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PROJECT VASARI: Terza esercitazione (analisi del progetto di Laboratorio)/ Via Irma Bandiera - Terni [D'Uffizi - Roselli]

Innanzitutto ci vorremmo scusare dell'enorme ritardo nella consegna di questa esercitazione...

PREMESSA

Prima di presentare le varie proposte progettuali, le loro varianti e le conseguenti modifiche dell'apporto di radiazione solare ricevuto dalle singole superfici, volevamo evidenziare come una piccola distrazione aveva portato il software a produrre un'analisi che non ritenevamo assolutamente attendibile.
Nei primi tentativi di analisi del progetto avevamo provato a inserire un edificio a gradoni abbastanza movimentato con terrazzamenti orientati a SW: le prime analisi fatte indicavano questi terrazzamenti come superfici blu, quindi sempre in ombra o comunque con una piccolissima quantità di radiazione solare ricevuta...

Ci siamo scervellati per qualche minuto nel tentativo di comprenderne le motivazioni (non ci sembrava assolutamente possibile che una superficie con quell'esposizione e senza schermature potesse ricevere così poco irraggiamento), poi, quasi per caso, alzando un pochino il livello di ANALYSIS ACCURACY dell'interfaccia Ecotect e aumentando di qualche step il range di colori rappresentato, abbiamo visto che le terrazze cominciavano ad assumere un colore più vicino a quello che ci aspettavamo, fino a raggiungere quasi 0,8KWh/mq!!
In

Per concludere questo ragionamento ci sembra importante quindi sottolineare innanzitutto l'importanza della valutazione critica nell'utilizzo del software, la necessità di essere disposti a perdere qualche minuto in più nell'attesa del computo e anche di una piccola dose di fortuna, come in tutto.

Detto questo ci accingiamo a presentare l'analisi.

L'ANALISI

Prescindendo gli aspetti compositivi dettati dal contesto, dai percorsi e dalle richieste del programma edilizio, un degli aspetti che abbiamo sempre cercato di tenere in mente durante le scelte progettuali è proprio quello della ricerca ottimale di esposizione per tutte le unità abitative, cercando di proporre, nei limiti del possibile abitazioni con orientamento N-S e doppio affaccio, quindi con profondità massima di 12-13m per garantire il raggiungimento della luce naturale in tutte le zone della casa. 

PROPOSTA 1:
In questa prima proposta abbiamo cercato, nei lotti a S, di lavorare con volumetrie molto piccole che ci permettessero, regolando l'altezza dei piani e movimentando la disposizione planimetrica di evitare ombre portate che compromettessero la buona esposizione che, anche dettata dalle caratteristiche geometriche dei lotti, si è costituita in un insediamento su un asse NW-SE che ha quindi portato la distribuzione delle abitazioni con affacci verso SW e NE.

Nel tentativo di mantenere un filo logico si è proceduto ad effettuare tutte le analisi possibili a livello stagionale (invernale ed estivo) per poi trarre delle conclusioni confrontando i risultati e le analisi dei due periodo dell'anno.

INVERNO
Per prima cosa abbiamo fatto una verifica dell'ombreggiamento:

   INVERNO - ALBA 

VISTA SUD                                                                                                                   VISTA NORD 

 INVERNO - MEZZOGIORNO
 INVERNO - TRAMONTO

Già in inverno si può notare che, nonostante il sole descriva una traiettoria molto bassa, le superfici rivolte a Sud godono di un buon irraggiamento fin dalla tarda mattinata fino a metà pomeriggio. Nel tardo pomeriggio risultano penalizzate le abitazioni dei piani terra nonostante in questa configurazione gli edifici più a Sud (che quindi proiettano ombre) siano molto bassi (prima fila) o molto distanziati (seconda fila). Nelle prime due immagini si puo notare come il sole, invece, all'alba illumini le superfici rivolte a E-NE, spazi per noi destinati alle zone notte, che quindi possono garantire una buona quantità di luce al risveglio.  

Per verificare le supposizioni fatte in base all'analisi delle ombre e trovare nuovi spunti di riflessione su questa proposta abbiamo lanciato l'analisi Ecotect cumulativa dell'irraggiamento invernale:

VISTA SUD


VISTA NORD

Ci sembra che le ipotesi iniziali siano sostanzialmente confermabili, con l'aggiunta di una costatazione interessante: nella zona più a Sud del lotto, tra le due file di edifici, dove abbiamo pensato di creare dei piccoli cortili di disimpegno degli edifici o comunque adibiti a spazi semi-pubblici, si evidenzia una zona particolarmente poco assolata. Le altre due sembrano però sufficientemente irraggiate anche in inverno.
Su questa base affrontiamo l'analisi estiva per poi poter fare un paragone.

ESTATE:

analisi dell'ombreggiamento:
 ESTATE - ALBA
 ESTATE - MEZZOGIORNO
 ESTATE - TRAMONTO

In estate, ovviamente, le condizioni maifestate in inverno vengono radicalizzate,  sporattutto gli aspetti che in inverno potevano essere considerati positivi diventano potenzialmente pericolosi a meno di accorgimenti progettuali quali sistemi di schermatura e integrazione di elementi verdi, magari caducifogli, cosi da poter evitare l'eccessivo irraggiamento

 
VISTA SUD

VISTA NORD

La prima cosa  che ci sembra importante sottolineare è che la scala dell'analisi Ecotect è passata da un massimo di 0,9KWh/mq in inverno a 5,5KWh/mq d'estate.

Notiamo immediatamente che, ciò nonostatnte, la zona ombreggiata che descrivevamo dopo l'analisi in inverno rimane tale: potrebbe diventare quindi una zona interessante da frequentare durante il periodo estivo.

IN CONCLUSIONE possiamo dire che con questa configurazione i presupposti progettuali, almeno per quanto riguarda l'esposizione, risultano sufficientemente soddisfatti, salvo prevedere dei sistemi di ombreggiamento ben strutturati per le superfici a S e a SW.

 

PROPOSTA 2:

 Nella seconda ipotesi abbiamo pensato di modificare un po' la densità edilizia, aumentando quindi il numero di piani, nella zona più a Sud e abbiamo provato a vedere cosa sarebbe successo modificando la disposizione in pianta dei volumi più movimentati.

INVERNO:

Siamo partiti come prima dallo studio delle ombre
 INVERNO - ALBA
 
INVERNO - MEZZOGIORNO
 
INVERNO - TRAMONTO

A differenza della precedente proposta notiamo che già da mezzogiorno alcune superfici a Sud cominciano a presentare dei coni d'ombra portata dagli edifici circostanti. In particolare è evidente che l'inversione nel movimento della pianta generi delle zone d'ombra sulle superfici "rientrate". Nel tardo pomeriggio, l'innalzamento dei corpi più consistenti di un solo piano genera un'ampissima fascia d'ombra sull'edificio a gradoni in 2/3 delle unità. 

Verifichiamo le ipotesi con Ecotect:

VISTA SUD

VISTA NORD

In realtà ci aspettavamo un cambiamento molto più radicale nelle zone "rientrate". La quantità di radiazione durante l'inverno sembra sostanzialmente uguale, anche se forse leggermente peggio distribuita. Le aree di disimpegno tra gli edifici più a Sud, però, sono decisamente meno irragiate e le zone fredde si trasferscono in zone leggermente meno appetibili per la destinazione a zone d'incontro tra gli abitanti.

ESTATE:

analisi ombreggiamento
 ESTATE - ALBA
 ESTATE - MEZZOGIORNO
 ESTATE - TRAMONTO

L'analisi estiva rimane sostanzialmente uguale a quella effettuata per la proposta 1. La rarefazione del tessuto edilizio del contesto, sommata all'ampio arco descritto dal sole, non sembra presentare possibili zone d'ombra se non nella zona tra le due file di edifici più a Sud.


VISTA SUD

VISTA NORD

Anche qui i risultati sembrano rispoecchiare quanto previsto dall'analisi dell'ombreggiamento.

IN CONCLUSIONE le variazioni che credevamo essere sostanziali nell'apporto di radiazione solare sulle superfici (eravamo convinti che avremmo avuto a che fare con un grosso problema vista la sopraelevazione e la vicinanza dei volumi) non hanno prodotto cambiamenti significativi seppure gli studi delle ombre che abbiamo fatto sembravano indicare il contrario... evidentemente analiazzando molti più step durante il corso dell'anno avremmo potuto notare che la radiazione persa in qualche momento sarebbe stata recuperata in seguito.

 

PROPOSTA 3:

In questa nuova variante abbiamo deciso di mantenere le linee guida di progetto che avevamo definito, rinunciando però alla frammentazione. Abbiamo cercato di creare volumi molto più compatti e lineari, portando, nel rispoetto del programma edilizio, al massimo le altezze degli edifici (4 piani) e ravvicinando il più possibile i singoli elementi.

INVERNO:

Studio delle ombre:

 INVERNO - ALBA
 INVERNO - MEZZOGIORNO
 INVERNO - TRAMONTO

Il notevole aumento delle altezze dei corpi a Sud sembra aver prodotto un notevole cambiamento della quantità delle ombre portate con grosso scapito per le superfici Sud del blocco centrale e del blocco sfalzato più a Nord. 


VISTA SUD


VISTA NORD

Questa volta la compattezza dei volumi sembra aver prodotto i cambiamenti ipotizzati: l'irraggiamento medio delle superfici Sud, infatti, è sceso a circa 0,5 KWh/mq e le zone a terra tra i volumi cubici a Sud presentano addirittura dei tratti praticamente sempre in ombra.

 

ESTATE:

Analisi ombreggiamento
 ESTATE - ALBA
 ESTATE - MEZZOGIORNO
 ESTATE - TRAMONTO

Tenendo sempre presenti i problemi evidenziati dalla totale assenza di ombre a mezzogiorno, che questa volta credevamo di ottenere, sembrerebbe che almeno nel  pomeriggio lo spazio interno nell'edifiocio a pettine potrebbe risultare una zona in ombra e quindi molto appetibile in estate. Inoltre i volumi cubici e lo scalino nell'edificio a nord sembrano portare delle ombre a terra che almeno in estate le possono rendere zone interessanti.


VISTA SUD


VISTA NORD

Purtroppo ancora una volta veniamo smentiti dalle analisi Ecotect. Infatti, sebbene sembrano comunque presentarsi delle zone con colorazione media, anche qui la scala dell'analisi arriva fino a 5,5KWh/mq, di conseguenza anche le suddette zone ricevono un forte irraggiamento. Le aree a terra e nel camminamento rialzato che pensavamo potessero risultare appetibili almeno nel pomeriggio ricevono un irraggiamento di circa 2,8 KWh/mq!!

IN CONCLUSIONE le cose che ci sono sembrate più interessanti di questa esercitazione sono che innanzitutto le nostre convinzioni sul fatto che l'analisi delle ombre, soprattutto se svolta a campione, possa rappresentare fedelmente la quantità di radiazione percepita da una superficie non erano molto fondate ed in secondo luogo che la prossimità tra gli edifici e gli aggetti se non studiati attentamente non producono assolutamente il livello di ombreggiamento atteso.

 

 

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