I pini sono un genere di alberi e arbusti sempreverdi, appartenente alla famiglia Pinaceae; comprende un gran numero di specie che, pur essendo tutti delle conifere (specie con foglia a forma di ago) e accomunati dalle grandi dimensioni, presentano molte differenze tra loro.
I pini tipici del paesaggio costiero laziale e della capitale sono tre: il pino marittimo (Pinus pinaster Ait.), il pino d'Aleppo (Pinus halepensis Mill.) ed il pino domestico (Pinus pinea L.). I tre pini sono simili per ciò che riguarda la loro notevole esigenza di luce ma costituiscono specie distinte sia morfologicamente (l'aspetto di chioma e radici) sia per le loro esigenze ecologiche (clima e terreno).
Tra le diverse specie, una particolarmente diffusa e importante è quella del pino marittimo, nome comune per pinus pinaster, anch'esso come ovvio appartenente alla famiglia delle Pinaceae e originario delle coste del Mediterraneo.
Nel nostro paese il pinaster è particolarmente diffuso lungo le coste tirreniche, formando sia boschi in cui è l'albero predominante, sia altri, misti, in cui la sua presenza è affiancata a quella del pino domestico e del cipresso.
Il pino marittimo cresce abbastanza rapidamente e ha medie dimensioni, arrivando a un'altezza di circa 30 metri (anche se più spesso si stabilizza intorno ai 20 m) e larghezza 5-10 m. Produce ben pochi rami e il suo fusto appare dritto, o lievemente curvo. Ha una bella chioma di colorazione verde scura, maggiormente espansa verso la cima, mentre nella parte inferiore dell'albero si presenta più rada. La chioma giovanile è di forma conica, con i rami che salgono curvi verso l'alto, mentre nelle piante adulte diventa più appiattita e densa. Ha i caratteri comuni del pino e una corteccia spessa, molto rugosa, con un colore marrone scuro con sfumature tendenti al viola.
Il suo uso è prevalentemente finalizzato al rimboschimento o alla creazione di barriere frangivento, specialmente lungo le zone costiere e la sua forma ad ombrello nel pino adulto può essere considerato un adattamento ai climi vicini all’equatore, dove il sole è sempre molto alto sull’orizzonte, per tutto l’anno; la forma ad ombrello è, infatti, molto efficace a catturare i raggi solari verticali.
Ho scelto questo tipo di albero in quanto molto diffuso in zona e perciò sia nell’area di progetto (zona Portuense) sia nella zona in cui abito (Anzio).
Ho realizzato quindi un pino marittimo con un fusto di 1 m di diametro e altezza di 15 m, la chioma con diametro max di 10 m e alta 7 m, per un’altezza complessiva di 22 m.
Per la realizzazione del modello in Vasari ho deciso di utilizzare i due metodi, in modo da confrontare i due risultati finali e stabilire quale meglio simula le forme e le proporzioni del pino marittimo.
Utilizzando il primo metodo ho creato diversi livelli alle varie altezze su cui ho disegnato delle circonferenze a simulare:
-tronco (livello 0 m diametro 1 m) con circonferenza estrusa fino a 15 m (ossia altezza secondo livello)
-ramificazione (livello 2 m diametro 4 m) con comando CREATE FORM tra questa circonferenza e quella superiore del tronco (altezza complessiva 17 m)
-larghezza max chioma (livello 2.5 m diametro 10 m) e utilizzando comando precedente (altezza complessiva 19.5 m)
-larghezza chioma superiormente (livello 2.5 m diametro 6 m) e comando precedente (altezza complessiva 22 m)
Il risultato ottenuto è però un po’ troppo spigoloso rispetto alla sua reale morfologia.
Utilizzando il secondo metodo ho posizionato i livelli alle varie altezze, come nel primo metodo, ma questa volta sono serviti da guida. Ho realizzato poi il tronco con lo stesso procedimento precedente mentre per la chioma ho preferito utilizzare la rivoluzione intorno ad un asse. Lavorando perciò su un piano verticale, ho creato una linea verticale attraverso il comando LINE (che sarà l’asse di rotazione) e una linea curva attraverso il comando SPLINE (a rappresentare la sezione); infine selezionando entrambe le forme create e utilizzando il comando CREATE FORM ho ottenuto la rotazione della sezione intorno all’asse verticale. Attraverso questo metodo ho ottenuto un modello che meglio simula la realtà.
Successivamente ho analizzato le ombre che questo albero produce, in particolar modo in presenza di più esemplari, in diversi periodi dell’anno.
Essendo un albero sempreverde, le ombre prodotte durante l’anno cambieranno in base alla posizione del sole e non alla perdita di fogliame da parte dell’albero.
OMBRE 21/06 ore 10.00
OMBRE 21/06 ore 16.00
OMBRE 21/12 ore 10.00
OMBRE 21/12 ore 16.00
Essendo un sempreverde inoltre, non dovrebbe essere collocato sul lato sud in quanto bloccherebbe la radiazione solare durante il periodo invernale, anche se creando delle ombre molto lunghe , data la bassa altezza del sole, queste potrebbero non interessare notevolmente gli edifici; mentre sarebbero utili durante il periodo estivo. Inoltre avendo una giusta azione frangivento, oltre all'ombreggiatura, potrebbe essere un buon rimedio di riparazione sul lato sud, anche se tra gli aspetti negativi troviamo la forza delle radici che , nel corso degli anni, provoca dissesto del manto stradale, per cui è importante non piantarlo troppo vicino agli edifici.
Ho infine cercato di inserire il modello creato nei progetti delle esercitazioni precedenti ma con il comando LOAD INTO PROJECT non riesco a caricarlo in un project già esistente.
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pino marittimo.rfa | 496 KB |
Commenti
E la Asimmetria?
ciao Car,
molto interessante, è il primo pino "non spigoloso"!
Ora allora ci viene appetito... riusciresti a inserire,
o addirittura parametrizzare
anche la ASIMMETRIA tipica dei pini?!?
saluti,
S.C.