Quali sono le conseguenze sul diritto alla pensione anticipata per chi ha fruito di periodi di disoccupazione Naspi parziale o intermittente?

I periodi NASpI proteggono la storia assicurativa con contribuzione figurativa, ma non sostituiscono i contributi “effettivi” richiesti per la pensione anticipata ordinaria. E in caso di decorrenza della pensione, l’indennità decade dal mese successivo.

La fruizione della NASpI, anche nelle forme parziale o durante rapporti di lavoro intermittenti, solleva spesso un dubbio cruciale: come incide sul diritto alla pensione anticipata? La risposta, in linea con gli orientamenti applicativi dell’INPS, si articola su due piani distinti: da un lato l’utilità dei periodi ai fini contributivi; dall’altro, i limiti di quella stessa contribuzione quando la legge richiede anni “effettivi” per l’anticipo.

Coppia a colloquio con un pianificatore finanziario
Quali sono le conseguenze sul diritto alla pensione anticipata per chi ha fruito di periodi di disoccupazione Naspi parziale o intermittente? – design.rootiers.it

I periodi coperti da NASpI generano contribuzione figurativa. Ciò significa che la disoccupazione indennizzata non produce “buchi” nella carriera assicurativa: quei mesi vengono accreditati sul conto assicurativo e sono utili sia alla ricostruzione della storia contributiva sia, in molti casi, alla misura dell’assegno pensionistico. Tuttavia, la contribuzione figurativa non equivale a contribuzione effettiva, cioè a quella derivante da lavoro e da versamenti reali (dipendente o autonomo).

Questa distinzione diventa decisiva per la pensione anticipata ordinaria, rispetto alla quale la normativa prevede una soglia minima di anni di contribuzione effettiva. In termini pratici: i mesi accreditati figurativamente per NASpI non possono essere conteggiati per raggiungere tale soglia minima “effettiva” (ad esempio, i 35 anni di contribuzione effettiva spesso richiamati come parametro), se e nella misura in cui la legge la richieda per la specifica via di pensionamento anticipato che si intende utilizzare.

Effetti sul diritto alla pensione anticipata

Chi ha fruito di NASpI parziale o durante periodi di lavoro intermittente può accedere alla pensione anticipata se, nel complesso, ha maturato i requisiti contributivi previsti dalla disciplina in vigore. Resta però fermo che la quota “figurativa” riconducibile alla NASpI non colma la soglia minima di anni effettivi ove questa sia richiesta. Ne discende che il raggiungimento del requisito può essere posticipato per chi, pur avendo molti anni complessivi, non ha ancora perfezionato gli anni effettivi minimi.

Uomo seduto in strada accanto a scatolone contenente effetti personali
Effetti sul diritto alla pensione anticipata – design.rootiers.it

Un altro punto dirimente è la compatibilità economica: l’indennità NASpI e la pensione anticipata non possono essere percepite contemporaneamente. Se durante la NASpI si presenta domanda e la pensione decorre, il diritto alla NASpI cessa dal primo giorno del mese successivo alla decorrenza della pensione. La sovrapposizione è dunque esclusa e il passaggio dalla tutela di disoccupazione al trattamento previdenziale è netto.

Nel caso di NASpI parziale o di svolgimento di attività lavorativa durante la disoccupazione (ad esempio, rapporti intermittenti o a chiamata), l’indennità può subire sospensioni o riduzioni in base ai compensi percepiti e alle comunicazioni obbligatorie. Questo meccanismo, tuttavia, non incide sulla natura della contribuzione che resta figurativa: i periodi coperti da NASpI, anche se ridotta o sospesa per brevi rioccupazioni, non diventano contribuzione effettiva e, pertanto, non aiutano a perfezionare l’eventuale requisito minimo di anni effettivi.

Esempi concreti

  • Lavoratore con 34 anni di contributi effettivi e 2 anni di NASpI: ai fini della soglia minima “effettiva”, il conteggio resta fermo a 34. I due anni figurativi non valgono per colmare il requisito minimo di effettivi richiesto per l’anticipo ordinario; il lavoratore dovrà maturare ancora 1 anno effettivo.
  • Lavoratrice con NASpI e contratti intermittenti a basso reddito: l’indennità potrebbe essere ridotta o sospesa in alcuni mesi, ma i periodi di NASpI continuano a produrre accredito figurativo. Solo i mesi lavorati con contribuzione piena (effettiva) contribuiscono a raggiungere la soglia di anni effettivi.

Impatto sulla misura dell’assegno

La contribuzione figurativa è in genere utile anche al calcolo dell’importo pensionistico perché evita “vuoti” che abbasserebbero la media retributiva o la base contributiva. Resta però differente l’effetto sul diritto: figurativo e effettivo non sono intercambiabili quando serve un numero minimo di anni di contribuzione da lavoro.

Cosa verificare nell’estratto conto

Per chi ha alle spalle periodi di NASpI parziale o intermittente è essenziale:

  • controllare l’estratto conto contributivo e distinguere i periodi figurativi da quelli effettivi;
  • farsi certificare dall’INPS la sussistenza dei requisiti per la via di pensionamento scelta;
  • valutare, se necessario, strumenti come contribuzione volontaria o riscatto di periodi (es. studi universitari) per integrare la quota effettiva;
  • coordinare con attenzione la data di decorrenza della pensione, sapendo che la NASpI si estingue dal mese successivo all’avvio dell’assegno.
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