La specie Aesculus hippocàstanum, denominato comunemente ippocastàno o castagno d'India, appartiene alla famiglia delle Hippocastanaceae. E' una spece di facile adattabilità a vari tipi di climi (può spingersi fino alle zone montuose ad altitudini prossime ai 1.500 m) e a quasi tutti i suoli, possiede inoltre un'ottima resistenza al freddo, alle nebbie al vento e alla neve.
Trattasi di un albero dal lento accrescimento che tuttavia raggiunge anche i 25 metri di altezza e che presenta una chioma regolare, rotondeggiante alta e densa che arriva fino a 15 metri di diametro restando molto compatta; il fusto è poco allungato, talora contorto, cilindrico con branche principali poco ramificate ma robuste, rami secondari ricurvi verso il basso. Queste caratteristiche lo rendono all'aspetto tondeggiante o piramidale, a causa dei rami inferiori che hanno un andamento orizzontale.
L'ombra compatta, l'abbondante fioritura primaverile e l'ampia e globosa chioma che forma quando ha sufficiente spazio per svilupparsi sono le caratteristiche ornamentali che hanno contribuito alla sua diffusione nelle alberature stradali, nei parchi e nelle piazze.
La sua altezza variabile gli consente di essere inserito svariate con scopi non unicamente ornamentali in svariate tipologie di ambiente urbano, soprattutto per quanto riguarda le zone con edifici non troppo alti in modo tale che si possa schermare l'irraggiamento in ogni piano abitabile per migliorare le condizioni abitative interne agli edifici. Inoltre non essendo una pianta sempreverde una volta esposto a sud di eventuali fabbricati favorirebbe in estate l'ottimale schermatura dei raggi solari con la sua compatta chioma ed in inverno, una volta perse le foglie, il giusto sopraggiungere di luce negli ambienti quando il sole è basso all'orizzonte.
A conferma di tale ipotesi analizzo il suo ombreggiamento nei giorni dei solstizi ed equinozi.
Viste spigolo nord - est h 12:00
Primavera, Estate, Autunno, Inverno
Grazie alla sua capacità di adattamento alle più svariate tipologie di terreno ho pensato di sfruttare questa sua versatilità inserendolo nel non poco complesso contesto dell'area di progetto a Terni, le problematiche dovute all'eccessivo irraggiamento degli edifici potrebbero essere così risolte.
Facendo delle prove ho verificato la sua effettiva efficacia nell'ombreggiamento.
Prima colonna: ore 9, stagione primaverile ed estiva
Seconda colonna: ore 15, stagione primaverile ed estiva
Notiamo che i filari di ippocastani oltre a schermare i raggi più diretti proteggendo le facciate più soggette a surriscaldamento permettono anche la formazione di ampie zone d'ombra sotto di essi e dunque in questo specifico caso lungo il viale che separa i due lotti di progetto. Avremo pertanto confortevoli zone di passaggio in cui potrebbero essere previste zone di sosta con sedute etc.
In inverno la compatta chioma, come detto in precedenza, perde le foglie e permette al sole di raggiungere gli ambienti degli appartamenti in maniera favorevole.
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