-
Essenza scelta:
Melia azedarach (Albero dei rosari o detta anche Quercia del Vietnam)
L'albero dei rosari o albero dei paternostri è un albero deciduo della famiglia delle Meliaceae.
E' un albero alto fino a 7-16 metri, con chioma globosa, più raccolta nelle zone soleggiate e battute dal vento. Può emettere facilmente polloni radicali.
La corteccia è grigiastra nel fusto e nei rami vecchi, rossastra nei rami giovani.
Le foglie sono opposte, portate da un lungo e robusto picciolo, con lamina imparipennata, composta da 5-7 foglioline a loro volta pennate o bipennate. Nel complesso una foglia è lunga fino a 40-50 cm, glabra, di colore verde, più scuro nella pagina superiore.
I fiori sono ermafroditi, piccoli e profumati, riuniti in ampie infiorescenze a grappolo. Corolla gamopetala, composta da cinque petali di colore viola chiaro o lilla.
E'un albero che nelle stagioni invernali perde le foglie. L'albero dei rosari è una specie frugale e rustica. Resiste bene al freddo, all'inquinamento, al vento e tollera lunghi periodi di siccità e si adatta bene anche a terreni poveri. In ogni modo si avvale di condizioni ambientali favorevoli e con clima mite e su terreni freschi mostra una notevole vigoria e una spiccata capacità di moltiplicazione emettendo polloni radicali vigorosi.
Cresce fino a 700 m sul livello del mare, in zone aperte e dal clima secco. Preferisce vecchi campi abbandonati, terreni a ridosso della carreggiata stradale ed altre zone disturbate. In Italia è coltivata a scopo ornamentale e, in genere, non ha una vera e propria tendenza a spontaneizzarsi.
È diffusa principalmente nell'Italia meridionale, in Sicilia, Sardegna, Marche e Liguria.
La specie può mostrare interesse come pianta ornamentale per la sua rusticità e capacità di adattamento unite all'eleganza delle foglie, della fioritura e dei frutti lungamente persistenti durante il riposo invernale.
Per questi motivi l'albero dei rosari è talvolta sfruttato per costituire alberature stradali o come essenza arborea in parchi e giardini.
L'impiego nell'arredo urbano non gode però di particolare favore a causa di vari difetti:
alla fine dell'inverno i frutti cadono abbondantemente imbrattando i marciapiedi e rendendoli scivolosi;
-
Il modello realizzato in Project Vasari ha le seguenti caratteristiche:
Altezza totale: 16 m
Chioma massima: 8 m (diametro)
Fusto: 0,2-0,3 m (raggio)
E' da specificare che il fogliame, come si vede nella foto, si infittisce nella parte più alta dopo circa i 10 m di altezza.
Il fusto si erge diritto nei primi 3 metri, poi salendo si ramifica direzionando i rami prevalentemente verso l'alto.
-
Descrizione del modello (metodo di rivoluzione)
. Ho modellato il mio albero utilizzando il metodo di rivoluzione di una spline (profilo del fogliame) attorno un asse(fusto).
. Ho impostato e visualizzato il piano di lavoro verticale.
. Ho modellato per prima cosa il fusto, creando una massa a forma cilindrica di raggio R=0,2
. Ho proseguito la modellazione innalzando l'asse del fusto per la lunghezza rimanente e la spline del profilo dell'albero cercando di essere più affine alla realtà, dopo averlo disegnato prima sul CAD.
. Selezionando entrambe le linee ho fatto ruotare la spline attorno al fusto con il comando CREATE MASS.
-
Descrizione del modello parametrico
.Ho lavorato in successione di masse cilindriche, editate in raggio (r1, r2,r3..etc..) e in altezza (h1,h2,h3...)
.sono partita dalla base del fusto, impostando subito l'altezza complessiva, poi suddivisa nei livelli che corrispondo ai punti in cui il profilo dell'albero cambia angolazione.
.i parametri derivano dal ridisegno del modello ruotato.
L'albero scelto è localizzato nel viale che fronteggia il mio appartamento, già studiato nelle prime esercitazioni. Ho pensato fosse una buona idea prenderlo come oggetto di studio essendo un elemento non ancora trattato che potesse far parte della foresta virtuale (anche perchè aveva già catturato la mia attenzione e quella delle signore di tutto il palazzo per il profumo dei suoi fiori).
-
Foto dell'albero nel contesto (inverno-estate)