Il presente post è di Gruppo:
SORRENTINO E TOSTI.
L’area di progetto si colloca nel comune di Terni nella zona tra il nuovo villaggio matteotti e campo micciolo e si costituisce di due lotti: un lotto A e un lotto B, suddiviso in B1 e B2
.
Il ragionamento che ha portato all’elaborazione del progetto è partito da un’analisi del contesto: il rapporto che il nostro intervento avrebbe dovuto avere con la preesistenza di villaggio matteotti e il collegamento che il lotto A avrebbe dovuto avere con la scuola e il vecchio villaggio matteotti che si trova nelle vicinanze.
Nella fase di redazione del masterplan sono emersi dei caratteri irrinunciabili del nostro progetto che sono il grande varco che divide il lotto A in due parti dove abbiamo deciso di collocare delle corti e il carattere meno urbano che contraddistingue il lotto B1 e B2 che si confrontano con la campagna aperta.
Una volta superata questa fase abbiamo subito cercato di capire quale dovesse essere la dimensione giusta delle corti in modo che potessero essere effettivamente fruibili, e quale dovesse essere l’altezza ideale di ogni “stecca” affinchè non si creassero zone d’ombra poco gradevoli.
Abbiamo effettuato l’analisi della radiazione solare per le quattro stagioni dell’anno, concentrandoci comunque maggiormente sull’impatto che la radiazione solare ha in estate e in inverno.
Opzione 1:
Primavera
Estate
Autunno
Inverno
Nel lotto B1 abbiamo un edificio lineare alto un piano affiancato da una serie di torri alte 4 piani; nel lotto B2 abbiamo un edificio con un fronte movimentato dalla presenza di corpi di fabbrica aggettanti; nel lotto A tre corti di cui due più piccole e una più grande ma attraversabile.
Estate> le corti sono abbastanza ben soleggiate, le zone più fresche sono quelle esposte a nord.
Inverno> le zone delle corti che d’estate sono fresche d’inverno sono quelle maggiormente ombreggiate e quindi fredde e soggette ai danni dovuti all’umidità e alla muffa. Sarebbe opportuno forse modificare l’apertura della corte rendendola più soleggiata d’inverno?!
Le facciate che d’estate, all’interno delle corti, sono di colore violetto, in inverno sono arancioni e questo ci fa supporre che il sole d’inverno essendo più basso permette a queste facciate di essere comunque illuminate nonostante tramonti molto prima.
Le facciate esposte a nord rimangono inevitabilmente sempre fredde e piuttosto buie. Abbiamo cercato per quanto possibile di evitare di chiudere le corti a sud, ad eccezione di quella “attraversabile” nel lotto A a sinistra. Aprendo le corti a sud permettiamo al sole di illuminare le facciate interne delle corti.
Altresì vero che ogni edificio ha una profondità tra gli 8 e i 10 metri, cercando di dare a tutti gli eventuali appartamenti una doppia esposizione così da non avere problemi di illuminazione interna.
Opzione 2:
Primavera
Estate
Autunno
Inverno
nella seconda opzione abbiamo aperto ulteriormente le due corti di testa del lotto A. Piuttosto che corti, si vengono ad identificare quindi due edifici ad L che aperti a sud fanno penetrare meglio la luce del sole sulle facciate interne.
Le due corti che sono vicine al lotto B, continuano ad avere problemi di ombreggiamento invernale nella zona interna che è esposta a nord.
Nel lotto B2 il fronte non è più movimentato da aggetti ma si tratta di un unico edificio lineare. Con questa soluzione abbiamo una facciata che in estate è più colpita dai raggi solari in quanto non sono più presenti gli aggetti che ombreggiavano in qualche modo la facciata esposta a sud-ovest. L’edificio nel lotto B2, con questa nuova configurazione, sembrerebbe quindi avere la forma più appropriata. Come già detto, avendo doppia esposizione ogni appartamento, l’edificio B2 permetterebbe ai residenti di avere due esposizioni fal clima variegato.
Opzione 3:
Primavera
Estate
Autunno
Inverno
Abbiamo aperto a sud la corte in alto a destra e la corte in basso a sinistra risolvendo in parte i problemi di ombreggiamento che quest’ultima ha in inverno.Nel lotto B1 abbiamo sovrapposto dei moduli alti due piani che potrebbero verosimilmente diventare dei duplex, al blocco lineare che prima era alto un solo piano.In questo modo abbiamo forse risolto i problemi di surriscaldamento che questa stecca aveva in copertura nel periodo estivo. L’aggiunta di questi moduli non influisce sull’ombreggiamento delle torri alte quattro piani presenti anche nelle opzioni precedenti. L’opzione tre sembrerebbe avrebbe la situazione solare migliore, permettendo un buon rapporto soleggiamento-ombra in tutte le fasi dell’anno.
Sicuramente sarà quindi essa ad essere sviluppata, anche se l’utilizzo di balconi e patii potrebbe renderlo ancor meglio. Sarà opportuna una ulteriore verifica in fase progettuale avanzata.