La nostra area di progetto si trova nel comune di Terni, più precisamente in località Campo Micciolo. L'area viene divisa in tre parti da una strada prevista nel PRG di Terni ma non ancora realizzata. Il contesto non si presenta come un tessuto denso ma bensì ci troviamo in una situazione sub-urbana, con grandi aree verdi e piccole abitazioni private.
Prima ipotesi:
La prima ipotesi prevede un intervento unitario sulle 3 aree che riesca a creare una forte polarità, unendo le zone più edificate a nord-est e a sud-ovest.
Questa polarità si concretizza con un impianto a corte che riesca a dar vita ad una piazza, luogo d'incontro per l'intero quartiere. Non possiamo però non tener conto dei tanti piccoli edifici ( alti non più di 3 piani ) che caratterizzano la zona.
Situazione estiva (data: 21 giugno 2013 _ ore: 12.00)
lato sud
lato nord
Situazione invernale ( data: 21 dicembre 2013 _ ore: 14.00 )
lato sud
lato nord
CONCLUSIONI:
Lo studio delle ombre e della radiazione solare è stato effettuato con lo scopo di verificare che gli edifici di nuova costruzione non danneggiassero quelli preesistenti.
L'analisi invernale mostra che i nuovi edifici si trovano ad una distanza tale da non incidere sulla radiazione solare delle case vicine alla nostra area. Costruendo edifici di altezze elavate infatti si correrebbe il rischio di togliere luce, e quindi calore alle abitazioni, per questo siamo rimasti sempre su altezze non maggiori di 10 metri ( 3 piani ) per gli edifici più a nord est. Mentre per la stecca più grande abbiamo notato che nonostante fosse alta 4 piani non faceva ombra sulla stecca vicina.
L'analisi estiva, invece ci mostra come l'orientamento delle stecche consenta di avere la maggior parte dei fronti più lunghi (di colore viola ) esposti a radiazioni meno elevate rispetto a quelli più corti ( di colore fuchsia ).
Seconda ipotesi:
La prima ipotesi nell'angolo a nord-ovest della corte aeva mostrato come la stecca bassa di 2 piani facesse ombra sulla stecca che rappresentava la quinta teatrale della corte, chiudendola. La seconda ipotesi prevede tre stecche parallele di differenti altezze nell'area più a nord e il posizionamento della stecca più lunga a sud verso l'esterno.
Situazione estiva (data: 21 giugno 2013 _ ore: 12.00)
lato sud
lato nord
Situazione invernale ( data: 21 dicembre 2013 _ ore: 14.00 )
lato sud
lato nord
CONCLUSIONI
Nel periodo estivo tutti gli edifici hanno il fronte più lungo esposto a una quantità di radiazioni solari più bassa rispetto al fronte corto, ma osservando la situazione nel periodo invernale possiamo notare come tutta la stecca di edifici bassi a sud, sia messa completamente in ombra dalla stecca più alta impedendo a quegli edifici di giovare dell'irraggiamento invernale. Stessa cosa accade anche alla stecca a nord est.
Terza ipotesi:
La seconda ipotesi è risultata più fallimentare della prima, per questo abbiamo ripristinato le tipologie iniziali e alzando i volumi delle due stecche a nord est e della stecca a nord ovest, abbiamo voluto dimostrare come la prima ipotesi riporti le altezze massime per far si che i nuovi interventi non incidano sull'irraggiamento degli edifici vicini.
Situazione estiva (data: 21 giugno 2013 _ ore: 12.00)
lato sud
lato nord
Situazione invernale ( data: 21 dicembre 2013 _ ore: 15.00 )
lato sud
lato nord
CONCLUSIONI:
Gli edifici con altezze superiori ai 4 piani non solo fanno ombra sugli altri edifici del progetto ma anche sulle abitazioni esistenti. Il contesto poco urbanizzato non ci invitava a realizzare edifici troppo alti, l'analisi effettuata ci fornisce motivazioni in più per realizzare un progetto con corpi di fabbrica di altezze contenute entro il limite dei 4 piani per posizionarci in mezzo a delle realtà già presenti senza sconvolgere la loro esistenza.
Diana Siena e Maria Luisa Regalo