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Connection between mechanical model and architectural model

A fronte delle nuove scoperte abbiamo proseguito la nostra ricerca cercando una maniera per lavorare simultaneamente sul file di progetto architettonico e su quello meccanico. 

Il metodo più immediato sembrerebbe quello di selezionare il comando "Collega Revit" grazie al quale si importa il 3D architettonico nel file meccanico su cui stiamo modellando l'impianto. 

Cosi facendo però ci siamo subito rese conto della difficoltà di gestione del file che risulta molto pesante e quindi rende impossibile modellare l'impianto direttamente da qui. 

Abbiamo quindi deciso di importare, in un primo momento, solamente una planimetria in dwg nella quale abbiamo precedentemente rappresentato il sistema UTA/Condotti.

Abbiamo innanzitutto "scalato" la nostra UTA a seconda delle esigenze progettuali, agendo sui parametri della famiglia. L'abbiamo successivamente posizionata nel locale tecnico adibito ed abbiamo iniziato a "distribuire" nei vari ambienti lungo la pianta i bocchettoni di mandata aria all'interno delle camere. 

Il passo successivo è stato quello di duplicare il condotto di mandata di default creandone uno nuovo da utilizzare nel primo tratto di uscita dell'aria dall'UTA, il tratto con la sezione maggiore (60x25cm).

 

Abbiamo ripetuto tale operazione per ciascun restringimento di sezione dei condotti all'interno del piano (quattro sezioni: 60x25, 40x25, 40x20, 20x20).

Abbiamo creato differenti livelli per far si che ciascuna tipologia di condotto avesse la propria giacitura senza interferire con gli altri.

A questo punto abbiamo iniziato a modellare il condotto principale di mandata che attraversa il corridoio.

 

 

Una volta distribuiti i bocchettoni di mandata aria nelle camere, dopo averli duplicati per assegnare loro nuove dimensioni e portata, abbiamo potuto collegare il condotto principale ad essi tramite delle diramazioni secondarie (condotto 10x15cm).

Medesima procedura è stata seguita per il circuito di ritorno dell'aria dalle camere con l'unica differenza di aver adottato bocchettoni tipo "placca 600x600, connessione 300x300, editati secondo necessità, al posto dei "diffusori muro laterale" utilizzati nel sistema di mandata.

Una volta modellato interamente l'impianto e verificata la perfetta connessione tra tutti gli elementi abbiamo collegato il file di progetto architettonico al modello meccanico. Dopo averlo collegato, tramite il comando "Collega Revit", è stato necessario riposizionare la pianta  facendola coincidere perfettamente con il modello tridimensionale importato. 

 

 

La nostra ricerca ci ha portato a questo traguardo. Siamo ora pienamente consapevoli dei meccanismi, delle difficoltà e della metodologia da adottare in una progettazione di tipo tecnico a noi finora ignota. 

Inizialmente il tema degli impianti ci suscitava forte insicurezza non avendo mai avuto alcun approccio a tali tematiche dal punto di vista operativo (ma solo conoscenze di tipo teorico). Attualmente, dopo questo lavoro di ricerca, ci sentiamo perlomeno in grado di comprendere più a fondo le questioni impiantistiche anche in vista di un eventuale confronto con gli addetti ai lavori. Sappiamo bene ora che un condotto dalla sezione ampia NON PUO' girare con un raggio di curvatura ridotto.. e questo ed altro Revit ce lo ha insegnato bene!