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Da Definire

 

Ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della tecnica.

Di gran lunga più inquietante è che l’uomo non è affatto preparato a questo radicale mutamento del mondo.

Di gran lunga più inquietante è che non siamo ancora capaci di raggiungere attraverso un pensiero meditante, un confronto adeguato con ciò che sta realmente emergendo nella nostra epoca

Heidegger, 1959

 

Nulla viene costruito che non sia trasponibile su Autocad.

Alejandro Zaera Polo 199?

 

La materia è la dimora punitiva dell’anima

Sant’Agostino

 

Il corso che abbiamo affrontato, oltre che di sviluppare una seppur minima capacità con lo strumento di lavoro “Revit”, ha permesso ai più interessati di porsi alcune domande che non vengono poste, o spesso poste in maniera vaga e imprecisa nel nostro corso di studi

Questo processo di rimozione cosciente è figlio di quello che tutti stiamo sperimentando, alunni e professori, ovvero il trovarsi nel mezzo e non più di fronte ad un’apparente rivoluzione nel modo di fare architettura (dico apparente perché a mio avviso di rivoluzione ha senso parlarne a posteriori e non in itinere).

Quello che rende così dificile la definizione della questione è che stiamo viendo un’accelerazione nella nascite e nello sviluppo di nuovi strumenti e di nuove competenze che raramente ha avuto luogo nella storia della nostra professione.

Per millenni si è lavorato senza neanche il disegno su carta, ci è voluto tempo perché si arrivvasse al compasso simbolo stesso dlela professione di costruttori, la stessa prospettiva “scientifica” non è che un’invenzione tarda nella nostra storia ( verrà codificata nel De Pictura dil Leon Battista Alberti nel 1434).

Ma quelli erano strumenti creati ad-hoc per gli architetti/artigiani, strumenti nati dalla necessità del mestiere, strumenti dal “senso compiuto” in essi stessi e di cui l’operatore aveva il completo e totale controllo, quello cui invece stiamo assistendo oggi e che è in atto da 25 anni è invece il prolificare di una nuova genia di "strumenti", i più mediati da altri campi (ingegneria, effetti speciali ) di cui l’architetto si è appropriato ingolosito dalle nuove possibilità “espressive” senza mettere in atto quella riflessione  cui segue la sedimentazione capace di rendere lo strumento 


 reale estensione dell’arto ( e non utensile per rifarsi alla descrizione di....)

To be continued....

 

 

P.s.

2 libri so stait presi a novembre e mai ritornati ve possino.