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2_ES - Livio Spada - Lab6C - Le macchie del vicino sono sempre più verdi

Buona domenica a tutti.

 

Iniziamo il tutorial con serietà questa volta, per poi finire con una bella storia.

Come vi ho detto nel post precedente la colazione in salotto non si può fare, di conseguenza sono solito passare quei 10 minuti post sveglia in cucina. Mentre sono lì, con gli occhi ancora assonnati lo sguardo si fissa sempre fuori dalla finestra, nel cortile, ancora più esattamente sul palazzo di fronte.  Purtroppo la facciata di esso riporta delle macchie di umidità sgradevoli quanto interessanti per lo studio di questa settimana. Vediamo in dettaglio:

 

01 Eccolo qui con il suo antennone

02 Ho messo qui in evidenza le tre zone che sono andato ad analizzare nel dettaglio, le zone che presentavano delle forme interessanti

 

03 Ho scurito un po' l'immagine in modo che potessero essere visibili maggiormente le aree di degrado Lilla e Bianco e la loro estensione:

04 Qui invece, all'interno delle ellissi gialle ho messo in evidenza la forma delle macchie di umidità presenti sulla facciata a ridosso dei balconi evidenziata in Verde:

05 Ho aggiunto al modello della prima esercitazione quello del nuovo palazzo, che non era stato dettagliato in precedenza, ho impostato una analisi della radiazione solare cumulativa di un anno solare, anche perchè queste macchie si saranno formate durante tutto il corso dell'anno. I risultati sono stati abbastanza fedeli al modello reale:

Constatazioni:

Lilla: il degrado dell'intonaco della foto ha la stessa forma che ha la degradazione del colore generata da Vasari. La zona Blu infatti è quella per niente irraggiata, ed è qui infatti che le macchie sono più scure visto che l'umidità non ha avuto modo di evaporare come nelle zone gialle che appaiono in buone condizioni.

Bianca: in questa zona, dall'analisi termica si denota una fascia blu al di sotto della falda inclinata, ed effettivamente anche dalla foto 03 risulta una linea più marcata che corrisponde. 

Verde : se le altre macchine potevano avere una forma più intuitiva, queste zone presentano invece un andamento circolare molto più caratteristico,  che ipotizzerei parabolico.

 

 

Finita l'analisi del palazzo difronte, ho analizzato velocemente quella del mio di palazzo, precisamente sulla facciata SUD ed ho individuato qualcosa di molto interessante.

Vi metto a confronto due analisi: la prima effettuata durante il solstizio d'estate e la seconda dutante quello invernale

.

 

 

Sinceramente mi aspettavo di ottenere i risultati invertiti. Ed infatti ho controllato, ricontrollato se avessi fatto errori, ed invece no. 

Io abito al penultimo piano, che credo abbia una posizione avvataggiata: 

-d'estate l'ultimo piano, ha il problema del calore che passa dalla copertura, al contrario degli altri piani che invece, grazie alla presenza del cortile e dei palazzi accanto vengono ben schermati dal sole (ricordiamoci sempre che questa è la facciata sud, e che il palazzo non ha esposizione ad ovest visto che in quella direzione condivide la parete con il palazzo accanto.

-d'inverno la situazione si ribalta: l'ultimo piano è quello dove c'è maggiore irraggiamento in facciata, che insieme a quello della copertura permette a mia zia che lo abita di risparmiare parecchio sui termosifoni e di tenere spesso le finestre aperte anche d'inverno (comportamento che non avevo mai ben capito). L'irraggiamento si espande anche sulla facciata al livello del mio piano, ed è proprio dove c'è quella macchietta rossa che scende (quasi miracolosamente) che ci sta il mio bagno, che d'inverno non è mai eccessivamente freddo.

 

Ora ho capito perchè mia zia è stata la prima nel palazzo a mettere l'aria condizionata.

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