Il nostro progetto è composto da vari edifici di dimensioni diverse, che formano piccole corti in un lotto stretto e lungo (100mx50m). Abbiamo scelto di studiare la facciata dell'edificio più lungo della piccola corte più a nord; perchè, come possiamo vedere nella FIG.1, quasi tutti sono disposti lungo l'asse NordEst-SudOvest, ma quell'edificio rivolge verso la corte la sua facciata più estesa a SudOvest, sulla la quale si trovano gli accessi delle zone giorno dei diversi appartamenti che compongono il volume.
FIG.1_Vista complessiva dell'intervento
La tipologia che caratterizza questo edificio è quella a ballatoio. Il ballatoio viene ricavato scavando e conseguentemente sottraendo volume al corpo iniziale, che aveva uno spessore di circa 10 metri. Questo elemento di facciata rappresenta un ostacolo orizzontale per i raggi solari riuscendo ad ombreggiare in parte la facciata. Abbiamo studiato grazie all'utilizzo dei comandi: Sun Path ed Ecotech Solar Radiation quanta ombra il ballatoio riuscisse effetivamente a fare e quanta radiazione riuscisse lo stesso ad incidere sulla nostra facciata nel periodo estivo ( FIG.02 e FIG.03 ) e nel periodo invernale ( FIG.04 e FIG.05 ).
FIG.02_Ombra del ballatoio nella giornata del 21 Luglio 2013 alle ore 15.00
FIG.03_Radiazione solare del 21 Luglio 2013 alle ore 15.00
FIG.04_Ombra del ballatoio nella giornata del 21 Dicembre 2013 alle ore 12.00
FIG.05_Radiazione solare nel periodo invernale
Le FIG.02 e FIG.03 immagini sovrastanti mostrano come la facciata SudOvest sia proprio quella più problematica nel periodo estivo, in quanto è colpita dai raggi solari delle ultime ore della giornata ( dalle ore 14.00 alle ore 19:30 ); tali raggi sono abbastanza bassi da far si che il ballatoio non riesca ad ostacolare la loro incidenza sulla facciata. Più che un ostacolo orizzontale che dovrebbe essere molto sporgente per essere efficace, servirebbe un ostacolo verticale contro questi raggi.
Le FIG.04 e FIG.05, però mostrano quanto sia importante che la radiazione arriva su quella facciata nel periodo invernale per contribuire al riscaldamento passivo della casa.
Introducendo dei sistemi di schermature verticali, è importante stare attenti a conservare l'apporto positivo della radiazione nel periodo invernale, per questo abbiamo introdotto dei sistemi mobili in modo tale da consentire la schermatura in estate e la radiazione sulla facciata in inverno.
L'operazione punta ad ottenere un risulatato simile a qello della Social housing di Coll-Leclerc Arquitectos a Lleida del 2005( FIG.06).
FIG.06_ Social housing, Coll-Leclerc Arquitectos, Lleida 2005
Le FIG.07, FIG.08, FIG.09, FIG.10 mostrano come in estate la facciata risulti efficacemente protetta, e come in inverno sia necessario rendere i sistemi schermanti mobili, al fine di non impedire ai raggi solari di riscaldare le pareti degli alloggi, che grazie alle loro proprietà di inerzia termica, potrebbero invece rilasciare il calore accumulato durante la giornata nelle ore serali.
FIG.07_Ombra nel periodo estivo FIG.08_Radiazione nel periodo estivo
FIG.09_Ombra nel periodo invernale FIG.10_Radiazione nel periodoinvernale
Maria Luisa Regalo e Diana Siena