Informazioni generali: Il pinus pinea, detto anche pino domestico, è un albero tipico delle zone circostanti al Mar Mediterraneo, in particolare sulle coste settentrionali. è largamente utilizzato anche nell'area urbana romana nei suoi spazi verdi (un esempio ne sono le terme di caracalla, garbatella ecc.). Si tratta di un albero maestoso che può raggiungere i 25-30m di altezza, fino a 7 m di diametro. è caratterizzato da una longevità non elevata, infatti ha una vita media compresa tra i 200-250 anni. Il fusto è tendenzialmente cilindrico, in alcun casi biforcato, che termina i in rami curvati verso l'alto. La chioma per le piante giovani è "globosa" ( più compatta), invece dopo i primi 50 anni di vita, assume la caratteristica forma ad ombrello. Gli aghi sono riuniti a fascetti di 2 e persistono sulla chioma 2-3 anni. Gli aghi cadono sul suolo durante la stagione estiva, formando delle spesse lettiere a lenta decomposizione e potenzialmente combustibile.
Considerazioni: Il pinus pinea è considerato "domestico" per via di una sua agevole manutenzione. è una albero mediterraneo che necessità durante le stagioni più calde di poca acqua. Osservando siti specializzati notiamo inoltre è poco incline alla contrazione di malattie, quindi non necessità di particolari cure in questo senso. essendo dotato di un'ampia chioma è in grado di proiettare un'ombra considerevole su superfici tuttavia non troppo limitrofe dal punto di impianto, essendo dotato di un tronco assai lungo di circonferenza ridotta. Un'altra caratterista legata sempre al suo (in proporzione) fusto snello è quella di non rappresentare ne una barriera fisica ne visiva. Questo tipo di pino potrebbe essere sconsigliabile per un parco, ovvero per luoghi dove le persone potrebbero cercare intimità oppure un riparo dal sole. Al contrario introdotto in una corte per esempio, svolge la sua migliore mansione, ovvero quella di proiettare ombre considerevoli su pareti e superfici di varia natura. Inoltre la consistenza della chioma non è totalmente opaca, ovvero, per via dei suoi aghi l'ombra che genera non è densa. Difatti la luce impattando sulla sua chioma, innesca una serie di fenomeni di riflessione tra gli aghi che proiettano un'ombra caratterizzata da una luce più o meno diffusa con la presenza di sporadiche "macchie" solari dovute alla presenza di eventuali fessure presenti nella chioma stessa.
ULTERIORI CONSIDERAZIONI.
L'ombra generata dal pinus pinea se irraggiato da una luce radente (quindi durante l'alba o il tramonto) è quella di maggiore grandezza. Come detto in precedenza in questo caso l'ombra della chioma è assai distante dalla base del tronco. Accostando eccessivamente un edificio all'albero si rischia di non offrire un adeguata schermatura, dal momento che l'ombra stessa può scavalcare la struttura. Il problema non si presenta nel caso di edifici di altezza elevata (es. Palazzine). Comunque ritengo che l'ombra del pinus pinea, per via della sua conformazione, non sia di facile gestione. Nel caso di questo albero quindi sono particolarmente opportuni studi preliminari riguardo la sua interazione con i raggi solari. (fig.1)
Fig.1 Fig.2
Nel caso in cui l'albero è irraggiato da una luce approssimativamente zenitale, l'ombra proiettata si presenta molto più intensa, compatta e di dimensioni ridotte rispetto alla precedente. Questo è piuttosto sporiadico dal momento che può presentarsi solamente nel caso di una giornata di piena estate a mezzo giorno. (fig. 2)
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