L'albero da me scelto per la rappresentazione parametrica e' Ciliegio giapponese (Prumus Serrulata) noto in Giappone come Sakura, è il ciliegio giapponese da fiore, una pianta ornamentale molto apprezzata per i fiori primaverili, originaria dell'estremo oriente in particolare in Giappone e Cina. È un albero deciduo di medie dimensioni (8-12 m altezza), di corteccia marrone. I fiori vanno dal bianco al rosa porporino, disposti in racemi in gruppi da due a cinque, su brevi penduncoli. Il frutto è una drupa scura, di 8-10 mm di diametro.
Tale albero e' uno dei simboli della cultura giapponese, la sua delicatezza, la brevità della sua esistenza sono per i giapponesi il simbolo della fragilità, ma anche della rinascita, della bellezza dell'esistenza. Oltre che essere da sempre un segno premonitore per la ricchezza della raccolta del riso e un segno di buon auspicio per il futuro degli studenti, che nel mese della fioritura dei Sakura cominciano l'anno scolastico, o per i neo diplomati o laureati che nello stesso mese entrano nel mondo del lavoro. Il Sakura viene visto anche come rappresentazione delle qualità del Samurai: la purezza, la lealtà, l’onestà, il coraggio. Come la fragilità e la bellezza effimera di questo fiore, nel pieno del suo splendore muore lasciando il ramo, così il samurai, nel nome dei principi in cui crede, è pronto a lasciare la propria vita in battaglia. Si tratta dell'immagine di una morte ideale, pura, distaccata dalla caducità della vita e dai beni terreni. In Giappone l'usanza di ammirare la bellezza dei fiori del Ciliegio è una tradizione che viene chiamata col nome di Hanami.
All'Eur vi e' il giardino del laghetto dove èriprodotto un tipico giardino giapponese, dove ogni anno si aspetta con entusiasmo la meravigliosa fioritura, durante la quale si organizzano eventi e feste. Il paesaggio dunque e' molto mutevole tra le diverse stagioni: in inverno perdendo le foglie si presentano come delle comuni alberature senza suscitare nessuna particolare emozione; in primavera e in particolare per una quindicina di giorni tra aprile e maggio con l'esplosione della fioritura che rende suggestivo passeggiare tra giochi di colori, luci ed ombre e la presenza constante dell'acqua.
Tipo di pianta: Prunus, arbusti-alberi decidui
Famiglia: Rosaceae
Parenti stretti: Malus, Pyrus, Crataegus
Dimensioni massime: 10-12 m d’altezza, spesso la metà
Portamento: chioma espansa, ad ombrella o pendula
Foglie: ovato-acuminate, più o meno dentellate, delicate
Colore foglie: verde, talvolta con belle tinte autunnali
Fiori: picciolati, semplici o doppi, di vari colori
Frutti: piccole drupe polpose
Rusticità in Italia: ottima
Coltivazione
Esposizione. Per ottenere una fioritura eccellente, i ciliegi giapponesi necessitano di una perfetta esposizione in pieno sole, che oltretutto consente al fogliame di assumere i caratteristici colori caldi durante la stagione autunnale.
Terreno. Deve essere un po’ torboso, leggero, poco compattato e costantemente umido, ma in pari tempo assolutamente ben drenato.
pH dovrebbe essere poco acido e solo leggermente alcalino.
Messa a dimora. Occorre metterli a dimora, preferibilmente in autunno, lontano da altre piante dotate di un apparato radicale molto vigoroso, per evitare la competizione. Le loro radici, soprattutto negli esemplari adulti, sono abbastanza superficiali e quindi bisogna fare attenzione a non danneggiarle con i tosaerba.
Potatuta. La potatura, eseguita a fine estate, va ridotta al minimo, eliminando solo i rami vecchi e malati.
Moltiplicazione. Quella degli ibridi avviene di norma per innesto su una base di Prunus avium, mentre le specie naturali si seminano, dopo che il frutto è stato lasciato in una composta umida per 3 mesi.
Malattie. Il chiodino (Armillaria) e le batteriosi sono i peggiori nemici.
Dall'osservazione e lo studio delle particolari caratteristiche dimensionali tipiche del Sakura l'ho voluto rappresentare con una volumetria della chioma molto compatta e generica, dalle dimensioni media: diametro tronco cm, altezza tronco 3 m; altezza totale albero 9 m, larghezza totale 9 m.
Dal punto di vista dell'ombreggiamento il Sakura essendo un albero caducifoglio permette la penetrazione dei raggi solari durante le stagioni fredde, e un buon ombreggiamento nelle stagioni calde, rendendo cosi piacevole la sosta e il ristoro al di sotto della sua chioma.
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