Il progetto in questione è collocato a Terni, in una zona di media densità, in cui a villini si alternano case a torre e tipologie in linea. Di particolare rilevanza il quartiere Matteotti, uno dei più interessanti esempi di architettura partecipata presenti in Italia, progettato da Giancarlo De Carlo su incarico della Società Terni.
L'area di progetto si sviluppa sul piano regolatore redatto da Aldo Tarquini e comprende due are (A e B)
L'analisi del progetto è stata effettuata sia studiando le ombre, che la radiazione solare durante il solstizio d'estate e d'inverno alle ore 9.00, 13.00 e 18.00.
PRIMA CONFIGURAZIONE
La prima configurazione costa di due corti nel lotto A, con edifici di diversa altezza. Da una prima analisi del soleggiamento, l'edificio a L (sud-ovest ) al tramonto è quasi del tutto in ombra. L’edificio sul fronte strada è stato orientato per consentire l’inserimento di altri alloggi sia sul versante est che su quello ovest. La volotà di inserire una corte corte che lascia un grande spazio verso ovest, è stata assunta per evitare l’ombra portata dall’edificio a gradoni del villaggio Matteotti sui blocco abitativi. L’ombra restante non influisce sullo spazio edificato.
Gli edifici del lotto B sono frammentati per scelte legate alla composizione e in particolar modo all'orientamento, inoltre, le altezze crescenti da sud-ovest a nord-esr favoriscono un maggiore irraggiamento a tutti gli alloggi.
OMBREGGIAMENTO
solstizio d'estate
ore 9.00
ore 13.00
ore 18.00
solstizio d'inverno
ore 9.00
ore 13.00
ore 18.00
ECOTECT
solstizio d'estate
ore 9.00
ore 13.00
ore 18.00
solstizio d'inverno
ore 9.00
ore 13.00
ore 18.00
SECONDA CONFIGURAZIONE
Nella seconda configurazione abbiamo pensato di dare una continuità al lotti A e B. Rispetto alla situazione precedente, sono state modificate alcune aree di progetto, in modo di rendere l'esposizione degli edifici più performante. Per quanto concerne il lotto A, siamo intervenuti su tipologie a corte e in linea. Gli edifici su strada, in prossimità del "Villaggio Matteotti", sono stati dimensiionati per ottenre una continuità con l'edificio a gradoni.
OMBREGGIAMENTO
solstizio d'estate
ore 9.00
ore 13.00
ore 18.00
solstizio d'inverno
ore 9.00
ore 13.00
ore 18.00
ECOTECT
solstizio d'estate
ore 9.00
ore 13.00
ore 18.00
solstizio d'inverno
ore 9.00
ore 13.00
ore 18.00
OSSERVAZIONI
ANALISI LOTTO A:
dallo studio delle ombre e della radiazione solare ci siamo accorti che durante il solstizio d'estate alle ore 18 le modifiche apportate al corpo riportato qui di fianco determinano alcuni benefici sull'esposizione. Esso, infatti, facendo in modo che il lato corto della L non schermi il corpo di fabbrica che lo affianca, ci ha permesso di migliorare le condizione luminose dell'edificio adiacente.
ANALISI LOTTO B:
nel lotto b1 della seconda configurazione, la modifica tipologica dell'edificato ci ha permesso di migliorare l'esposizione delle facciate sud/ovest, come si può notare, infatti, durante il solstizio d'inverno alle ore 9, le suddette facciate nella prima configurazione ricevono parte del sole mattutino, che andrebbe così a scaldare gli appartamenti, cosa che non avviene invece per l'ipotesi della seconda configurazione.
Nel lotto b2, modificando l'altezza della prima linea dei corpi di fabbrica (leggendo da sinistra a destra), riusciamo a migliorare l'esposizione dei palazzi retrostanti. Infatti, come si può osservare durante il solstizio d'estate alle ore 18, i corpi più alti della seconda configurazione vanno a schermare i piani terra dei corpi retrostanti.
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