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TPP_2014 - Lampada Gru

 
 
 
Questo post vuole essere un tentativo di progettazione di una struttura e di una lampada il cui obiettivo è comprimere, in un unica fonte artificiale di luce, diversi tipi di illuminazione ed allo stesso tempo permettergli una mobilità tale da poter essere adattata alla maggior parte delle mansioni richieste, per esempio, in un cucina di un abitazione. Riducendo così il numero di lampade al minimo necessario e cercando di rendere queste ultime il più adatttabili possibile alle diverse necessità.
 
 
Struttura
 
Mobilità:
Per permettere un'alta mobilità al corpo lampada, tanto da poter essere spostata facilmente, in qualsiasi posizione nello spazi, è stato preso come spunto il sistema utilizzato dalle Gru per i cantieri navali (Gru a Portale): caratterizzate da una mobilità pressocchè illimitata lungo il piano parallelo alla pavimentazione (nel caso illustrato di seguito) insieme alla possibilità di muovere un gancio nello spazio sottostante.
 
La struttura è composta da due rotaie a terra, parallele, su cui vengono montati due telai a sostegno di una trave principale perpendicolare alle rotaie; su di essa scorre un carrello dotato dei ganci necessari per il sollevamento richiesto. 
 
 
 
Normalmente si arriva a questo tipo di soluzione quando i carichi da sollevare/spostare (su vari livelli) raggiungono un peso eccessivo per un normale montacarichi ma sopratutto perchè questo sistema è allo stesso tempo anche molto veloce ed adattabile su grandi spazi (potendo facilmente traslare su due binari paralleli); gli spessori e la struttura che servirebbero per reggere il carico di un semplice corpo lampada ovviamente saranno assai ridotti rispetto ad una vera e propria Gru ma, mantenendo l'impianto della struttura, il corpo lampada, potrà essere posizionato ovunque nello spazio sottostante ad essa.
 
 
In una abitazione, o comunque in uno non di cantiere, il sostegno dei telai laterali sarebbe pressocchè superfluo; è possibile quindi evolvere l'idea e basarsi sulla struttura di un Carroponte: "il nome stesso restituisce l'idea della composizione elementare della macchina: un argano istallato su un carrello o un paranco, ed un ponte costituito da una trave. I movimenti tipici sono quello longitudinale del ponte, quello trasversale del carrello, il sollevamento e l'abbassamento del carico effettuato per tramite dell'argano."
Come nell'immagine soprastante sarebbe sufficiente ancorare due guide su due muri paralleli ( guide in Rosso) e inserire un corpo "mobile" dotato di un altro carrello che sostiene il corpo lampada vero e proprio (disegno in Blu). Così facendo la lampada è posizionabile su tutta la cubatura della stanza, variando di posizione nel piano XY e alzandosi ed abbassandosi a seconda della necessità (la zona verde rappresenta la cubatura in cui la lampada può posizionarsi e quella in cui non).
 
 
 
[Dal grafico sovrastante è possibile definire la lunghezza massima del filo e di conseguenza l'altezza minima raggiungibile dal corpo lampada. Sarebbe possibile anche far arrivare lo stesso corpo lampada fino a terra ma, con ogni probabilità, nell'uso quotidiano di una cucina risulterebbe inutile. E' stato quindi presa come distanza massima di estenzione del filo 245 cm tanto da poter arrivare a 150cm circa dal suolo.]
 
 
 
 
Inserimento Parametri Revit
 
Tramite Revit è possibile dotare di parametri la struttura che sorregge lampada ed adattarla a seconda dell'area su cui andrà applicata, modificandone lunghezza, larghezza, spessore e, ancora, la distanza fra le travi della struttura secondaria a seconda della luce, variando così anche le placche di rinforzo e l'ancoraggio alle guide sui muri.
 
 
 
 
 
Una volta creata la struttura e parametrizzata, aggiungiamo la parte conclusiva del Carrello (responsabile dell movimento lungo l'asse Y) che verrà agganciato ai binari della "travatura secondaria" e da cui penderà un filo collegato al corpo lampada. Il carrello sarà composto da un corpo di aggancio ai binari (1), un componente di irrigidimento (2), che darà inoltre il peso necessario al carrello per slittare con fluidità, e un contenitore/bobbina dove si riavvolgerà il filo (3). Quest'ultimo sarà dotato di un meccanismo frenante che permetterà di regolare ad una determinata altezza il corpo lampada, semplicemente tirandolo verso il basso o accompangnandolo verso l'alto.
 
 
 
Per risolvere il problema dello spostamento della lampada, e di conseguenza della struttura sovrastante, l'energia utilizzata non deve essere elettrica (per evitare di riutilizzare l'energia che si è cercato di salvare riducendo al minimo le fonti di luce). Per questo motivo sarà possibile spostare e "tirarsi dietro" la lampada semplicemente prendendola e tirandola a se. 
 
Corpo Lampada
 
Il corpo lampada è composto da un cubo forato circolarmente su 5 dei 6 lati (lasciando coperto quello superiore). Ognuno di questi fori schermabile in modo da poter gestire il tipo di illuminazione a seconda dei casi; sarà possibile utilizzare la lampada in 29 configurazioni possibili, indirizzando la luce in modo tale che sia diffusa, concentrata, indirizzarla in una, due, tre posizioni, tutto questo tramite dei pannelli facilmente (manualmente) inseribili nel cubo/lampada. I risultati, oltre che alla mobilità di tutta la struttura, sono molteplici.

Di seguito qualche esempio:

 
Luce diffusa_
 
Luce concentrata_
CLASS: