Durante questi giorni di progettazione al workshop del solar decathlon vari sono stati gli spunti che potevano essere presi in considerazione per uno studio più dettagliato, magari di un componente che effettivamente potesse avere motivo di esistere all'interno della nuova casa.
Tra tutti quanti, in questa settimana, mi sono ritrovato a dover pensare ad un modo intelligente per raffrescare il modulo abitativo pensato per il complesso residenziale dell'area romana.
Si sa che il benessere termoigrometrico implica che il cambio di temperatura debba essere graduale e non una ventata di vento gelido che ti arriva addosso.
Quindi, perchè non raffreddare l'aria nel punto a noi più distante in modo che dolcemente si cambi la temperatura in tutta l'area circostante? L'aria calda tende a salire naturalmente quindi il luogo più caldo di tutta la stanza solitamente è il soffitto. Se io raffrescassi il soffitto, a rigor di logica, si dovrebbe raffrescare automaticamente tutta la casa, ma per esserne certi dovremo cercare di invogliare l'aria fresca a scendere senza intralciare il cammino dell'aria calda. E quindi varie sono state le proposte e le idee che avrebbero potuto permettere tutto questo ma quella, secondo me, più interessante è un controsoffitto traspirante che permette all'aria di salire e di venire convogliata al centro dello stesso dove, un luogo freddo, permette all'aria di abbassare la propria temperatura e di scendere verso il basso dell'abitazione.Tutto questo mi ha portato a studiare come fare questo controsoffitto che inizialmente ho pensato come un pannello forato che permettesse all'aria di passare in tutti i suoi punti.
Questo pannello sono riuscito a crearlo tramite grasshopper per mezzo di una sequenza di comandi che mi hanno permesso di creare delle bucature circolari di grandezza random per tutta l'area del pannello.
Guardando questo pannello però mi è venuto in mente di mettere anche l'illuminazione all'interno del controsoffitto, in modo che la luce generata potesse rimbalzare all'interno dello stesso e creare quindi luce diffusa nella parte opaca e luce puntuale nella parte dove sono state fatte le bucature.
Tutto questo perciò si coniuga all'interno di un controsoffito che deve seguire alcune regole ben precise. Deve essere:
-Traspirante
-Riflettente
-Trasparente
Mi serve quindi un materiale che abbia tutte e tre queste peculiarità. Ho pensato, in collaborazione con Vincenzo Panasiti, all'ETFE.
Questo materiale permette alla luce di passare creando un effetto di luce diffusa, e inoltre, ha un peso irrisorio e una propensione all'adattamento delle forme incredibile.
E' mio intento quindi studiare come l'apporto di una controsoffittatura del genere possa contribuire ad aumentare il benessere, soprattutto della parte riguardante l'illuminazione.
Ho qui provato ad inserire il pannello forato nel progetto di revit. L'importazione da Rhino è avvenuta tramite formato .sat ACIS.
Ho provato quindi a fare qualche render per vedere come poteva essere il risultato:
1) prova qualità media senza nessun aggiustamento
2) Prova qualità ottima con cambi di opzioni e cambio livello esposizione
3) Prova con livello rendering elevato e con le luci puntuali, molto vicine al controsoffitto, mentre prima le luci erano abbastanza lontane dallo stesso,
Adesso il tutto sta nel capire quali sono le grandezze dei fori per poter illuminare, ad esempio, una scrivania, e studiare quanto può essere il prezzo per una superficie di 4.5X11. Ovviamente il numero di fori dovrà diminuire rispetto al numero attuale. Magari si può pensare di farlo solo nel punto in cui io voglio l'effetto di luce puntuale. Riguardo la luce diffusa nel prossimo post farò uno studio su come poter trasformare questo controsoffitto, momentaneamente blocco, dandogli un materiale simile all'efte.
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Per avere un effetto èiù
Per avere un effetto èiù realisto nel render. aumenta la morbidezza e lo sfocato delle ombre sempre nei render options! ;)