l'esempio della macchina, che porti nel tuo altro post, è significativo.
L'architettura è fatta di parti, non può essere prodotta in un solo pezzo.
Ne ha parlato, benissimo, Fabian Scheurer, di DesignToProduction, in
questo articolo (e in vari altri):
F. Scheurer
Size Matters: Digital Manufacturing in Architecture
in: Emily Abruzzo, Jonathan D. Salomon (Editors), Dimension (306090 Books, Vol. 12), pp. 59-65, Princeton Architectural Press, New York 2009
3.
E soprattutto, che comportamento strutturale ha?
Anche grossolanamente? Mi spiego meglio: può funzionare come una membrana?
O sono dei pilastri che poi hanno delle piastre orizzontali che li collegano?
Queste decisioni ti aiutano, abbastanza in fretta, a "raffinare" la tua geometria
e anche a definire che effetti darà la tua superficie (se saranno, ad esempio materiali
caldi con una luce soffusa o freddi con luce drammatica..ecc)
la mia idea è esattamente quella della risoluzione matematica di questo involucro nella sua tassellazione per riuscire a realizzarla con pannelli sia opachi che trasparenti... inoltre la sua tassellazione e la sua conseguente nervatura nei punti di contatto a terra dovranno lavorare nel miglior modo possibile per reggere la struttura..
bisogna un pochino ragionarci, do un'occhiata al sito che mi hai proposto.. e forse poi comincierò a valutare l'idea di parlare con qualche matematico che può aituarmi..
mi sembra che la prima persona da sentire sia sicuramente in campo strutturale, per capire qual'è la ratio della forma, da ottimizzare poi matematicamente.
Se vuoi andiamo insieme al DIS: la prof. Salerno, ad esempio, ha affrontato il tema con varie tesi di laurea, tra cui quella di Simona Ciafro.
ok va bene faccio un'altra revisione con il prof. Longobardi (Martedì 21) con il quale avevamo già parlato di incontrare uno strutturista così lo dico anche a lui e poi vediamo da chi andare.. magari andiamo insieme dalla Salerno..
Grazie..
P.S. Venerdì mi confermi la data d'esame.. faccio un salto così per l'occasione verbalizziamo anche il mio esame..
ti consiglio vivamente di dare un'occhiata al progetto PARASOL,
in corso di realizzazione a Siviglia, in Spagna.
Ha delle somiglianze impressionanti con la tua tesi, e ha delle
soluzioni costruttive che potrebbero interessarti, visto che
stai ora ipotizzando quale impostazione tettonica prendere.
MATERIALS
The first priority for the architects were the questions of form and space, with materials the second consideration. Individual pre-cast, bent metal pieces were one option, as well as the kind of plastics used in shipbuilding. Motivated by the successful use of wood in their student dining hall in Karlsruhe, the architects decided on FFM's Kerto-Q light timber beams with a polyurethane coating, which is cheaper than metal but still durable.
The polyurethane coating protects the wood and allows it to breathe – a sort of natural air conditioning – and the wood itself doesn't give off hazardous fumes when it burns. It is also sustainably planted, with a certificate PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes), granted by the Finnish Forest Council of Certification.
The free-standing parasols cover an area of 150m x 70m, which is one of the largest architectural timber structures ever built.
The main elements are penetrated by two steel rods at the point where those sections meet, and architects are working on ensuring that these parts aren't visible from the outside. Structural engineers Arup are currently doing research with the polytechnical college in Augsburg, near Munich to test the wood's behaviour.Unusually the parasols are a composite structure, with the wood reinforced with steel – or pretensioned – to carry the tension forces.
Commenti
StefanoConverso
Mar, 14/09/2010 - 17:14
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The Whole and its parts
caro Daniele,
l'esempio della macchina, che porti nel tuo altro post, è significativo.
L'architettura è fatta di parti, non può essere prodotta in un solo pezzo.
Ne ha parlato, benissimo, Fabian Scheurer, di DesignToProduction, in
questo articolo (e in vari altri):
F. Scheurer
Size Matters: Digital Manufacturing in Architecture
in: Emily Abruzzo, Jonathan D. Salomon (Editors), Dimension (306090 Books, Vol. 12), pp. 59-65, Princeton Architectural Press, New York 2009
[ PDF ]
Immagino di ricordi di questa agenzia, di cui ho parlato spesso a lezione.
La domande per te, quindi sono:
1.
come è TASSELLATA la tua superficie?
(aspetto matematico). Sono componenti planari? E' come una fusoliera?
Potrebbe essere una delle suddivisioni successive
prima della smooth (visto che lavori con le subdivision surfaces? guarda qui:
http://designreform.net/2009/02/3ds-max-working-with-subdivision-surfaces-part-1-meshsmooth/
2,
Di cosa è composta? (legata alla 1.)
3.
E soprattutto, che comportamento strutturale ha?
Anche grossolanamente? Mi spiego meglio: può funzionare come una membrana?
O sono dei pilastri che poi hanno delle piastre orizzontali che li collegano?
Queste decisioni ti aiutano, abbastanza in fretta, a "raffinare" la tua geometria
e anche a definire che effetti darà la tua superficie (se saranno, ad esempio materiali
caldi con una luce soffusa o freddi con luce drammatica..ecc)
a prestissimo,
Stefano
Daniele
Mer, 15/09/2010 - 16:43
Collegamento permanente
sono perfettamente daccordo
la mia idea è esattamente quella della risoluzione matematica di questo involucro nella sua tassellazione per riuscire a realizzarla con pannelli sia opachi che trasparenti... inoltre la sua tassellazione e la sua conseguente nervatura nei punti di contatto a terra dovranno lavorare nel miglior modo possibile per reggere la struttura..
bisogna un pochino ragionarci, do un'occhiata al sito che mi hai proposto.. e forse poi comincierò a valutare l'idea di parlare con qualche matematico che può aituarmi..
StefanoConverso
Mer, 15/09/2010 - 19:02
Collegamento permanente
Inizia dalla struttura
caro Daniele,
mi sembra che la prima persona da sentire sia sicuramente in campo strutturale, per capire qual'è la ratio della forma, da ottimizzare poi matematicamente.
Se vuoi andiamo insieme al DIS: la prof. Salerno, ad esempio, ha affrontato il tema con varie tesi di laurea, tra cui quella di Simona Ciafro.
fammi sapere,
a presto,
Stefano
Daniele
Gio, 16/09/2010 - 00:26
Collegamento permanente
ok
ok va bene faccio un'altra revisione con il prof. Longobardi (Martedì 21) con il quale avevamo già parlato di incontrare uno strutturista così lo dico anche a lui e poi vediamo da chi andare.. magari andiamo insieme dalla Salerno..
Grazie..
P.S. Venerdì mi confermi la data d'esame.. faccio un salto così per l'occasione verbalizziamo anche il mio esame..
StefanoConverso
Lun, 04/10/2010 - 11:10
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Progetto PARASOL, Siviglia
Caro Daniele,
ti consiglio vivamente di dare un'occhiata al progetto PARASOL,
in corso di realizzazione a Siviglia, in Spagna.
Ha delle somiglianze impressionanti con la tua tesi, e ha delle
soluzioni costruttive che potrebbero interessarti, visto che
stai ora ipotizzando quale impostazione tettonica prendere.
MATERIALS
The first priority for the architects were the questions of form and space, with materials the second consideration. Individual pre-cast, bent metal pieces were one option, as well as the kind of plastics used in shipbuilding. Motivated by the successful use of wood in their student dining hall in Karlsruhe, the architects decided on FFM's Kerto-Q light timber beams with a polyurethane coating, which is cheaper than metal but still durable.
The polyurethane coating protects the wood and allows it to breathe – a sort of natural air conditioning – and the wood itself doesn't give off hazardous fumes when it burns. It is also sustainably planted, with a certificate PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes), granted by the Finnish Forest Council of Certification.
The free-standing parasols cover an area of 150m x 70m, which is one of the largest architectural timber structures ever built.
The main elements are penetrated by two steel rods at the point where those sections meet, and architects are working on ensuring that these parts aren't visible from the outside. Structural engineers Arup are currently doing research with the polytechnical college in Augsburg, near Munich to test the wood's behaviour.Unusually the parasols are a composite structure, with the wood reinforced with steel – or pretensioned – to carry the tension forces.
Qualche Link:
http://www.designbuild-network.com/projects/metropolparisol/metropolparisol5.html
Daniele
Mer, 06/10/2010 - 11:39
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impressionante
è impressionante la similitudine con ilmio progetto.. sembra lui!!
ottimo Stefano.. è da studiare in ogni dettaglio.. e soprattutto da prendere un pochino le distanze.. sennò mi becco una denuncia per plagio!!
http://archinet.rootiers.com/lab3/node/296
questo è un link con gli ultimi sviluppi.. è ancora più simile!!