.

Il terzo errore riguarda i tempi: la tassazione agevolata sulle prestazioni parte dal 15% e si riduce di 0,30 punti per ogni anno oltre il quindicesimo, fino a un minimo del 9%. Mantenere l’iscrizione per almeno 15 anni è quindi davvero decisivo. Anticipazioni riducono il capitale; un riscatto totale può far ripartire l’anzianità. La pianificazione corretta prevede di limitare le uscite, privilegiare trasferimenti tra comparti o fondi quando serve e conservare la continuità di adesione, in modo da arrivare a scadenza con l’aliquota più bassa possibile, fra 15% e 9%, oltre a un montante più robusto che rifletta anni di capitalizzazione ininterrotta.

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