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Dal Simulato al Reale

Dal simulato al reale: in questo post andremo a vedere come il lavoro virtuale  
- se correttamente eseguito in ottica simulativa
  n.d.r. - abbia un chiaro riscontro nel reale.

Durante la progettazione dell'abitazione Med in Italy per il Solar Decathlon 2012, ho scoperto come un coretta simulazione dei componenti del progetto possa essere importante per evitare spiacevoli sorprese dopo. Inoltre una simulazione accurata, permette un miglioramento complessivo di tutto il progetto.

Uno degli aspetti di cui mi sono occupato è stata la modellazione delle finiture e degli arredi interni (la cui la disposizione era assai importante, poichè la casa sarebbe stata un expo e quindi tutti i requisiti di accessibilità che richiede uno spazio pubblico...quando spazio di manovra serve a una sedia a rotelle?)

Tutti gli elementi modellati, dovevano essere il più possibile fedeli alla realtà e allo stesso tempo essere facilmente modificabili. Poichè la progettazione degli interni e dell'illuminazione andava di pari passo all'architettonico e allo strutturale, ciò ha richiesto numerosi cambi e una grande velocità di modifica. In particolare per quanto riguarda l'illuminazione, la quale dipendeva da molti parametri tra cui:

  • I risultati delle analisi illuminotecniche (minimi di legge, requisiti della competizione, qualità della luce superiore agli standard)
  • La disponibilità degli sponsor (i soldi in poche parole) che forniscono il corpo illuminante
  • Le capacità produttiva del produttore dei case non standard
  • Le modalità di montaggio

Inutile dirlo che durante la prgettazione, tutti questi parametri sono cambiati mooooooooooolte volte!

Vediamo alcuni esempi:

Progettazione ambiente cucina.

Prendiamo ad esempio la progettazione degli arredi e dell'illuminazione della cucina.

Per prima cosa dobbiamo ricordare i parametri in atto, essendo un progetto finanziato da sponsor, con i fornitori non si ha una poszione contrattuale forte, quindi bisogna assolutamente evitare errori.

 

  • Valori illuminotecnici
  • Qualità della luce nello spazio
  • Consumi energetici

A progetto finito abbiamo utilizzato 2 corpi lampada Genius LED della DGA. Tuttavia questa non è stata la scelta iniziale: la prima proposta aveva due corpi lampada a luce puntuale sui piani di lavoro e un binario di luce nella mezzeria del soffitto. Ecco i risultati delle prime analisi.

Come possiamo vedere, oltre a non soddisfare i requiti illuminotecnici sul piano di lavoro, abbiamo anche un carico elettrico non indifferente. In seguito è stato optato per i due Genius......ma il carico elettrico e la luce sono gli unici fattori? diamo un occhiata all'ordine complessivo

Abbiamo un gran numero di Genius per il wallwash dell'abitazione. Quindi una minor varietà di componenti comporta un risparmio notevole sia di tempo che di lavorazione nel montaggio e in caso di imprevisti.

Bene come possiamo vedere anche dal confronto render-foto, dal punto di vista illuminotecnico la luce è stata ben simulata il modello si è prestato facilmente alle modifiche, anche radicali, in corso di progettazione. Tuttavia non è andato tutto liscio...durante la progettazione non è stato considerata nè la modalità di montaggio nè lo spazio occupato dalla cavetteria e dai trasformatori. Questo ha reso necessario eseguire delle lavorazioni in cantiere non previste (che è proprio ciò che dobbiamo evitare)

 

Commenti

Vincenzo, diamo un'occhiata al "daylight visualizer" di Velux -
Che algoritmo usa?

http://autodesk-revit.blogspot.it/2012/12/daylight-visualiser.html

Grazie a David Light, sempre amazing.

 

Molto carino, purtroppo sto avendo un pò di difficoltà ad importare dxf troppo pesanti.

In ogni caso studiando un pò su internet, sfrutta lo stesso motore di Keyshot (lo sviluppatore è lo stesso) renderizzatore stand-alone che aveo provato un paio di volte.

La differenza con Revit non è tantissima poichè entrambi usano un algoritmo di ray-tracing (algoritmo di illuminazione globale di tipo biased) per la renderizzazione (Mental Ray). Tuttavia mentre l'algoritmo di Revit, sfrutta un equazione meno approssimata rispetto a DVV (quindi più tempo), sia DVV che Keyshot compensano un equazione più approssimata con il Multi-core Photon Mapping, una versione incrementata del classico Photon Mapping. Per un risultato più veloce, più fumettistico ma con una corretta simulazione della luce.