Dopo aver elaborato una prima bozza di progetto su tutta l'area di studio a nostra disposizione (lotti A, B1 e B2) presso il sito del Villaggio Matteotti a Terni, la nostra attenzione è stata rivolta in particolare alla progettazione di due edifici in linea ubicati rispettivamente nel lotto B1 e B2. Essi si sviluppano linearmente seguendo i confini fisici dell'area di progetto e risultano essere l'uno parallelo all'altro andando a creare nello spazio presente tra loro una piazza comune su cui si affacciano dei ballatoi larghi 2 metri, creati non tanto per ombreggiare la facciata, in quanto nel caso dell'edificio situato nel lotto B1 essi sono disposti a nord, ma per rievocare il senso di longitudinalità di entrambi gli edifici e per creare uno spazio comune, dato il tema del progetto che verte propro sul social-housung, oltre che spazio di servizio poichè essi hanno la funzione di distribure gli accessi ai vari piani.
Per quanto riguarda le altre facciate, per il momento dell'edificio presente nel lotto B1, dove non sono stati previsti dei ballatoi, si è pensato di inserire delle pensiline aggettanti in modo da schermare le bucature presenti sulle facciate e la nostra attenzione si è rivolta in particolare allo studio delle ombre e dell'irraggiamento su una parte della facciata esposta a Sud-Ovest, orientamento che risulta essere più problematico ai fini dell'ombreggiamento della stessa facciata. Le pensiline da noi pensate hanno, come i ballatatoi presenti sulla facciata opposta, un andamento lieare e parallelo allo sviluppo in lunghezza dell'edificio e risultano essere un collegamento con gli stessi ballatoi che affacciano a Nord. Prima di trovare la lunghezza degli aggetti orizzontagli che meglio si confacesse all' esigenza di schermare le bucature in facciata abiamo fatto alcune prove: inizalmente abbiamo ipotizzato di realizzare pensiline aggettanti un metro, ma poi, ci siamo resi conto che esse facevano ombra, nei mesi più problematici quali quelli estivi di Giugno e di Agosto, su tutta la facciata andando a schermare parti della facciata inutili da ombreggiare comportando uno spreco di materiali. Per queste ragioni la lunghezza dell'aggetto è stata via via ridotta da un metro, a 50 cm fino ad arrivare ad una misura di 40 cm per noi congeniale alla funzione che devono svolgere tali pensiline, ciè quella di proteggere le bucature dalle radiazioni solari.
Dallo studio delle ombre in diversi mesi dell'anno è emerso che le gli aggetti svolgono al meglio la loro funzione di schermo dai raggi solari soprattutto nei mesi estivi in quanto i raggi solari sono più alti e per questo essi colpiscono dall'alto le pensiline consentendo loro di ombreggaire la parte sottostante della facciata dove son presenti le bucature. Nei mesi autunnali gli aggetti non impdiscono totalmente ai raggi solari solari di illuminare la facciata e le bucature, anzi, dall'analisi effettuata nel giorno dell'equinozio di autunno (21 settembre) si può vedere come le pensiline arrivino a schermare la parete fino a metà dell'altezza delle finestre permettendo ai raggi solari di illuminare comunque parte delle bucature. Tutto ciò ovviamente si accentua durante i mesi invernali, infatti dall'analisi effettuata sia nel giorno del solsizio di inverno (21 dicembre) che nel mese di febbraio si può vedere come le pensiline non si oppongano al passaggio dei raggi solari che nella stagione invernale son o più bassi, permettendo loro di penetrare all'interno degli alloggi favorendo sia l'illuminazione che il riscaldamento degli ambienti interni riducendo in parte i costi dei consumi dei singoli alloggi.
Dall'analisi della radiazione solare effettuata sempre in alcuni particolari mesi dell'anno si è constatato che, nei mesi più problematici per il soleggiamento delle facciate, quali quelli estivi di giugno e di agosto, i dispositivi di ombreggiamento progettati e ancora in fase di sviluppo e di elaborazione, contribuiscono a scermare mediamente la radiazione luminosa in modo da evitare così un eccessivo surriscaldamento della facciata durante le giornate estive impedendo ai raggi caldi di entrare e limitare in questo modo l'utilizzo dei dispositivi artificiali di raffreddamento più costosi e dispendiosi anche dal punto di vista energetico, preferendo ricorrere a sistemi di rafferescamno passivi. In Inverno, allo stesso modo, come sopra anticipato parlando dello' studio delle ombre, gli aggetti non infliscono sulla schermatura della facciata e quindi delle bucature permettendo alla radiazione luminosa di riscaldare le pareti dell'edificio e di entrare attraverso le varie finestrature all'interno degli appartamenti illuminadoli e riscaldandoli durante le poche ore di luce invernali, infatti le parti più in obra sono soltanto quelle presenti in corrispondenza della fascia più alta di attacco degli aggetti alla parete, mentre tutta la parte sottostante, grazie al fatto che i raggi invernali sono bassi, risulta essere ampiamente irradiata.