l'albero scelto da analizzare è il cipresso comune. Questo si può trovare diffusamente in tutta l'area climatica mediterranea. Il cipresso può raggiungere i 50 metri di altezza, ed il tronco a dispetto dell'apparenza raggiunge quasi la sommità dell'albero. E' un albero resistente dal legno molto duro, quindi resistente a parassiti e ad altri insetti, fattore che lo rende apprezzabile in quanto necessita di poca manutenzione. Altra caratteristica che lo rende adatto alla città è la forma delle radici, dette a fittone: queste non si allargano mai di più della larghezza della chioma, cioè entrano in profondità nel terreno senza venire mai in superficie evitando così il dissestamento del terreno e quindi della pavimentazione e del setto stradale.
Con il software Vasari ho creato una famiglia "Cipresso 26 metri": in questa tutti i valori delle quote parametriche sono proporzionalmente legati all'altezza dell'albero di 26 metri. Il tronco ha diametro di 60 cm ed una altezza di 1 metro. La larghezza maggiore dell'albero la riscontriamo a metà della sua chioma con il diametro di 1.6 metri.
Nell'immagine superiore si vede la costruzione della "Family Type" attraverso l'attribuzione ai diversi parametri della proporzione legata all'altezza dell'albero. Le dimensioni che sono state prese in considerazione sono il raggio del tronco a terra, il raggio del tronco alla sommità di questo, il raggio più basso della chioma, ad una posizione intermedia ed alla sommità; inoltre rientrano i parametri dell'altezza del tronco e infine di tutto l'albero cui si riferiscono gli altri parametri.
Per quanto riguarda l'inserimento dell'albero nel contesto progettuale di via tuscolanae, ho ritenuto utile questo albero per via della sua forma, delle sue radici e della facilità di manutenzione. Il cipresso è un vero e proprio muro, questo se da un lato scherma benissimo le radiazioni solari orizzontali provenienti principalmente da ovest, dall'altro a causa della mancanza di aggetto delle sue fronde non è di nessun aiuto nella protezione del terreno e dalla creazione di ombra nelle ore centrali della giornata.