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Es_3 Studio di volumi

 

L’analisi del lotto di progettazione, verte su passaggi dettati dalle esigenze progettuali e di orientamento, nel tentativo di trovare una soluzione ottimale che mediasse entrambi i parametri.

    

Abbiamo iniziato a definire un volume continuo che potesse rappresentare l’idea delle direzioni e del tipo di spazi. Questo elemento, ancora primordiale, si sviluppa come un elemento che mette in connessione i tre lotti di progetto, attraverso delle bucature rispetto alle strade che lo rendono permeabile.

L’idea vuole rappresentare:

- Connessione tra i lotti;

- Elementi permeabili ed attraversabili;

- Sviluppo relativo alle direzioni dei margini e ad un giusto rapporto rispetto agli edifici principali della zona;

- Definizione di Spazi aperti e chiusi, suggeriti dalla forma del costruito e dall’analisi delle tipologie di spazi pubblici e semipubblici fondamentali rispetto alla tipologia di progetto (social housing).

 

Da questo punto è partita l’analisi dell’irraggiamento sul volume.

Si nota immediatamente che il volume risulta omogeneo all’irraggiamento, dal momento che è orientato rispetto all’asse Nord-Sud e non presenta variazioni formali che definiscono ombre sulle superfici.

Rispetto al suolo, la parte meno interessata da un forte irraggiamento risulta essere la zona interna della semi-corte posta a nord.

    

 

Durante il periodo invernale, la facciata ovest risulta più esposta ad un forte irraggiamento, che risulta quasi omogeneo rispetto alla copertura ed al lato Sud-Est. Per la restante parte dell’edificio la quantità di energia termica assorbita sembra non variare.

    

 

 

 

La fase successiva consta in un frazionamento del volume, che attraverso aggetti e arretramenti ombreggiano le rispettive facciate.

L’edificio che si sviluppa linearmente è stato frazionato in unità che attraverso una leggera traslazione lungo un solo asse, sono state poi riassemblate con lo scopo di comprendere come i rispettivi aggetti venissero irraggiati.

Si noti come, nelle rientranze che si generano, le piccole pareti che si formano esposte a Sud-est e Nord-ovest godano di uno scarso irraggiamento, compensato tuttavia dai lati esposti ad ovest.

Si è poi frazionata la linea spezzata in tre unità più una corte:

Rispetto alle tre unità, otteniamo una quantità maggiore di superfici esposte all’irraggiamento. Tali superfici risultano omogenee su due lati. Facciate sud-est/sud-ovest ben esposte, al contrario le nord-est/nord-ovest.

   

 

Rispetto al comportamento invernale, risulta rilevante il differente irraggiamento relativo alle facciate sud-est delle unità aggregate linearmente. Le facciate più arretrate ricevono un irraggiamento inferiore rispetto alle facciate meno arretrate.

   

 

La terza configurazione, sostiene la stessa disposizione degli edifici, ma arricchisce le volumetrie della corte e del pettine con l’aggiunta e la sottrazione di parti di volume.

Le tre unità sono state raccordate con un elemento lineare, che abbiamo visto essere poco irraggiato dal momento che si pone in corrispondenza dei vuoti compresi tra le unità.

Rispetto alla corte, sono stati svuotati gli angoli per questioni di natura progettuale, e si è notato come lo spazio compreso tra gli elementi lineari che compongono la corte, non subiscono un irraggiamento consistente. Si riduce l’irraggiamento relativo al suolo compreso dalla corte.

   

 

   

Chiara  Scasciafratte, Giorgio Sokoll 

 

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