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CREAZIONE DI UN AMBIENTE CON ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE - PARTE SECONDA

 

Nel post precedente sono riuscita a parametrizzare la lampada "castore sospensione", riuscendo a definire tre dellle varie tipologie prodotte dall'azienda.Creata la lampada, bisogna creare la luce. Apro quindi una nuova famiglia e come file di modello scelgo “dispositivo di illuminazione metrico”. Mi appare una schermata per la definizione della sorgente luminosa dove spunto:
- Emetti da forma: puntuale
- Distribuzione luce: l'ultima casella a destra, che prevede l’inserimento del solido fotometrico.

Sul sito di Artemide, associato alla tipologia “castore sospensione”, è disponibile il download di un file .ldt, contenente tutte le informazioni riguardanti la luminosità, il colore e la distribuzione della luce della lampada. Per poter caricare queste informazioni nella famiglia devo innanzitutto convertire il file in .ies. Per fare questo ho usato il convertitore consigliato in un post di Vincenzo Panasiti. 
 

Definita la famiglia la luce, la carico nella famiglia lampada. Devo ora inserire la lampada con il solido fotometrico all’interno dell’ambiente, la cui creazione è il passo successivo.

 

Ipotizzo le dimensioni e le proporzioni della stanza, aiutata dai ricorsi dei materiali applicati alle superfici e alle dimensioni degli oggetti. Accetto un certo grado di approssimazione, avendo come riferimento unicamente due foto. 

 

Apro pertanto un nuovo file: File --> Nuovo --> Progetto --> Modello architettonico.
Mi creo i muri, i pilastri, il controsoffitto e vi applico i materiali. In realtà il programma permette di avere delle librerie di default degli elementi strutturali con le relative stratificazioni, vado a modificare quindi unicamente lo strato di finitura e le dimensioni solo dove risulta necessario.
Ho il mio ambiente dove posso caricare quindi la famiglia lampada. 

 

Inserisco le varie tipologie (42cm, 35cm, 25cm) collocandole dove le ritengo più opportune in base alla foto.
Mi sposto quindi nella vista tridimensionale posizionando la camera secondo l’angolazione voluta. Prima di eseguire il render, controllo le opzioni e la qualità di elaborazione dello stesso. Dopo una serie di prove fallimentari, nei quali non si vedeva nemmeno la lampada, inizio a capire quali campi spuntare. Innanzitutto, partendo da un’impostazione di  qualità elevata, mi personalizzo la stessa andando a variare i cosiddetti “rimbalzi della luce”. Provo quindi a rieseguire il render. 

 

Adesso la luce risulta essere troppo forte, provo quindi ad agire sul solido fotometrico dalla famiglia luce abbassando i lumen.

Purtroppo non vi sono miglioramenti, la luce è irreale, le lampade con un contorno indistinto, la qualità del render veramente poco soddisfacente.

A breve ulteriori prove!!!

 

 

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