In base agli obiettivi proposti, ovvero la realizzazione di un componente architettonico che possa beneficiare del suo "alter ego virtuale" per la parametrizzazione e quindi per un aumento di varietà dello stesso, ho fatto alcune considerazione che hanno guidato la mia scelta in tal senso.
Sono partito analizzando il contesto nel quale dovrebbe essere inserito il componente (un albergo) e ho immaginato una volta ipotizzati alcuni ambienti un'ipotetica seduta ricavata da lastre in legno (?) tagliate attraverso macchina a controllo numerico che seguono le sezioni della seduta e la definiscono per piani paralleli.
Per di più ho immaginato che gli scarti di lavorazione sarebbero potuti essere sfruttati per realizzare altri oggetti come lampade, portavasi o giochi. Si immagina anche che sul bordo intagliato dello scarto possa essere collocato dei led in strisce.
Comincio col disegnare un profilo di una tipologia di seduta specifica, la sedia, ragionando sul come parametrizzare la particolare polilinea insieme di archi con punti di unioni a stessa tangente facendo si che tali vincoli di tangenza rimangano validi.
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Alcuni ragionamenti sono mirati anche alla struttura vera e propria della sedia e al come debbano essere le gambe.
Dalla soluzione 1. con gambe in pezzi lineari slegati morfologicamente dalla forma complessiva e schienale come elemento rigido della seduta, si passa ad una soluzione 2. che vede lo schienale e le gambe seguire (quando compattate) le sezioni della seduta.
I pezzi dunque seguirebbero le logiche di una e una sola famiglia con tutte le variazioni dimensionali del caso.
La chiusura e l'apertura sarebbe realizzabile attraverso dei perni che corrono lungo i centri delle circonferenze alle estremità orizzontali. Il fissaggio invece l'ho immaginato attraverso delle stecche che corrono lungo le sezioni e vincolano i movimenti.
Base | Gambe anteriori | Schienale | Gambe posteriori |