Per ovviare alla problematica del surriscaldamento di facciata prevediamo di intervenire passivamente passivo mediante la sistemazione di filari alberati che con la loro chioma impediscano ai raggi solari più caldi di raggiungere in maniera diretta le pareti esterne degli edifici. Procediamo dunque con la scelta della tipologia arborea considerando che le volumetrie di progetto sono alte all'incirca 14 metri (contano infatti 4 piani, con quello terreno rialzato) prendendo come esempio delle alberature che in altezza si tengano intorno a questa quota, o che la oltrepassimo di una misura accettabile.
Come primo step siamo partite dalla situazione che ci si è presentata lungo il tracciato della nuova strada prevista dal PRG di Terni sul quale si fronteggiano due edifici di 4 piani, e che sicuramente risolveremo con un filare di alberature. Il profilo stradale è ampio 10 metri, contanto la distanza di 5 metri degli edifici dal marciapiede disponiamo di una dimensione molto versatile di 20 metri nella quale possono essere previste svariate tipologie di albero.
Prendiamo in esame Ippocastano, Platano, Pioppo
Ippocastano - h 8 m
Platano - 10 m
Pioppo - h 12 m
L'ippocastano è la nostra prima scelta. Di ampio raggio e di altezza non superiore ai metri scherma al meglio la luce solare eccessiva nel periodo estino, ed in quello invernale ne permette un buon filtraggio perdendo le foglie poichè presenta una trama di rami non troppo fitta.
Prima colonna : ombreggiamento e radiazione solare h 14.00
Seconda colonna : ombreggiamento e radiazione solare h 16.00
Nonostante i buoni livelli di schermatura che otteniamo nei livelli più bassi procediamo con l'analisi di un'altra tipologia di albero in quanto vogliamo una sezione stradale più sgombra e per via del diametro che presenta l'ippocastano questo non è applicabile.
La nostra seconda scelta è ricaduta sul platano.
Prima colonna : ombreggiamento e radiazione solare h 14.00
Seconda colonna : ombreggiamento e radiazione solare h 16.00
Dettaglio ombreggiamento facciata con schermatura + alberatura, ore 14.00 e ore 16.00
Come ultima ipotesi di progetto abbiamo scelto il pioppo.
Prima colonna : ombreggiamento e radiazione solare h 14.00
Seconda colonna : ombreggiamento e radiazione solare h 16.00
Dettaglio ombreggiamento facciata con schermatura + alberatura, ore 14.00 e ore 16.00
Tra queste tre tipologie arboree la migliore in quanto compatibile con le nostre scelte progettuali risulta essere il platano.
Per quanto riguarda gli altri edifici dobbiamo far fronte alla ben differente e complessa situazione che si presenta sul margine sud ovest del lotto di progetto in cui l'edificio di 2 piani risulta completamente esposto all'irraggiamento solare durante l'intero corso dell'anno. Abbiamo pertanto pensato di intervenire mediante l'utilizzo di alberature non troppo elevate per non creare un ombreggiamento troppo drastico e garantire contemporaneamente anche una minore introspezione degli ambienti al pian terreno.
La nostra scelta è ricaduta sull'ulivo.
Prima colonna : ombreggiamento e radiazione solare h 14.00
Seconda colonna : ombreggiamento e radiazione solare h 16.00
Di fianco il dettaglio della radiazione solare relativa all'ombreggiamento degli ulivi alle ore 16.00.
Il piano terra risulta dunque ben protetto dalla continua esposizione solare estiva, il piano superiore come approfondito nella precedente esercitazione abbiamo previsto un sistema di frangisole che attutiscano il calore delle radiazioni.
In ultimo abbiamo voluto analizzare le schermature relative alle zone pubbliche esterne per le quali abbiamo scelto il pino, albero di notevole altezza e dal tronco fino che permette mediante la sua chioma ad "ombrello" di creare delle ampie zone d'ombra, soprattutto se accompagnato da altri alberi della stessa specie.
Ne analizziamo il l'omreggiamento nelle ore più critiche del solstizio d'estate (12.00 - 14.00).