Premessa: avverto il gentile professore, che non avendo a disposizione un pc compatibile con vasari, per questa, ed esclusivamente per questa consegna , si è proceduto alla modelazione dell albero mediante l' utilizzo del software revit, stando accorto di utilizzare esclusivamente i comandi e le impostazioni possedute dal simile vasari (come potrà accertare dalle immagini che documentano la modellazione)
Allegato: Pino Marittimo Andrea Recine.rfa
Family Type: /-Pino Marittimo h12 d5 -//- Pino Marittimo h16 d7 -//- Pino Marittimo h20 d8.5-/
In questa esercitazione sono andato a studiare e realizzare un modello di albero per la realizzazione del nostro ''bosco'' virtuale.
L' albero da me scelto è il Pinus Pinaster, o più conosciuto come Pino Marittimo, scelta dettata dalla sua diffusione nel nostro paese e soprattutto nel territorio romano, lo possiamo facilmente riconoscere infatti lungo alcune delle strade consolari e in numerosi piazze/parchetti della capitale.
Questa pianta offre delle caratteristiche sicuramente interessanti per una progettazione urbana, prima di tutto è un sempreverde, questo ne garantisce un piu semplice studio delle ombre e dell' immagine che offre all' interno di un qualsiasi contesto. Presenta inoltre particolari caratteristiche morfologiche, conosciuto anche con il nome di Pino Ombrello, è composto da un lungo tronco che si dirama poi in una larga chioma nell' estremità superiore, ha un altezza che puo arrivare fino a 30 metri, ma nella maggior parte dei casi si incontrano esemplari che vanno dai 16 hai 20 metri.
Approfondiremo insieme le caratteristiche piu nello specifico, insieme allo studio delle sue ombre.
Vediamo ora nel dettaglio come si è proceduto nella modellazione del nostro albero:
Per prima cosa si è selezionato dal menù a tendina del software : new family ----> mass, si è iniziato poi a modellare la sezione di base del tronco:
Assegnando poi al sue raggio il label ''tronco r1'', che ci consentirà modificandolo, di modificare la sezione del tronco e di legarne il valore ad altri label (parametri) questo procedimento starà di qui in seguito alla base di tutte le altre sezioni dell' albero, ovvero base e cima del tronco, e alle sezioni della chioma.
Si sono poi estruse le 2 parti dell albero (tronco e chioma) e grazie al comando allinea se ne sono vincolate le altezze ai piani di rifermento da noi precedentemente creati appositamente alle varie altezze relative del nostro albero.
Attraverso la scheda X-ray si è poi iniziato ad aggiungere sezioni alla massa per cercare di riprodurre l' andamento della sezione del Pino Marittimo.
Una volta realizzata la chioma che ci interessava abbiamo, come nel caso della base del tronco, legato le sezioni appena realizzate ai loro diametri tramite label come tronco r2, chioma r1, chioma r2, chioma r3, chioma r4, chioma r5; lo stesso procedimento è stato effettuato per le altezze delle varie sezioni, cosa che ci servira per realizzare i vai Type della famiglia del nostro albero.
Ho deciso di legare poi tutti i vari parametri alle variazioni di altezza possibili per il nostro albero, in questo caso nello specifico sono andato a realizzare 3 Type, per 12,16 e 20 metri di altezza totale (altezze di cui mediamente se ne incontrano esemplari).
Come si nota dall' immagine per legare il variare dell' altezza alle sezioni si sono state inserite delle proporzioni sotto forma nella forma di : h albero / proporzione scelta;
le varie proporzioni sono state appurate attraverso tentativi manuali e vari aggiustamenti grafici (menu X-ray per affinarne il profilo, e poi analizzate e affinate ulteriormente numericamente.
Tutto questo mi è servito infine per creare i tre type' di albero alle 3 altezze, consentendone la scalabilità automatica in base alle nostre preferenze, la tabella con i parametri infine è stata salvata all' interno del type, che renderà semplice poi in un progetto selezionare la dimensione che ci interessa per il nsotro albero da un semplice menù a tendina, selezionando infatti un albero inserito, un menù ci mostrera i nostri tre tipi pre-programmati (Pino Marittimo h12 d5,Pino Marittimo h16 d7 e Pino Marittimo h20 d8.5), cliccandone quello desiderato, tutte le parti del nostro albero varieranno con la sua altezza, questo procedimento (grazie alla descrizione del Type ci consentirà inoltre di poter selezionare il diametro desiderato per la chioma e averne di conseguenza l' altezza richiesta per ottenerlo.
In questa immagine semplice ma esplicativa ho voluto mettere in mostra due caratteristiche del modello, in primo luog0 le varie altezze e larghezze selezionabili per la nostra Family di Pino Marittimo a confronto, e in secondo luogo una veloce analisi sulle ombre caratteristiche di questi alberi, vengono infatti utilizzati allo scopo di garantire la piu ampia ombra possibile (ampia sezione orizzontale) nelle ore centrali della giornata (da qui Pino Ombrello), notoriamente piu calde, mantenendo pero ombre lunghe e diradate nelle altre ore, lasciando filtrare cosi la luce, grazie alla loro stretta sezione verticale anche per la chioma.
In quest' altra immagine si nota un po quello che affermavo precedentemente, è da dire infatti che questa tipologia di arbusto per lo più si utilizza lungo strade o nelle piazze e parchi, dove nelle prime se ben posizionati possono offrire protezione dai fastidiosi raggi solari per gli automobilisti nelle ore in cui il sole è basso, e dove nelle seconde offre protezione dal sole caldo con ampie ombre agli utilizzatori.
Resta da dire che nelle analisi effettuate si è evidenziato che mentre resta un ottimo ombreggiante anche alle sue piu basse altezze ed è quindi ottimo per piazze e parchi, non si puo dire altrettanto del suo utilizzo per l' ombreggiamento di abitazioni o strade, in quando sarebbe da prefersi una tipologia di arbusto con sezioni verticali piu ampie da garantire mediamente più ombreggiamento, e un' ombreggiamento più uniforme nelle diverse ore della giornata; Una pianta quindi estremamente dipendente dal contesto e dalle necessità, ma che a mio parere eccelle in specifiche circostanze.
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Pino Marittimo - Andrea Recine.rfa | 568 KB |