Ho scelto di modellare il Leccio (nome scientifico Quercus Ilex L.), della famiglia delle Fagaceae, una specie di quercia sempreverde mediterranea molto diffusa nel centro Italia il cui areale geografico va dalle coste dell'Africa settentrionale fino all'europa meridionale.
Riesce a crescere sui terreni più scoscesi, adattandosi alle più disparate condizioni ambientali.
Può arrivare a 25-30 metri di altezza con un minimo di 15 metri da adulto. Le foglie cadono circa ogni due anni, ed essendo a carattere sempre verde è facile immaginare come la sua influenza su un ipotetico edificio adiacente non sia irrilevante su un arco di studio annuale dell'irraggiamento.
Le foglie hanno un particolare atteggiamento chiamato eterofillia (foglie di diversa forma), poichè, quando l'albero è giovane ed è ancora un arbusto, esse si presentano con un bordo seghettato che le rende poco appetibili agli erbivori, mentre da adulti i margini del fogliame si allisciano, mantenendo però sempre un colore della pagina verde scuro. Il suo frutto sono ghiande, usate come alimento in periodi di crisi, con le quali si faceva il pane (con la farina di ghianda) o si mangiavano cotte.
Il legno del Leccio è durissimo, con anelli poco distinti, ma è anche difficilmente lavorabile. Viene usato per situazioni ove è sottoposto a grandi sollecitazioni (attrezzi da lavoro, presse, imbarcazioni...)
Qui di seguito due foto mostrano la presenza di Lecci in via dei Lentuli, accanto a via Tuscolana (in prossimità del sito di progetto del prof. Montuori):
Ho analizzato 3 orari invernali e 3 estivi su questa via:
INVERNO 1 dicembre ORE 9:00 - 12:00 - 16:00
ESTATE 1 agosto ORE 9:00 - 12:00 - 17:00
Ho modellato il mio albero secondo le istruzioni pubblicate sul sito, inserendo a diverse quote circonferenze di raggio variabile.
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