Scopri tutto sull’APE: quando richiederlo, quali sono i costi e a cosa serve realmente. Una guida completa per capire come ottimizzare il tuo tempo e le tue risorse.
L’Attestato di Prestazione Energetica è obbligatorio in molte operazioni immobiliari. Ecco come funziona nel 2025, chi lo rilascia, i costi medi e gli errori da evitare.

Cos’è l’APE e perché se ne parla. L’Attestato di Prestazione Energetica è il documento ufficiale che fotografa l’efficienza energetica di un edificio o di una singola unità immobiliare. Indica la classe energetica (da A4 a G), i consumi stimati, le emissioni e le raccomandazioni per migliorare le prestazioni.
Nel mercato immobiliare italiano è uno strumento ormai imprescindibile: accompagna vendite e locazioni, è richiesto nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni importanti e, in vari casi, serve per ottenere detrazioni fiscali e bonus energetici. La normativa di riferimento si è consolidata negli ultimi anni, ma nel 2025 alcuni punti restano cruciali per proprietari, inquilini e professionisti.
A cosa serve e quando è obbligatorio L’APE
Per vendita e locazione, l’APE deve essere disponibile al momento della trattativa e consegnato all’atto o alla firma del contratto. Negli annunci commerciali va indicata la classe energetica e l’indice di prestazione. Per nuove costruzioni, è sempre previsto e fa parte della documentazione di fine lavori. Durante ristrutturazioni importanti, quando gli interventi coinvolgono in modo significativo involucro e impianti, l’attestato va aggiornato. Inoltre, per alcune agevolazioni energetiche è richiesto un APE “ante” e “post” intervento, a supporto della pratica tecnica e delle comunicazioni ENEA. La classe energetica consente confronti immediati tra immobili, influenzando valori di vendita, canoni e tempi di collocamento.
La scelta del tecnico è il primo passo: l’APE è redatto da professionisti abilitati (ingegneri, architetti, geometri, periti) iscritti all’albo e indipendenti rispetto all’immobile oggetto di certificazione. Un sopralluogo obbligatorio permette al tecnico di rilevare dati su struttura, isolamenti, serramenti, impianti termici e produzione di acqua calda, eventuali rinnovabili. La documentazione necessaria include planimetrie catastali, libretti e manutenzioni degli impianti, dati catastali, eventuali schede tecniche dei serramenti e relazioni dei lavori eseguiti. Il calcolo si effettua con software riconosciuto, seguendo le Linee guida nazionali e regionali. Infine, l’APE viene registrato sul catasto energetico regionale e consegnato in formato PDF con un codice identificativo e la data di scadenza.

I costi per ottenere un APE dipendono da tipologia e dimensione dell’immobile, complessità degli impianti, area geografica e urgenza. Le fasce medie rilevate sul mercato variano da 70–120 euro (IVA inclusa) per un monolocale/bilocale, a 100–180 euro per un appartamento medio di 80–120 m², fino a 150–250 euro per una villetta unifamiliare e 150–300 euro per un ufficio/locale commerciale. È importante diffidare di preventivi troppo bassi, spesso nascondono pratiche “a distanza” senza sopralluogo, non conformi alla legge e inutilizzabili in sede di rogito o contratto.
Le tempistiche per ottenere un APE variano da 3 a 7 giorni lavorativi in media dal sopralluogo; in urgenza si può scendere a 24–48 ore con un sovrapprezzo. Il sopralluogo dura in genere 30–60 minuti per un appartamento standard; più lungo per villette e uffici. Il pagamento è frequente il saldo alla consegna; per pratiche complesse si chiede un acconto.
La vendita o la locazione senza APE comporta sanzioni fino a 18.000 euro. Per gli annunci senza classe energetica, è prevista una sanzione amministrativa per proprietari e/o agenzie. Nei rogiti e nei contratti di locazione deve comparire la dichiarazione di ricezione dell’APE. Il notaio verifica in compravendita; nelle locazioni il locatore è responsabile della consegna.
È fondamentale verificare iscrizione all’albo e abilitazioni del professionista. Chiedere sempre sopralluogo incluso, registrazione regionale, consegna in formato digitale firmato, tempi e costi chiari. Preferire chi fornisce raccomandazioni personalizzate sugli interventi, utili anche in ottica bonus. Attenzione alle offerte online “senza visita”: l’attestato rischia di essere respinto da notai, agenzie e piattaforme regionali.
L’APE non è solo un obbligo: per chi vende o affitta è uno strumento di marketing trasparente; per chi abita, una guida pratica al risparmio energetico. In un mercato dove l’efficienza incide su valori e canoni, una classe migliore può ridurre i tempi di vendita, aumentare l’interesse e valorizzare gli interventi fatti. E in vista di futuri incentivi, avere uno stato di fatto aggiornato accelera pratiche e scelte tecniche.





