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Esercitazione 3 - Area di progetto via Tuscolana _Baccarini-Landi

Abbiamo ritenuto opportuno in una prima fase studiare l’ombreggiamento sull'area d'intervento, ovvero quello dovuto esclusivamente alla presenza degli edifici adiacenti. 

Ombreggiamento giornata tipo estiva                                                                                Ombreggiamento giornata tipo invernale

Questo tipo di analisi ci ha permesso di individuare le esposizione migliori nelle stagioni invernale ed estiva, iniziando così a  ragionare su quale potrebbe essere l’orientamento ottimale per il nostro progetto. Abbiamo preso in considerazione prima una giornata estiva tipo (solstizio d’estate, comando “singleday”) tra le 9:00 e  le 18:00 e poi una giornata invernale tipo (solstizio d’inverno, comando “singleday”) tra le ore 9:00 e 18:00. La differenza di condizione tra le due stagioni si rende nota immediatamente:

-nel periodo estivo l’area risulta  sostanzialmente soleggiata,  con un buon ombreggiamento nella parte sud-ovest  (ottimo se si pensa alle ore più calde delle giornate estive)

-nel periodo invernale invece l’area in questione risulta completamente in ombra, non consentendo agli edifici di godere dell’irraggiamento solare che conferirebbe loro calore naturale.

In una seconda fase abbiamo posizionato all’interno dell’area d’intervento la nostra idea progettuale. Sono stati inseriti tre differenti modelli di cui abbiamo analizzato le condizioni di ombreggiamento ed irraggiamento nella stagione estiva ed in quella invernale.

VARIANTE 1

Ombreggiamento giornata tipo estiva (ore 9.00-18.00)

 

Ombreggiamento giornata tipo invernale (ore 9.00-12.00)

Ombreggiamento giornata tipo invernale (ore 12.00-16.00)

Irraggiamento stagione estiva (Giugno-Settembre ore 9.00-18.00)

Irraggiamento stagione invernale (Dicembre-Marzo ore 12.00-16.00)

Come prima ipotesi progettuale abbiamo inserito nell’area di interesse un volume compatto che chiude il fronte stradale su via Tuscolana seguendo il profilo del lotto. La volontà principale infatti fin dal sopralluogo è stata quella di creare una quinta  stradale uniforme ed una visuale omogenea con il tessuto urbano esistente.Lo spazio più interno al lotto, protetto dalla strada proprio dal volume inserito, presuppone la creazione di uno spazio pubblico, fruibile non solo dalla nuova comunità abitativa, ma anche dall’intero quartiere.L’attenta analisi dell’ombreggiamento condotta prima in estate (solstizio comando“singleday” ) tra le ore 9.00 e 18.00 ci ha mostrato come il fronte su via Tuscolana risulti in media ben ombreggiato per tutto l’arco della giornata,  viceversa in inverno (solstizio comando “singleday”) abbiamo fatto riferimento a due archi temporali distinti:

-nelle ore tra le 9.00 e 12.00 il volume inserito risulta completamente ombreggiato

-nelle ore pomeridiane tra le 12.00 e le 16.00 risulta invece, in modo particolare la facciata sud-ovest,  maggiormente soleggiata offrendo quanto meno nelle ore pomeridiane in cui la temperatura inizia a scendere di godere di un buon irraggiamento (come vedremo più avanti).

Successivamente l’analisi dell’irraggiamento sulle facciate del volume inserito ci ha mostrato che:

-in estate (sfruttando come periodo di studio l’intera stagione tra le ore 9.00 e le 18.00) i fronti principali offrono una condizione  di irraggiamento mediamente buona; il fronte interno sull’ipotetica piazza infatti, essendo caratterizzato da colorazione blu,  genera un’area fresca e decisamente vivibile anche nelle ore più calde ed il fronte su via Tuscolana seppur orientato a sud e quindi quello maggiormente esposto a radiazione solare  assume colorazione rossa, la facciata infatti assorbe calore ma non eccessivamente. Si potrebbe intervenire con l’istallazione di un sistema di brise soleil in facciata, anche come elemento architettonico caratterizzante dell’edificio.

 

-in inverno studiando l’area nell’arco dell’intera stagione (comando “multiday”)tra le 12.00 e le 16.00, fascia oraria in cui abbiamo visto che l’edifico risulta maggiormente soleggiato,  si notano sostanziali differenze tra l’irraggiamento delle due facciate principali. Il fronte sud-ovest (colorazione rosso-arancione) riceve ampiamente i raggi solari, assorbe infatti calore naturale che risulta sicuramente piacevole nelle giornate più fredde; il fronte nord-est viceversa (colorazione blu-viola) non riceve alcun tipo di irraggiamento rendendo gli ambienti che vi si affacceranno più freddi e la parte pubblica pensata poco vivibile rispetto ai mesi estivi.

VARIANTE 2

Ombreggiamento giornata tipo estiva (ore 9.00-18.00)

Ombreggiamento giornata tipo invernale (ore 9.00-12.00)

Ombreggiamento giornata tipo invernale (ore 12.00-16.00)

Irraggiamento stagione estiva (Giugno-Settembre ore 9.00-18.00)

Irraggiamento stagione invernale (Dicembre-Marzo ore 12.00-16.00)

La seconda ipotesi  progettuale vuole essere un approfondimento della precedente variante. Abbiamo riproposto infatti una tipologia a “stecca”  che mantiene i presupposti precedentemente mostrati, ma che dialoga maggiormente con la ferrovia, elemento che riteniamo importante e con cui vorremmo il nostro edificio dialogasse il più possibile (interessante pensare a dei collegamenti tramite rampe esterne  tra la stazione ed il nuovo complesso). Il volume in questo caso si svuota andando a generare delle terrazze degradanti rivolte proprio verso la ferrovia. Lo studio dell’ombreggiamento e dell’irraggiamento ci ha portato a considerazioni molto vicine a quelle esposte precedentemente, l’orientamento dei fronti principali resta di fatto lo stesso, mentre diventano un nuovo elemento di analisi le terrazze (su cui ora ci soffermeremo maggiormente). Nella stagione estiva  (solstizio d’estate tra le 9.00 e le 18.00) le terrazze, pensate come parte degli spazi comuni di cui dovrà essere provvisto il nuovo edificio, risultano parzialmente ombreggiate. Esse ricevono il sole dalle spalle, permettendo alla luce di arrivare diffusa e non diretta, e rendendo quindi gli spazi esterni piacevoli e vivibili anche nelle giornate più calde.In inverno (solstizio d’inverno) questi spazi risultano completamente ombreggiati nelle ore delle mattinata e parzialmente ombreggiati in quelle pomeridiane. Per quanto riguarda l’irraggiamento solare abbiamo notato in generale un buon comportamento del fronte verso la ferrovia, sia nell’arco della stagione estiva che in quella invernale. Nel primo caso le terrazze assumono colorazione violacea in corrispondenza delle pareti, evidenziando il grado di freschezza delle stesse (gli ambienti comuni immaginati diventerebbero veri e propri punti di incontro per la comunità, data la loro vivibilità), mentre assorbono i raggi solari in maniera evidente, anche se non eccessiva (colorazione arancione) le coperture esterne; dove si potrebbe eventualmente pensare ad un sistema si schermatura orizzontale per esempio tramite pensiline. Nel secondo caso le terrazze assumono colorazione rossa, evidenziando quindi  la capacità  di ricevere irraggiamento solare ed assorbire calore, effetto sicuramente piacevole nelle giornate più fredde.

VARIANTE 3

Ombreggiamento giornata tipo estiva (ore 9.00-18.00)

Ombreggiamento giornata tipo invernale (ore 9.00-12.00)

Ombreggiamento giornata tipo invernale (ore 12.00-16.00)

Irraggiamento stagione estiva (Giugno-Settembre ore 9.00-18.00)

Irraggiamento stagione invernale (Dicembre-Marzo ore 12.00-16.00)

Anche la terza ipotesi progettuale si fonda sullo schema fin qui approfondito, la volontà di fondo resta di fatto quella di costituire un fronte stradale che dialoghi con il contesto in cui si inserisce. In questo caso però, lavorando ancora sulla modellazione, abbiamo realizzato un volume più dinamico cercato di colmare le problematiche maggiori constatate nelle analisi precedenti, ragionando su una maggior schermatura del fronte sud-ovest  dall’irraggiamento estivo. L’analisi dell’ombreggiamento ha evidenziato come in estate (giorno tipo: solstizio tra le ore 9.00 e 18.00) la luce arrivi in maniera maggiormente diffusa rispetto alle opzioni precedenti, in particolare all’interno del lotto verso il fronte nord-est; il fronte opposto su via Tuscolana risulta mediamente ombreggiato, rendendo favorevoli di condizioni di permanenza negli ambienti con questo affaccio. In inverno come già riportato per le altre due varianti l’area risulta quasi completamente ombreggiata, in particolare nella mattinata; dopo le ore 12.00 la facciata sud-ovest riceve maggiormente la luce, lasciando però di fatto gli affacci interni decisamente ombreggiati e presumibilmente freddi. L’analisi dell’irraggiamento invece ha mostrato che in estate (studio stagionale tra le 9.00 e le 18.00) la facciata a sud-ovest assorbe meno calore rispetto ai precedenti modelli (si noti la colorazione rosso-violacea che la caratterizza) e la facciata nord-est , mantenendo la colorazione blu- violacea, continua ad offrire uno spazio esterno particolarmente piacevole da vivere anche nelle giornate più calde. Da questo punto di vista notiamo quindi che quest’ultimo modello è sicuramente il più efficiente tra quelli proposti per quanto riguarda l’irraggiamento nella stagione estiva. Il grande limite di questi schemi diviene invece evidente in inverno (studio stagionale tra le 12.00 e le 16.00, condotto nell’arco della giornata in cui l’edificio risulta maggiormente soleggiato). Sebbene la facciata sud-ovest risulti ampiamente irraggiata, caratteristica ottimale per il riscaldamento naturale dell’edificio, la facciata nord-est  rimane decisamente fredda comportando che sia la zona esterna e quindi lo spazio pubblico pensato come nuova centralità non sia sfruttato al meglio nella stagione invernale, sia che gli ambienti con affaccio interno al lotto siano mediamente più freddi.

Il risultato del nostro studio testimonia che lo schema tipologico è sicuramente efficace in tutte le sue evoluzioni, anche se probabilmente il modello più appropriato ed energicamente più efficiente è proprio quest’ultimo in quanto reagisce meglio all’irraggiamento ,in particolare estivo. D’altra parte, come già sottolineato, la situazione di costante ombreggiamento nella stagione invernale ed il conseguente scarso irraggiamento delle facciate risulta il limite maggiore (condizione però che deriva anche dalla posizione non ottimale del lotto stesso rispetto alle preesistenze).

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