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Tra lavoro e impegni non riuscivo mai a tenere la casa in ordine, poi la svolta: con il metodo 1×1 finalmente ogni cosa è al suo posto

Dalla confusione quotidiana alla chiarezza: come la regola 1×1 può riportare ordine nella casa senza stravolgere la routine.

Quando il lavoro si allunga fino a sera e gli impegni personali riempiono ogni spazio della giornata, il disordine sembra insinuarsi ovunque: sul tavolo dell’ingresso, tra i cassetti, negli armadi. Per anni ho pensato che servissero ore di pulizie radicali per avere una casa presentabile; in realtà mi mancava un metodo semplice, ripetibile, capace di trasformare abitudini minime in effetti visibili.

Tra lavoro e impegni non riuscivo mai a tenere la casa in ordine, poi la svolta: con il metodo 1×1 finalmente ogni cosa è al suo posto (design.rootiers.it)

La svolta è arrivata con la regola 1×1, una strategia tanto essenziale quanto potente, che molti professionisti dell’organizzazione domestica considerano la base per tenere sotto controllo l’accumulo. Il principio è intuitivo, ma la sua applicazione cambia prospettiva: non più “mettere a posto” quando capita, bensì gestire le entrate e le uscite degli oggetti con criterio, prevenendo il caos prima che esploda. In queste righe raccontiamo perché questo approccio funziona, quali errori evitare e quali altre regole possono sostenere la nuova routine, dal corridoio al guardaroba, dalla cucina alla scrivania, per ottenere risultati che resistono oltre l’entusiasmo iniziale.

Metodo 1×1 e le tre regole alleate: cosa sono e come applicarle

La regola 1×1 stabilisce che, per ogni nuovo oggetto che entra in casa, uno simile debba uscire. “Con la regola 1×1, la tua casa non sarà mai disordinata”, ricorda Laura Giraldo, nota organizzatrice domestica. Il meccanismo frena gli acquisti d’impulso, mantiene stabile il volume delle cose e alleggerisce la gestione quotidiana. A sostegno, l’esperta propone tre tecniche complementari: “ogni cosa al suo posto”, per assegnare una collocazione precisa a ciascun elemento; la regola dei due minuti, che invita a svolgere subito i micro-compiti; la regola dei 5 minuti prima di andare a letto, un rapido giro di riordino delle aree comuni. Insieme, queste azioni riducono l’accumulo, aumentano il senso di controllo e migliorano il benessere domestico.

Applicare il metodo inizia dal guardaroba: entra una camicia, esce una camicia. Non serve rivoluzioni di decluttering; basta una scatola “uscite” vicino all’armadio, svuotata ogni settimana con donazioni o riciclo. Lo stesso vale per libri, giochi dei bambini, utensili da cucina: un coltello nuovo significa salutare quello doppione. Questa semplice simmetria frena gli acquisti d’impulso e rende visibile il limite fisico degli spazi, evitando che i ripiani esplodano.

Metodo 1×1 e le tre regole alleate: cosa sono e come applicarle (design.rootiers.it)

Con “ogni cosa al suo posto” si definisce la mappa della casa. Cestini per categorie, divisori nei cassetti, etichette chiare, una collocazione logica vicino al punto d’uso: le chiavi vicino alla porta, i cavi accanto alla postazione di lavoro, i prodotti per la pulizia sotto il lavello dentro contenitori estraibili. Quando il posto è univoco, rimettere a posto diventa un gesto automatico, non una decisione faticosa.

La regola dei due minuti elimina il micro-caos. Se un’azione richiede meno di centoventi secondi – riporre una tazza asciutta, piegare due magliette, svuotare la pattumiera della carta, archiviare una bolletta – falla subito. Eviterai la pila di incombenze che drenano energia, liberando attenzione per le attività davvero importanti. È una dose minima di disciplina che, ripetuta, costruisce ordine visibile.

I cinque minuti serali sono l’assicurazione sul giorno dopo. Prima di spegnere le luci, imposta un timer, passa in cucina e soggiorno, raccogli ciò che è fuori posto, svuota il lavello, stendi il panno sul tavolo. Non è una pulizia profonda: è un reset. Al mattino l’impatto visivo di superfici libere riduce lo stress, sostiene il benessere e rende più scorrevole la routine.

Alessandra Orlacchio

Professionista con esperienza pluriennale nel settore dell'Editoria. Capacità di scrittura e ottima padronanza della lingua italiana con spiccate capacità di analisi e sintesi. Competenze in editing e correzione di bozze. Dimestichezza nell'uso dei principali strumenti informatici. Autonomia e capacità di organizzazione del proprio lavoro. Ottime capacità relazionali e attitudine al team-working. Precisione e affidabilità, flessibilità e problem solving.

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