Nome: Nerium oleander
Famiglia: Apocynaceae
Generalità: Proveniente dal mediterraneo, l'Oleandro appartiene ad un genere di arbusti sempreverdi, coltivati soprattutto per la fioritura e per il fogliame. L'Oleandro è un piccolo albero o un grande arbusto che i numerosi polloni rendono folto e cespuglioso. Ha rami lunghi, sottili ed eretti, foglie strette e coriacee, opposte o a tre per tre e fiori grandi, dal tenue profumo, raccolti alla sommità degli steli, i bianchi, rosa o rossi. Dalla crescita rapida, è resistente come poche altre piante alla siccità e al salino. L'oleandro ha un solo inconveniente, è velenoso in ogni sua parte, al punto che, sembra che bruciando rami e foglie sia necessario fare attenzione a non inalarne il fumo. Sono numerosissime le varietà create dall'uomo, a fiori semplici, semidoppi e stradoppi, con colori che vanno dal bianco al rosso cupo, passando attraverso sfumature avorio, rosate o arancio.
Esposizione: Sensibile al freddo, preferisce climi miti e richiedono una temperatura minima di 5 gradi. Nelle zone a clima temperato può perciò essere coltivati all'aperto, senza alcuna protezione. Al contrario, nelle regioni settentrionali, è consigliato, durante la stagione invernale, tenerlo in un luogo riparato.
Terreno: Si tratta di una essenza che si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno. Per ottenere grandi fioriture è importante provvedere ad abbondanti irrigazioni durante il periodo estivo. Durante il periodo invernale le annaffiature dovranno invece essere molto ridotte, soprattutto nelle regioni settentrionali.
Impianto: Il periodo migliore è l'inizio della primavera, in febbraio-marzo, sia in vaso sia in piena terra.
Annaffiature: Saranno abbondanti dalla primavera a metà estate, da quando cioè gli oleandri andranno innaffiati soltanto occasionalmente. Da maggio e a settembre, ogni 15 giorni circa, si potrà somministrare alle piante adulte un buon fertilizzante liquido.
Nella creazione dell' albero in vasari ho scelto un altezza di 4.2 metri totale, 1.2 m di tronco e una larghezza di 2.4 m di chioma.
Per prima cosa ho disegnato in pianta il tronco, ho creato i parametri, impostato l' altezza limite nel pannello verticale e l'ho estruso.
Nella sommità della sezione del tronco ho ridotto il suo raggio, sfinendolo.
Ho ripetuto i passaggi precedenti nella creazione della chioma, partendo questa volta, non dal livello a terra, bensì dall' altezza massima del tronco, per poi usare la vista X-ray e creare nuove sezioni con nuove altezze per modellare la chioma del mio albero.
Infine, ho creato altri tipi di famiglie con un altezza massima di 8m e 12m.
Qui sotto c'è il file .rfa
Allegato | Dimensione |
---|---|
Oleandro.rfa | 448 KB |