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CONFRONTO ALBERI tiglio h12mt_tiglio h25mt_ olmo h20mt - Fabio Di Antonio

CONFRONTO TRA ALABERI

Lo studio che ho fatto è stato quello di prendere tre alberi ''simili'' tra loro, in quanto tutti descrivono il Tiglio, e notare le differenze dimensionali di questi e l'effetto che creano sull'edificio.

Sono stati scelti alberi che sembrano molto diversi tra loro, simbolo questo di una diversa percezione che il singolo creatore del modello ha rispetto ad un oggetto reale.

Ogniuno ha sintentizzato le forme in maniera diversa: alcuni a mio parere sono andati fuori scala, alberi troppo alti per la tipologia alla quale appartengono. Per quanto rigurda l'essenza da me analizzata cosi come da altri, le dimensioni sono le più diverse. Nel mio caso vediamo un tiglio ancora giovane di un altezza  di 12 mt e un diametro di 5. Ho scelto di non rendere la superficie esterna della chioma liscia e arrotondata per avvicinarmi maggiormente alla realta: è stato un errore!!! 

Ricordando infatti che Vasari è un softwer parametrico, è ininfluente la mia modellazione verosimile, inutile completamente.

Gli altri alberi che ho inserito nel progetto accanto al mio rappresentano Tigli di maggiori dimensioni, quello più alto arriva a circa 25 mt sovrastando addirittura l'edificio.

Ho scelto alberi di dimensioni diverse per capire meglio come le ombre che essi portano sulle facciate cambiano con in passare degli anni. 

 

Alberi di cosi grandi dimensioni oscurerebbero notevolmente i prospetti, e questo non è un bene ne dal punto di vista estivo ne invernale. Alberi troppo consistenti vieterebbero alla luce di entrare, scurendo gli ambienti interni. 

Quindi,nonostante gli alberi alti inseriti siano migliori dal punto di vista parametrico, io li sconsiglierei per evitare problemi all'edificio e alle utenze che vi vivranno.

L'albero che secondo me ha le caratteristiche migliori è quello al centro tra i due alti: l'ho posizionato li per un motivo bene preciso, cioè far notare proprio le differenze proporzionali tra essi. E' un albero di 17 mt circa, che non supera l'altezza dell'edifico, consentondo quindi a quest'ultimo di ''respirare''.

 

A questo punto ho scelto di fare un operazione: scarto gli alberi ''peggiori'' rispetto al mio progetto, mantendo quelli che sono più adatti. Ho quindi eliminato il mio albero perche troppo basso, e prametricamente non correttissimo (per i motivi spiegati prima) e quello troppo alto perche incoerente con il mio progetto ma non sbagliato per quanto riguarda la modellazione.

Successivamente ho deciso di simulare le radiazioni solari includendo le schermature date dai miei alberi: le simulazioni sono state fatte nel 1 giugno dalle ore 06.00 alle 21.00.

 

Da queste immagini possiamo vedere quanto gli alberi possano influire sul soleggiamento: gia un labero di medie dimensioni, come quello sotto, crea sulla facciata una zona fresca di colore blu. Se fosse stato l'albero piu grande a dare un ombra portata e a schermare le radiazioni, avremmo avuto sicuramente effetti migliori.

Inserire un albero ''enorme'' avrebbe recato, come accennato prima, danni all'edificio, danni che vanno dal tecnologico al percettivo: tecnologici perche si creerebbero zone di ombra troppo grandi, limitando quindi l'illuminazione, utile forse in estate ma sgradevole in inverno( nonostante le foglie cadano) e percettivi perche alberi con chiome esegerate e fusti larghi ''mascherano'' l'architettura e non la rendono completamente leggibile da fuori.

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